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32: Acque correnti - tratti di corsi d'acqua a dinamica naturale o seminaturale (letti minori, medi e maggiori) in cui la qualità dell'acqua non presenta alterazioni significative3250: Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glaucium flavum
Codice CORINE Biotopes24.225 - Mediterranean river gravel communities 32.4A1 - Helichrysum, Santolina, Phagnalon garrigues
Codice EUNISC3.553 - Sponde ghiaiose di fiumi mediterranei Regione biogeografica di appartenenzaMediterranea, Continentale Descrizione generale dell’habitat![]() Communities colonising gravel deposits of rivers with a
Frase diagnostica dell’habitat in ItaliaComunità erbacee pioniere su alvei ghiaiosi o ciottolosi poco consolidati di impronta submediterranea con formazioni del Glaucion flavi. Le stazioni si caratterizzano per l’alternanza di fasi di inondazione e di aridità estiva marcata. In Italia l’habitat comprende anche le formazioni a dominanza di camefite degli alvei ghiaiosi dei corsi d'acqua intermittenti del Mediterraneo centrale (che corrispondono al codice Corine Biotopes 32.4A1) presenti in particolare in Toscana, Calabria, Sicilia settentrionale e Sardegna. In queste regioni la natura friabile delle rocce ed il particolare regime pluviometrico determinano ingenti trasporti solidi da parte dei corsi d'acqua che hanno in genere regimi torrentizi. Si formano così corsi d’acqua con ampi greti ciottolosi (braided) denominati in Calabria e Sicilia "Fiumare". Questi greti ciottolosi, interessati solo eccezionalmente dalle piene del corso d'acqua, costituiscono degli ambienti permanentemente pionieri, la cui vegetazione è caratterizzata da specie del genere Helichrysum (H. italicum, H. stoechas), Santolina (S. insularis, S. etrusca), Artemisia (A. campestris, A. variabilis), ecc.. Sottotipi e varianti (compilare se necessario)Combinazione fisionomica di riferimentoGlaucium flavum, Myricaria germanica, Erucastrum nasturtiifolium, Oenothera biennis, Scrophularia canina, Chenopodium botrys, Melilotus albus. Le formazioni camefitiche dei corsi d’acqua intermittenti mediterranei sono caratterizzate da: Helichrysum italicum, H. stoechas, Santolina insularis (endemica della Sardegna), Santolina etrusca (endemica di Toscana, Lazio e Umbria), Satureja montana, Lotus commutatus, Scrophularia canina ssp. bicolor, Euphorbia rigida, Artemisia variabilis, A. campestris, A. alba, Epilobium dodonei, Dittrichia viscosa, Seseli tortuosum, Galium corrudifolium, Dorycnium hirsutum, Astragalus onobrychis, Asperula purpurea, Botriochloa ischaemon, Andryala integrifolia, Oenothera stucchii.
Riferimento sintassonomicoLe cenosi attribuite a questo habitat appartengono all’alleanza Glaucion flavi Br.-Bl. ex Tchou 1948 (ordine Epilobietalia Moor 1958, classe Thlaspietea rotundifolii Br.-Bl. 1948). Le associazioni appartenenti alle formazioni camefitiche a Helichrysum sp. pl. e Santolina sp. pl. sono inquadrabili anche nell’alleanza Euphorbion rigidae Brullo & Spampinato 1990 (ordine Scrophulario-Helichrysetalia Brullo 1984, classe Scrophulario-Helichrysetea Brullo, Scelsi & Spampinato 1998), nell’alleanza Xerobromion (Br.-Bl. & Moor 1938) Moravec et al. 1967 (ordine Artemisio alba-Brometalia erecti Br.-Bl. 1936, classe Festuca-Brometea Br.-Bl. & R. Tx. 1943 ex Klika & Hadac 1944) o nell’alleanza Artemisio albae-Saturejion montanae Allegrezza, Biondi, Formica & Balzelli 1997 (ordine Rosmarinetalia officinalis Br.-Bl. Ex Molinier 1934, classe Rosmarinetea officinalis Rivas-Martinez, Diaz, Prieto, Loidi & Penas 1991). Dinamiche e contattiNei corsi d'acqua dell'Italia centro settentrionale in assenza di forti perturbazioni l’habitat evolve lentamente verso le formazioni a Salix eleagnos (3240 “Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix elaeagnos”). Contatti catenali si osservano con la vegetazione terofitica dell’habitat 3270 “Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p.” e con i boschi ripiarali dell’habitat 92A0 “Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba”. Nell'Italia meridionale e isole la vegetazione glareicola ad Helichrysum italicum si localizza nel tratto medio e terminale dei corsi d’acqua intermittenti dove prende normalmente contatto catenale con la vegetazione alto arbustiva ad oleandro e tamerici riferibile all'habitat 92D0 “Gallerie e forteti ripari meridionali (Nerio-Tamaricetea e Securinegion tinctoriae)” o con la vegetazione terofitica dei greti asciutti in estate e inondati in inverno (habitat 3270 “Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p.”). La vegetazione ad Helichrysum italicum forma spesso un mosaico con i pratelli terofitici silicicoli dei Tuberarietea guttatae.
Specie alloctoneDistribuzione dell’habitat in Italia![]() Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato NoteRiferimenti BibliograficiALESSANDRINI A., TOSETTI T., 2001. Habitat
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Riferimenti Bibliografici onlinehttp://web.rete.toscana.it/renato/benvenuto.htm# Progetto di approfondimento sulle emergenze floristiche, faunistiche e vegetazionali della Toscana – Banca Dati del Repertorio Naturalistico Toscano, attivato dall’ARSIA su incarico della Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali della Regione Toscana e realizzato dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze”.
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