Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

31: Acque stagnanti

3120: Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale, su terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale, con Isoëtes spp.

englishOligotrophic waters containing very few minerals generally on sandy soils of the West Mediterranean, with Isoëtes spp.

Margine di dolina in fase tardo-primaverile colonizzata da vegetazione a dominanza Agrostis pourretii, in Puglia (BR), Paola Ernandes

Isoëtes histrix su sabbie argillose lacustri a Ferretto (PG), D. Gigante

Codice CORINE Biotopes

22.11 x 22.34
22.11 - Lime-deficient oligotrophic waters
22.34 - Southern amphibious communities - Isoëtalia

Codice EUNIS

C1.1 - Permanent oligotrophic lakes, ponds and pools
C3.4 - Species-poor beds of low-growing water-fringing or amphibious vegetation

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

englishDwarf amphibious vegetation of oligotrophic waters with few minerals, mostly on sandy soils of the Mediterranean region and some irradiations in the thermo-Atlantic sector, and belonging to the Isoëto-Nanojuncetea.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Vegetazione anfibia, di taglia nana, delle acque oligotrofiche povere di minerali, prevalentemente su suoli sabbiosi, a distribuzione Mediterraneo-occidentale, dei Piani bioclimatici Submeso-, Meso- e Termo-Mediterraneo, riferibile all’ordine Isoëtetalia. L’analoga vegetazione che si sviluppa nelle pozze temporanee va riferita all’Habitat 3170*.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)


Combinazione fisionomica di riferimento

Tra le specie indicate nel Manuale EUR/27, sono frequenti e spesso dominanti per questo Habitat in Italia: Isoëtes duriei, I. histrix, I. setacea, I. velata; altre entità diagnostiche sono #Marsilea strigosa, Pilularia minuta, Serapias spp. Possono essere aggiunte Antinoria insularis, Apium crassipes, Baldellia ranunculoides, Damasonium alisma subsp. alisma, D. alisma subsp. bourgaeiD. polyspermum, Elatine alsinastrum, E. macropoda, E. gussonei, Isoëtes tiguliana, Lythrum tribracteatum, L. borysthenicum, Myriophyllum alterniflorum, Nananthea perpusilla, Ranunculus revelieri.
Il contingente floristico complessivo può variare molto da zona a zona e comprende spesso entità rare e minacciate; in linea generale dominano le terofite e le geofite igrofile a ciclo primaverile. Per ulteriori indicazioni di specie si veda la scheda dell’Habitat 3170*.

Riferimento sintassonomico

Il riferimento sintassonomico è alle alleanze Isoëtion Br.-Bl. 1936, Preslion cervinae Br.-Bl. ex Moor 1937, Agrostion salmanticae Rivas Goday 1958 e Cicendion (Rivas Goday in Rivas Goday & Borja 1961) Br.-Bl. 1967 (incl. Cicendio-Solenopsion laurentiae Brullo & Minissale 1998), tutte afferenti all’ordine Isoëtetalia Br.-Bl. 1936.

Dinamiche e contatti

Le fitocenosi anfibie dell’Habitat 3120 corrispondono a tipologie vegetazionali effimere, legate a particolarissime condizioni stazionali (sommersione temporanea alternata a marcata aridità), ed in assenza di alterazioni ambientali non tendono ad evolvere; possono essere considerate come ‘permaserie’ di vegetazione. In presenza di fenomeni di interrimento o di alterazione del bilancio idrico, si assiste ad una riduzione della componente anfibia e igrofila a vantaggio delle xerofite annuali che spostano la composizione floristica verso le cenosi dei ‘Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea’ dell’ Habitat 6220* ed in particolare alle comunità effimere termoxerofile della classe Helianthemetea guttatae. Al contrario, con il prolungarsi del periodo di sommersione diventa possibile l’insediamento delle specie igrofile perenni e si verifica il passaggio verso le comunità delle ‘Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio-Holoschoenion’ dell’Habitat 6420 o verso le cenosi igrofile perenni della classe Phragmito-Magnocaricetea in parte riferibili all’Habitat new31xx dei ‘Canneti e cariceti di acqua dolce’; si tratta in ogni caso di contatti catenali e non dinamici, che spesso danno origine a complessi mosaici di vegetazione determinati in primo luogo dal gradiente di umidità. Frequenti le situazioni di mosaico all’interno delle piccole radure umide degli ‘Arbusteti submediterranei e temperati’, dei ‘Matorral arborescenti mediterranei’ e delle ‘Boscaglie termo-mediterranee e pre-steppiche’ riferibili rispettivamente agli Habitat dei gruppi 51, 52 e 53 (per le tipologie che si rinvengono in Italia). Nei contesti climatici ad affinità subatlantica, prevalentemente nell’Italia centrale tirrenica, è possibile il contatto con la vegetazione di brughiera a dominanza di Calluna vulgaris delle ‘Lande secche europee’ dell’Habitat 4030. Ove si verifichi la permanenza di strati d’acqua di maggiore profondità, è possibile il contatto catenale con la vegetazione idrofitica a dominanza di Callitriche spp. o Ranunculus spp. riferibile all’Habitat 3260.

Specie alloctone


Distribuzione dell’habitat in Italia

Liguria, Toscana, Lazio, Sardegna, Sicilia

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Nel CORINE Biotopes, a proposito del codice  '22.34 - Southern amphibious communities' si fa riferimento all'ordine Isoëtalia; la corretta dicitura è Isoëtetalia.
Nel Manuale EUR/27 si dice: “La vegetazione erbacea nana delle pozze temporanee (Habitat prioritario 3170 dell’All. I) è un particolare sottotipo (acque temporanee molto basse)” del 3120. Per evitare possibili confusioni, va sottolineato che il contatto con corpi d’acqua permanenti è un'importante distinzione dell'Habitat 3120 rispetto al 3170*; quest'ultimo si sviluppa in pozze caratterizzate da un  prosciugamento precoce (tardo-invernale o primaverile).
Il riferimento fitosociologico riportato nel Manuale EUR/27 per l'Habitat 3120 e per il 3130 'Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoëto-Nanojuncetea' richiama in entrambi i casi l’intera classe Isoëto-Nanojuncetea. L’indicazione del codice CORINE Biotopes è più restrittiva in questo senso, poiché per ciascuno dei due Habitat si riferisce ad un singolo ordine: rispettivamente Isoetëtalia e Nanocyperetalia. Si consiglia pertanto di utilizzare il codice 3120 per le cenosi riferibili all’ordine Isoetëtalia ed il 3130 per quelle inquadrabili nell’ordine Nanocyperetalia.

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Daniela Gigante (daniela.gigante@unipg.it)