Sono evidenziati in grassetto i codici già indicati nel Manuale EUR/27.
Codice EUNIS
G1.79 - Boschi mediterranei di Quercus macrolepis
Regione biogeografica di appartenenza
Mediterranea
(fonte:Reference lists) Evidenziare se viene fatto un ampliamento rispetto alla distribuzione riportata nella Reference lists. Indicare in grassetto la regione biogeografica prevalente per l’habitat nel territorio italiano.
Descrizione generale dell’habitat
Woods dominated by the semi-deciduous Quercus macrolepis, often fairly open, mostly of the meso-Mediterranean zone.
Sub-types :
41.791 - Hellenic valonia oak woods. Quercus macrolepis formations of continental Greece and its archipelagos, as well as of adjacent Albania; well developed forests exist, in particular, in the Ionian islands and on Lesbos; more modified, grove-like, stands, exist on the maritime slopes of the low mountains bordering the gulf of Arta and in western Etolia, in the north-western Peloponnese, in Thessaly, in Attica, in Thrace.
41.792 - Apulian valonia oak woods. Relict Quercus macrolepis formations of Salento (Tricase).
Testo in lingua inglese, estratto integralmente dal Manuale d’interpretazione EUR/27.
Frase diagnostica dell’habitat in Italia
Sottotipo 41.792 Habitat caratterizzato da formazioni a Quercus macrolepis esclusivo in Italia di poche stazioni in Puglia nella penisola salentina presso Tricase dove trova l’unico bosco di Q. macrolepis presente in Italia con purezza monofitica.
La frase diagnostica riporta una sintetica descrizione della fisionomia, della struttura, della distribuzione e della sinecologia dell’habitat, comprendente anche l’inquadramento biogeografico e bioclimatico; ove possibile, indicare il riferimento al piano bioclimatico in accordo con le definizioni utilizzate dalle singole regioni nella ‘Carta delle Serie di vegetazione d’Italia’.
Sottotipi e varianti (compilare se necessario)
Frase diagnostica degli eventuali sottotipi, preceduta dal corrispondente codice numerico di riferimento (codice Corine Biotops) come indicato nel Manuale d’interpretazione EUR/27. Per eventuali sottotipi non presenti nel Manuale, inserire un numero romano progressivo dopo il codice dell’habitat. Eventuali nuovi sottotipi individuati per l’Italia devono avere una valenza prevalentemente biogeografica e, quando possibile, corrispondere ad una tipologia Corine Biotopes. È utile indicare eventuali varianti di carattere ecologico e floristico.
Elenco essenziale, anche nelle dimensioni, che definisca in modo univoco la combinazione di specie (dominanti e/o frequenti) che caratterizzano l’habitat. Includere, oltre alle specie riportate nel Manuale EUR/27 presenti nel territorio italiano (evidenziate in grassetto), le entità necessarie alla diagnosi dell’habitat a livello nazionale. Le specie caratterizzanti i sottotipi, qualora presenti, saranno seguite dal codice numerico relativo. Se opportuno, indicare le specie di interesse conservazionistico con riferimento a quelle degli Allegati II e IV (* = prioritario, # = non prioritario) della Direttiva.
Riferimento sintassonomico
In Italia l’habitat è presente sottoforma di piccoli nuclei boschivi monospecifici di Q. ithaburensis ssp. macrolepis, alterati e molto antropizzati per cui non è possibile riferirli a nessuna associazione. Si fa quindi riferimento all’aggr. a Quercus ithaburensis ssp. macrolepis che viene inquadrata nell’alleanza Fraxino orni-Quercion ilicisBiondi, Casavecchia & Gigante 2003dell’ordine Quercetalia ilicis Br.-Bl. ex Molinier 1934 (classe Quercetea ilicis Br.-Bl. ex A. & O. Bolòs 1950).
Caratterizzazione sintassonomica dell’habitat: utilizzare quale livello di maggior dettaglio l’alleanza o, quando necessario, la suballeanza. Nel caso di interpretazioni ambigue o di incongruenze sintassonomiche di carattere regionale, è opportuno fornire chiarimenti di maggior dettaglio, tenendo presente che la risoluzione delle problematiche sintassonomiche non è prioritaria in questa sede. I syntaxa caratterizzanti i sottotipi devono essere corredati del relativo codice numerico.
Dinamiche e contatti
In Puglia, unica stazione dell’habitat per l’Italia, l’habitat è in contatto catenale con le leccete dell’habitat 9340 “Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia”.
I rapporti seriali non sono conosciuti.
Collocazione dell’habitat nel Paesaggio vegetale, con riferimento alle analisi sinfitosociologiche e geosinfitosociologiche, in modo da evidenziare le relazioni con altri habitat mettendo in risalto le situazioni di mosaico più complesse. Riportare, nell’ordine, i contatti seriali (dinamici) e quelli catenali che coinvolgono l’habitat, indicando tra parentesi il codice Natura 2000 corrispondente nel caso in cui questi contatti coinvolgano comunità riferibili ad altri habitat della Direttiva. Qualora siano presenti i sottotipi, indicare col relativo codice le eventuali differenze nei contatti dinamici e catenali. Se opportuno, evidenziare l’esistenza di minacce di scomparsa dell’habitat come risultato delle naturali tendenze dinamiche di trasformazione.
Specie alloctone
(facoltativo) Se opportuno, evidenziare la vulnerabilità dell’habitat nei confronti di specie aliene invasive.
Distribuzione dell’habitat in Italia
Puglia
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato ● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio ● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato ● Dato nuovo ● Dato probabile
Sono indicate le sigle delle regioni in cui l'habitat risulta segnalato in base alla banca dati del Ministero. Sono evidenziate in rosso le regioni che non compaiono nella banca dati del Ministero, ma per le quali la presenza dell'habitat è ritenuta certa dai compilatori o dai revisori della scheda; in verde le regioni che non compaiono nella banca dati del Ministero, ma per le quali la presenza dell'habitat è ritenuta possibile/probabile dai compilatori o dai revisori della scheda; in blu le regioni, già presenti nella banca dati del Ministero, per le quali la presenza dell'habitat è da escludere. (Sigle delle regioni italiane: AB= Abruzzo, BS= Basilicata, CL= Calabria, CM= Campania, EM= Emilia-Romagna, FR= Friuli Venezia Giulia, LG= Liguria, LM= Lombardia, LZ= Lazio, ML= Molise, MR= Marche, PG=Puglia, PM= Piemonte, SC= Sicilia, SR= Sardegna, TR= Trentino-Alto Adige, TS= Toscana, UM= Umbria, VL= Valle d'Aosta, VN= Veneto)
Note
Per il Mediterraneo orientale è stata descritta l’alleanza Quercion calliprini Zohary 1955 em. Quézel, Barbero & Akman 1978 (sin. di Quercion ithaburensis Zohary 1955) che raggruppa anche i boschi a Quercus macrolepis (Quercetum ithaburensis). Tuttavia, si ritiene che per la situazione italiana sia più appropriata l’attribuzione nel Fraxino orni-Quercion ilicis.
Commenti rispetto al Manuale d’interpretazione EUR/27. Evidenziare eventuali carenze e/o incongruenze del Manuale europeo rispetto alla situazione italiana, notificando eventualmente il livello di priorità che l’habitat assume nel territorio italiano e motivando l’aggiunta o la rimozione di sottotipi rispetto a quelli elencati nel Manuale europeo. Evidenziare i casi di possibile confusione con altri habitat, specificando le differenze e i criteri per distinguere i tipi.
Riferimenti Bibliografici
Accogli R.,
Beccarisi L., Medagli P., Panico A., Zuccarello V., Marchiori S., 2005.
Consistenza e distribuzione di Quercus ithaburensis Decaisne subsp. macrolepis
(Kotschy) Hedge nell’agro di Tricase. Inform. Bot. Ital., 37 (1, parte A):
108-109.
Biondi E., Casavecchia S., Beccarisi L., Marchiori S., Medagli P.,
Zuccarello V. Carta delle serie di vegetazione della Puglia (scala 1:250.000).
In: Completamento delle conoscenze naturalistiche di base. Ministero
dell’Ambiente. Servizio Conservazione della Natura e Società Botanica Italiana.
In press.
Brullo S., Spampinato G., 2004. Indagine sintassonomica sulla
vegetazione a Quercus calliprinos Webb del Mediterraneo. Coll. Phytosoc.
XXVIII: 539-559.
Bibliografia completa di tutti i riferimenti disponibili, anche se ridondanti. È opportuno fornire per ogni scheda tutte le indicazioni bibliografiche che siano di aiuto all’interpretazione e alla conoscenza dell’habitat e dei corrispondenti tipi di vegetazione a livello regionale (riferimenti diversi da quelli già inseriti nel database “PHYSIS”). È comunque previsto l’allestimento di una bibliografia di carattere generale che riguardi l’intero manuale, in cui siano incluse anche le flore e i manuali regionali.
Riferimenti Bibliografici online
Bibliografia presente sul web (riferimenti diversi da quelli già inseriti nel database “PHYSIS”).