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91: Foreste dell'Europa temperata9130: Faggeti dell’Asperulo-FagetumAsperulo-Fagetum beech forests
Codice CORINE Biotopes41.13 - Medio-European neutrophile beech forests 41.131 - Medio-European collinar neutrophile beech forests 41.133 - Medio-European montane neutrophilous beech forests 41.174 Southern Alpine and Apennine neutrophile beech forests Codice EUNISG1.63 - Boschi e foreste neutrofile centro-europee di Fagus sylvatica dominante con Anemone nemorosa, Lamium galeobdolon, Galium odoratum, Melica uniflora e/o specie affini
Regione biogeografica di appartenenzaContinentale, Alpina Descrizione generale dell’habitatSub-types : 41.131 - Medio-European collinar neutrophilous beech forests
41.135 - Pannonic neutrophilme beech forests Neutrophilous beech forests of medio-European affinities of the hills of the Pannonic plain and its western periphery. 41.132 - Atlantic neutrophile beech forests Atlantic beech and beech-oak forests with Hyacinthoides non-scripta, of southern 41.133 - Medio-European montane neutrophilous beech forests Neutrophile forests of Fagus sylvatica, Fagus sylvatica and Abies alba, Fagus sylvatica and Picea abies, or Fagus sylvatica, Abies alba and Picea abies of the montane and high-montane levels of the Jura, the northern and eastern 41.134 - Bohemian lime-beech forests Fagus sylvatica or Fagus sylvatica-Abies alba forests rich in Tilia spp., of the Bohemian basin. Frase diagnostica dell’habitat in ItaliaFaggete, pure o miste con abete rosso e bianco (questi localmente anche prevalenti), delle regioni alpine, da submontane ad altimontane, tendenzialmente neutrofile e meso-eutrofiche, con ricco strato erbaceo.
Sottotipi e varianti (compilare se necessario)41.131. Faggete collinari neutrofile medio-europee. Si tratta di comunità neutro-basifile con faggio eventualmente associato a farnia e rovere, collinari, bassomontane o di plateaux, che interessano anche il piede delle Alpi, oltre a Francia, regioni Baltiche e Carpazi. 41.133. Faggete montane neutrofile medio-europee. Si comprendono faggete, abieti-faggeti, piceo-faggeti e piceo-abieti-faggeti. Gli abieteti, in cui prevale l'abete bianco, ma con corredo erbaceo tipicamente fagetale, possono rappresentare una variante ecologica. 41.174. Faggete neutrofile, delle Alpi sudoccidentali, di regola con ricco sottobosco erbaceo. Combinazione fisionomica di riferimentoFagus sylvatica, Abies alba, Picea abies, Anemone nemorosa, Lamiastrum (Lamium) galeobdolon, Galium odoratum, Melica uniflora, Dentaria spp. (Dentaria enneaphyllos, D. pentaphyllos, D. heptaphyllos, D. bulbifera), Cardamine kitaibelii, Actaea spicata, Allium ursinum, Anemone nemorosa, Aruncus dioicus, Circaea alpina, Festuca altissima, Impatiens noli-tangere, Petasites albus, Acer pseudoplatanus, Adenostyles glabra, Anemone trifolia, Aremonia agrimonioides, Athyrium filix-femina, Carex sylvatica, Cystopteris sudetica, Daphne mezereum, Dryopteris dilatata, Dryopteris filix-mas, Galium aristatum, Geranium robertianum, Geranium sylvaticum, Gymnocarpium dryopteris, Helleborus viridis, Hieracium murorum, Laburnum alpinum, Lathyrus vernus, Lilium martagon, Lonicera alpigena, Lonicera nigra, Lonicera xylosteum, Luzula nivea, L. sylvatica, Mercurialis perennis, Milium effusum, Mycelis muralis, Neottia nidus-avis, Oxalis acetosella, Paris quadrifolia, Phyteuma spicatum, Polygonatum verticillatum, Polystichum aculeatum, Prenanthes purpurea, Prunus avium, Pulmonaria officinalis, P. saccharata, Ranunculus lanuginosus, Ranunculus platanifolius, Rubus idaeus, Sanicula europaea, Saxifraga rotundifolia, Scilla bifolia, Senecio ovatus, Sorbus aucuparia, Thalictrum aquilegiifolium, Trochiscanthes nodiflora Vaccinium myrtillus, Valeriana tripteris, Veronica urticifolia, Viola riviniana, Festuca heterophylla, Epipactis helleborine, Cyclamen purpurascens, Melittis melissophyllum, Paeonia officinalis, Hepatica nobilis, Geranium nodosum, Carex digitata, Euphorbia dulcis, Calamintha grandiflora, Buxus sempervirens, Hieracium prenanthoides, Hordelymus europaeus, Fraxinus excelsior, Primula vulgaris, Vinca minor, Polygonatum multiflorum, Melica uniflora, Dryopteris affinis.
Riferimento sintassonomicoLe faggete di questo habitat sono incluse nella classe Querco-Fagetea Br.-Bl. et Vlieger in Vlieger 1937, ordine Fagetalia sylvaticae Pawlowski in Pawlowski et al. 1928, alleanza Fagion sylvaticae Luquet 1926. Comprende Asperulo odoratae-Fagetum Sougnez et Thill 1959 (= Asperulo odorati-Fagetum Rubel 1930, Asperulo-Abieti-Fagetum T. Mueller 1966) della suballeanza Eu-Fagenion Oberd. 1957. La suballeanza Geranio nodosi-Fagenion sylvaticae (S. Gentile 1974) Ubaldi & Speranza 1985, è rappresentata in particolare da Trochiscantho-Fagetum Gentile 1974 che è vicariante, nelle Alpi sudoccidentali, dell'Asperulo-Fagetum. L'associazione di riferimento per le faggete eutrofiche nell'Appennino settentrionale risulta essere Cardamino heptaphyllae-Fagetum sylvaticae Oberdorfer et Hofmann 1967, tipificata recentemente (Gabellini et al., 2006); probabilmente gran parte delle fitocenosi in passato attribuite a Trochiscantho-Fagetum Gentile 1974 sono da riferire a questa associazione, peraltro nomenclaturalmente prioritaria.
Dinamiche e contattiSi tratta di formazioni climatozonali, termini evoluti della serie e, quindi, molto stabili, tranne, nella fascia montana, per effetto di successioni cicliche in tempi secolari che potrebbero condurre a cenosi classificabili tra i boschi di conifere. Sempre nella fascia montana, ad eccezione dei settori esalpici più esposti alle correnti umide oceaniche, l’abete bianco tende ad essere più competitivo procedendo dai versanti prealpini verso quelli interni, fino a sparire quasi completamente nelle vallate continentali dove resta relegato a situazioni microclimatiche molto particolari. Poiché, nella grande maggioranza dei casi, questi boschi fertili e produttivi, sono soggetti a regolari utilizzazioni pianificate, è possibile influenzarne l’evoluzione in favore della Picea, ad esempio, oppure al contrario, per mantenere il solo faggio ostacolando l’ingresso delle conifere (ad esempio con ceduazioni). Dall’abbandono di aree prative si sviluppano a volte arbusteti (corileti soprattutto), o neoformazioni con aceri e frassini che poi verranno sostituiti dal faggio. I contatti sono molto frequenti verso il basso con cenosi del Carpinion (difficile stabilire, talvolta, un confine preciso) e verso l’alto con peccete o piceo-abieteti. Rilevanti e frequenti anche i contatti con cenosi di forra del Tilio-Acerion. Non si rammentano qui le cenosi accessorie delle schiarite e degli orli (Atropion, Trifolion medii, ecc.). Specie alloctoneDistribuzione dell’habitat in ItaliaPiemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato NoteLa classificazione delle faggete, almeno di quelle alpine, si è fondata sulla distinzione di tre grandi gruppi (ai quali sono stati aggiunti quello atlantico -9120- e quello subalpino con aceri e megaforbie -9140-): acidofile, neutrofile e basifile, ricorrendo alla sintassonomia classica in uso nell’Europa Centrale. Sostanzialmente, a 9130 dovrebbero essere riferite faggete (e abieti-faggeti) piuttosto fertili, senza problemi di aridità estiva o di distrofia. Queste faggete sono diffuse nelle Alpi centro-occidentali e progressivamente sostituite, in quelle sudorientali, dalle diverse comunità di Aremonio-Fagion. In Friuli Venezia Giulia , ad esempio, restano localizzate sulle Arenarie del Werfen e la composizione floristica differisce da quella del tipico Asperulo-Fagetum dell'Europa centrale. In Lombardia, ad esempio, le faggete mesofile eutrofiche a Galium odoratum sono impostate su substrati carbonatici stratificati, facilmente alterabili che originano suoli profondi, con presenza di depositi morenici silicatici. Esse sono presenti nella zona del Lario e Prealpi varesine e bergamasche, da 400 fino a Il problema della identificazione di queste faggete dipende dalla composizione floristica che è intermedia tra quella dell’autentico Luzulo-Fagetum (9110 “Faggeti del Luzulo-Fagetum”) marcatamente acidofilo e quella delle faggete basifile di Aremonio-Fagion (91K0 “Foreste illiriche di Fagus sylvatica (Aremonio-Fagion)”) con le quali può stabilire dei contatti catenali. Può essere differenziato rispetto a queste due categorie sulla base delle specie suggerite nella “Combinazione specifica”. Rispetto alle analoghe faggete centroeuropee si differenzia per la presenza, fra l’altro, di Laburnum alpinum. Si ritiene l'habitat presente in Italia sulle Alpi ed in parte nell'Appennino settentrionale. Nelle Alpi sudoccidentali l'Asperulo-Fagetum è vicariato da comunità afferenti a Geranio nodosi-Fagenion, in particolare a Trochiscantho-Fagetum, che corrispondono al codice Corine 41.174, non espressamente citato dal manuale EUR27, ma certamente del tutto congruente con la descrizione e con le finalità della direttiva. Riferimenti BibliograficiANTONIETTI A., 1996. Die Basiphilen Buchenwälder der
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