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83: Altri habitat rocciosi8310 : Grotte non ancora sfruttate a livello turisticoCaves not open to the public Codice CORINE Biotopes65 - Caves
Codice EUNISH1 - Terrestrial underground caves, cave systems, passages and waterbodies.
Regione biogeografica di appartenenzaMediterranea, Continentale, Alpina.
Descrizione generale dell’habitatCaves not open to the public, including their water bodies and streams, hosting specialised or high specie endemic species, or that are of paramount importance for the conservation of Annex II species (e.g. bats, amphibians).
Frase diagnostica dell’habitat in ItaliaGrotte non aperte alla fruizione turistica, comprensive di eventuali corpi idrici sotterranei, che ospitano specie altamente specializzate, rare, spesso strettamente endemiche, e che sono di primaria importanza nella conservazione di specie animali dell’ Allegato II quali pipistrelli e anfibi.
I vegetali fotosintetici si rinvengono solo all’imboccatura delle grotte e sono rappresentati da alcune piante vascolari, briofite e da alghe.
Sottotipi e varianti (compilare se necessario)Combinazione fisionomica di riferimentoAll'ingresso delle grotte possono rinvenirsi poche piante vascolari sciafile, si tratta soprattutto di pteridofite quali Asplenium trichomanes, Phyllitis scolopendrium, Athyrium filix-foemina, Cystopteris fragilis, Polystichum aculeatum, Dryopteris filix-mas, Polypodium cambricum, P. vulgare, P. interjectum, ma anche di Angiosperme come Centranthus amazonum, Sedum fragrans e S. alsinefolium. Tra le briofite che spesso formano densi tappeti all’imboccatura delle grotte si possono citare Isopterygium depressum, Neckera crispa, Plagiochila asplenioides fo. cavernarum, Anomodon viticulosus, Thamnium alopecurum e Thuidium tamariscinum
Le patine di alghe che possono insediarsi fin dove la luminosità si riduce a 1/2000, sono costituite da Alghe Azzurre con i generi, Aphanocapsa, Chrococcus, Gleocapsa, Oscillatoria, Scytonema, e da Alghe Verdi con i generi Chlorella, Hormidium e Pleurococcus. Frequentemente tutte le specie vegetali sono presenti con particolari forme cavernicole sterili.
Riferimento sintassonomico
La
vegetazione brio-pteridofitica presente all’imboccatura delle grotte è stata
riferita a varie associazioni. In Sicilia è talora presente il Thamnobryo alopecuri-Phyllitidetum
scolopendrii Brullo, Privitera & Puglisi 1992, associazione del Adiantion capilli-veneris Br.-Bl. ex
Horvatic 1934. Per le grotte del Carso triestino Poldini (1989) riporta alcune associazioni del Cystopteridion (Nordhag. 1936) J.L.
Rich. 1972, quali l’Asplenio-Cystopteridetum fragilis Oberd.
(1936) 1949 e Phyllitido-Plagiochiletum cavernarum Tomazic 1946.
Dinamiche e contattiIn assenza di perturbazioni ambientali, sia naturali (variazioni nel regime idrico), sia antropiche, l’habitat è stabile nel tempo ed è caratterizzato da una notevole costanza dei fattori ecologici nel lungo periodo. Esso rappresenta un ambiente di rifugio per una fauna cavernicola, spesso strettamente endemica, di notevole interesse biogeografico.
Specie alloctoneDistribuzione dell’habitat in ItaliaPiemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato NoteQuesto habitat assume notevole importanza soprattutto per la conservazione di una fauna cavernicola caratterizzata da animali molto specializzati e spesso strettamente endemici. Si tratta di una fauna costituita soprattutto da invertebrati esclusivi delle grotte e dei corpi idrici sotterranei come i coleotteri appartenenti alle famiglie Bathysciinae e Trechinae i crostacei (Isopoda, Amphipoda, Syncarida, Copepoda) e i molluschi acquatici della famiglia Hydrobiidae. Le grotte costituiscono spesso i luoghi di rifugio durante il letargo invernale per varie specie di vertebrati dell’allegato II. Più specie possono utilizzare a tal fine la stessa grotta. Le grotte sono importanti habitat per i chirotteri, esse ospitano inoltre anfibi molto rari come Proteus anginus e diverse specie del genere Speleomantes. Per la ricerca di questo habitat si consiglia la consultazione dei catasti speleologici regionali e il catasto delle grotte nazionale.
Riferimenti BibliograficiBECCARISI
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Riferimenti Bibliografici onlinehttp://eunis.eea.europa.eu/habitats-factsheet.jsp?idHabitat=10170
http://www.floradoc.org/habitat/habitat-natura-2000.html
http://natura2000.environnement.gouv.fr/habitats/cahiers5.html
http://www.icn.pt/psrn2000/caract_habitat.htm#habitats_1
http://www.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/retenat/SIC_Lomb/habitat/PDF/habitat/8310.pdf
http://www.jncc.gov.uk/ProtectedSites/SACselection/habitat.asp?FeatureIntCode=H8310 Nomi dei compilatori con e.mailGiovanni Spampinato gspampinato@unirc.it |