Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

95: Foreste di conifere delle montagne mediterranee e macaronesiche

9530* : Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici

english(Sub-)Mediterranean pine forests with endemic black pines

Pinete dell'Hypocherido-Pinetum calabrice riferite all'habitat 9530 * , Giovanni Spampinato

Pineta di pino nero -Parco Naturale Dolomiti Friulane (PN), Cesare Lasen

La pineta oromediterranea a Pinus nigra: Fraxino orni-Pinetum nigrae (Moggessa, UD), Danelutto A.

Codice CORINE Biotopes

42.61 Alpino-Apennine (Pinus nigra) forests

Codice EUNIS

G3.51 Alpino-Apennine (Pinus nigra) forests

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea e Alpina

Descrizione generale dell’habitat

english

Forests of the montane-Mediterranean level, on dolomitic substrate (high tolerance to magnesium), dominated by pines of the Pinus nigra group, often with a dense structure.

Sub-types :

42.61 - Alpino-Apennine Pinus nigra forests - Pinus nigra s.s. forests of the eastern Italian, Austrian and Slovenian Alps and of the Apennines;

42.62 - Western Balkanic Pinus nigra forests - Pinus nigra ssp. nigra of the Dinarides, the Pelagonides; Pinus dalmatica forests of the Dalmatian coastal areas;

42.63 - Salzmann's pine forests - Pinus salzmannii forests of Spain (Pyrenees, northern Iberian Range, sierra de Gredos, serrania de Cuenca, Maestrazgo, sierras de Cazorla, Segura and Alcaraz, calcareous periphery of the Sierra Nevada) and the Causses;

42.64 - Corsican laricio pine forests - Pinus laricio forests of the mountains of Corsica (1000 to 1800 m) on granitic soils;

42.65 - Calabrian laricio pine forests - Pinus laricio var. calabrica forests of the Sila (Sila Greca, Sila Grande, Sila Piccola), the Aspromonte and Etna;

42.66 - Pallas's pine forests - montane forests of Pinus pallasiana of Greece and the Balkan peninsula.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Foreste mediterraneo-montane e alpine caratterizzate dalla dominanza di pini del gruppo di Pinus nigra. Pinus nigra è una specie eliofila e pioniera che si adatta ad ambienti estremi (costoni rocciosi, pareti sub verticali) e a condizioni di aridità edafica purché compensata da una elevata umidità atmosferica. Pinus nigra subsp. nigra si insedia su substrati dolomitici o calcarei, mentre Pinus nigra subsp. calabrica si rinviene su substrati cristallini (graniti, scisti, gneiss, ecc.) o su vulcaniti.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

In Italia sono presenti i seguenti sottotipi con alcune varianti.

42.61 – Foreste Alpino-Appeniniche di Pinus nigra

All’interno di questo sottotipo è possibile distinguere due varianti:

42.61 I - Foreste alpine di Pinus nigra subsp. nigra dei substrati dolomitici delle Alpi orientali

Cod. Eunis: G3.511 - Southern Alpine [Pinus nigra] forests

Cod. CORINE: 42.611 - Southern Alpine [Pinus nigra] forests

42.61 II - Foreste appenniniche di Pinus nigra subsp. nigra var. italica dei substrati calcareo-dolomitici dell’Appennino centro-meridionale

Cod. Eunis: G3.512 - Apennine [Pinus nigra] forests

Cod. CORINE: 42.612 - Apennine [Pinus nigra] forests

42.65 – Foreste di pino laricio calabrese

All’interno di questo sottotipo è possibile distinguere due varianti

42.65 I - Foreste appenniniche di Pinus nigra subsp. calabrica (pino laricio calabrese) dei substrati cristallini della Sila (Sila Greca, Sila Grande, Sila Piccola) e dell’ Aspromonte

Cod. Eunis: G3.55 - Calabrian [Pinus laricio] forest

Cod. CORINE: 42.65 - Calabrian laricio pine forests

42.65 II - Foreste appenniniche di Pinus nigra subsp. calabrica (pino laricio calabrese) dei substrati basaltici dell’Etna.

Combinazione fisionomica di riferimento

Pinus nigra subsp. nigra, Pinus nigra subsp. nigra var. italica, Pinus nigra subsp. calabrica, Amelanchier ovalis, Calamagrostis varia, Chamaecytisus purpureus, Juniperus hemisphaerica, Genista sericea, Cytisus spinescens Epipactis atrorubens, Erica carnea, Euphorbia triflora subsp. kerneri, Genista sagittalis, Polygala chamaebuxus, Salix glabra, Sesleria caerulea, Carex humilis, Molinia caerulea subsp. arundinacea, Daphne cneorum, Knautia ressmannii, Allium ochroleucum, Thesium rostratum, Berberis aetnensis.

Riferimento sintassonomico

Le pinete a pino nero presenti in Italia sulle Alpi orientali sono state riferite da Poldini (1969) e da Poldini & Vidali (1993, 1999) al Fraxino orni-Pinetum nigrae Martin-Bosse 1967, che in alcuni contesti con maggiore continentalità è presente con la particolare sub associazione pinetosum sylvestris Wraber 1979.

Le pinete a pino nero dei substrati carbonatici della Calabria settentrionale sono state descritte da Bonin & Pennacchini (1975) e da Bonin (1978) e riferite al Genisto sericeae-Pinetum nigrae Bonin 1978, a questa associazione sono probabilmente da riferire anche le pinete a pino nero relittuali presenti nell’Appennino centro meridionale (Abruzzo e Campania).

Le pinete a pino laricio dei rilievi silicei della Calabria sono state riferite al Hypochaerido-Pinetum calabricae Bonin 1978 ex Brullo, Scelsi & Spampinato 2001. Quelle presenti sull’Etna sono state riferite, in parte, all’ Hypochaerido-Pinetum laricionis e in parte allo Junipero hemisphaericae-Pinetum calabricae Brullo & Siracusa in Brullo et al. 2001.

Dinamiche e contatti

Le pinete a pino nero costituiscono su costoni rocciosi, e su pareti subverticali delle formazioni stabili di tipo edafoclimacico. Da questi contesti il pino nero si diffonde rapidamente ad aree aperte con suoli degradati e superficiali comportandosi da specie pioniera. Qui entra nelle serie dinamiche di formazioni forestali di latifoglie decidue. In particolare l’ Hypochaerido-Pinetum laricionis sulle montagne cristalline dell’Appennino Calabrese (Sila ed Aspromonte) costituisce uno stadio della serie dinamica delle faggete termofile dell’Anemono apenninae-Fagetum (Gentile 1969) Brullo 1984. Sull'Etna, in Sicilia, le pinete a Pinus nigra subsp. calabrica hanno una notevole rilevanza nella colonizzazione delle colate laviche e rappresentano spesso uno stadio dinamico che evolve, a quote più basse verso i boschi a Quercus congesta dei Quercetalia pubescenti-petraeae e a quote più elevate verso i boschi di faggio dei Fagetalia sylvaticae. In particolari condizioni topografiche, specifici condizionamenti ecologici, non permettono l’evoluzione dei suoli e la pineta assume il ruolo di un edafoclimax stabile nel tempo riferito allo Junipero hemisphaericae-Pinetum calabricae.

Il Genisto sericeae-Pinetum nigrae nella Calabria settentrionale è localizzato in ambienti rupestri di natura calcareo-dolomitica, dove prende contatto catenale con in boschi misti di Ostrya carpinifolia. Analogamente sulle Alpi orientali Poldini (1982) evidenzia come il Fraxino orni-Pinetum nigrae entra in contatto con i boschi di Ostrya carpinifolia, definendo una specifica sub associazione Fraxino orni-Pinetum nigrae ostryetosum. Per il Veneto Lasen e Del Favero (1993) evidenziano come le formazioni miste di pino nero e pino silvestre del Fraxino orni-Pinetum nigrae pinetosum sylvestris localizzate nel distretto esalpico siano una formazione durevole bloccata nella propria dinamica evolutiva dalla aridità del suolo e dal suo forte drenaggio preceduta dai cespuglieti a Salix glabra.

Nelle Alpi sud-orientali l'habitat stabilisce contatti catenali con le faggete soprattutto quelle più primitive a Ostrya carpinifolia (Ostryo-Fagetum Wraber ex Trinajstić 1972), con gli ostrieti primitivi a Sesleria cerulea e a Chamaecytisus purpureus, con i quali si alternano negli espluvi e negli impluvi del sistema esalpico, con le formazioni arbustive di Genista radiata (Festuco alpestris-Genistetum radiatae Peer ex Poldini, Oriolo et Francescato 2004) nonché con le praterie del Centaurenion dichroantae (Pignatti 1953) Poldini et Feoli Chiapella in Feoli Chiapella et Poldini 1994 e del Caricion austroalpinae Sutter 1962.

Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Campania, Calabria, Sicilia

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Pinus nigra è una specie collettiva con un vasto areale frammentato sulle montagne del bacino mediterraneo, dove ha originato una serie di specie e sottospecie vicarianti, strettamente affini sotto il profilo tassonimico. In Italia il gruppo di Pinus nigra è presente con le seguenti entità: Pinus nigra Arnold subsp. nigra, distribuito sulle Alpi orientali, Pinus nigra Arnold subsp. nigra var. italica Hochst che inquadra i popolamenti autoctoni dell’Italia centro meridionale (Abruzzo, Campania e Calabria settentrionale) e Pinus nigra subsp. calabrica (Loudon) Murray (= P. laricio Poiret var. calabrica Loudon) presente sui rilievi silicei della Calabria (Sila e Aspromonte) e sui basalti dell’Etna in Sicilia.

Riferimenti Bibliografici

BARBAGALLO C., GUGLIELMO A., SCALIA C., 1982. Osservazioni sulla vegetazione a Pinus laricio Poiret del versante sud-occidentale dell’Etna. Naturalista sicil., s.IV (3-4): 87-97.

BONIN G., 1978. Contribution à la connaissance de la végétation des montagnes de l'Apennin centro-meridional. Thèse de doctorat Univ. Aix-Marseille 3°.

BRULLO S., GIUSSO DEL GALDO G., GUARINO R., 2001. The orophilous communities of the Pino-Juniperetea class in the Central and Eastern Mediterranean area. Feddes Repert. 112: 261-308.

BRULLO S., SCELSI F., SPAMPINATO G., 2001. La vegetazione dell’Aspromonte. Studio fitosociologico. Laruffa Editore. Reggio Calabria.

CAPUTO G., LA VALVA V. & MORALDO B., 1976. Pinus nigra Arn. nel gruppo del Cervialto (Monti Picentini, Appennino Campano). Delpinoa 18: 3-17.

DEL FAVERO R., LASEN C., 1993. La vegetazione forestale del Veneto. - II Edizione, Progetto Editore, Padova.

DI BENEDETTO G., POLI E., TOMASELLI R., 1964a. Evoluzione della vegetazione nella Pineta di Linguaglossa (Pinus laricio) dopo incendio. Boll. Ist. Bot. Univ. Catania, Se 3 (4): 15-40.

DI BENEDETTO G., POLI E., TOMASELLI R., 1964b. Rinnovazione naturale della pineta di Linguaglossa. Annali Accademia Italiana di Scienze Forestali, 13: 71-109.

MAIORCA G., SPAMPINATO G., 1999. La vegetazione della Riserva Naturale Orientata “Valle del Fiume Argentino” (Calabria Nord-Occidentale). Fitosociologia 36(2): 15-60.

MERCURIO R., SPAMPINATO G., 2008. Esperienze di monitoraggio nella riserva naturale integrale nel Parco dell'Etna (Monitoring in the strict natural reserve of the Mount Etna Park). Parco dell’Etna – Ediguida.

PENNACCHINI V., BONIN G., 1975. Pinus leucodermis Ant. et Pinus nigra Arn. en Calabre septentrionale. Ecologia Mediterranea, 1: 35-61.

PIROLA A., ZAPPALÀ G., 1960. La foresta a Pinus laricio Poir. di Linguaglossa (Sicilia). Boll. Ist. Bot. Università di Catania, serie 2, 3: 1-34.

POLDINI L. & VIDALI M., 1993. Prospetto sistematico della vegetazione nel Friuli-Venezia Giulia. Atti dei convegni dei Lincei “La vegetazione italiana” 115: 155-174.

POLDINI L., 1969. Le pinete di pino austriaco nelle Alpi Carniche. Boll. Soc. Adriat. Sci., 57: 3-65, Trieste.

POLDINI L., 1982. Ostrya carpinifolia. Reiche wälder und gebüsche von Julisch-Venezien (NO-Italien) und Nachbargebieten. Studia Geobotanica 2: 69-122.

POLDINI L., ORIOLO G., VIDALI M., TOMASELLA M., STOCH F., OREL G., 2006. Manuale degli habitat del Friuli Venezia Giulia. Strumento a supporto della valutazione d’impatto ambientale strategica (VAS) e d’incidenza ecologica (VIEc). Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione Centrale ambiente e lavori pubblici – Servizio valutazione impatto ambientale, Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Biologia, http://www.regione.fvg.it/ambiente.htm

POLDINI L., VIDALI M., 1999. Kombinationsspiele unter Schwarzföhre, Weißkiefer, Hopfenbuche und Mannaesche in den Südostalpen. Wiss. Mitt. Niederösterr. Landesmuseum, 12: 105-136.

WRABER T., 1979. Die Schwarzföhrenvegetation des Koritnica-Tales (julische Alpen). Biol. vestn., 27(2): 199-204.

Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Giovanni Spampinato gspampinato@unirc.it