Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

63: Boschi di sclerofille utilizzati come terreni di pascolo (dehesas)

6310: Dehesas con Quercus spp. sempreverde

english Dehesas with evergreen Quercus spp.

Pascoli arborati a sughera (Lula, Nuorese), G. Bacchetta

Codice CORINE Biotopes

32.11 x 91.2

32.11 - Evergreen oak matorral

91.2 - Dehesa

Codice EUNIS

E7.3 - Praterie alberate iberiche (“dehesa”)

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

english

A characteristic landscape of the Iberian peninsula in which crops, pasture land or Meso-Mediterranean arborescent matorral, in juxtaposition or rotation, are shaded by a fairly closed to very open canopy of native evergreen oaks (Quercus suber, Q.ilex, Q.rotundifolia, Q.coccifera). It is an important habitat of raptors, including the threatened Iberian endemic eagle (Aquila adalberti), of the crane (Grus grus), of large insects and their predators and of the endangered felid (*Lynx pardinus).

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Pascoli alberati a dominanza di querce sempreverdi (Quercus suber, Q.ilex, Q.coccifera), indifferenti al substrato, da termomediterraneo inferiore secco inferiore a supramediterraneo inferiore umido superiore. Sono presenti maggiormente nella subregione biogeografica Mediterranea occidentale, quindi in Italia maggiormente, ma non esclusivamente, nel versante tirrenico, isole incluse. Si tratta comunque di un habitat seminaturale, mantenuto dalle attività agro-zootecniche, in particolare l’allevamento brado ovi-caprino, bovino e suino.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Quercus suber, Q. ilex ssp. ilex, Q. coccifera e specie della classe Poetea bulbosae: Trifolium subterraneum, T. nigrescens, T, micranthum, T. tormentosum, T. bocconei, Ranunculus paludosus, R. bullatum, Parentucellia latifolia , Ornithopus compressus, Moenchia erecta, Morisia monanthos (endemica sarda), Poa bulbosa.

Riferimento sintassonomico

Si tratta di un habitat a forte determinismo antropico, dove non sempre è possibile pervenire ad un inquadramento sintassonomico delle cenosi presenti. I pascoli alberati derivano infatti dal diradamento di preesistenti comunità forestali a dominanza di querce sempreverdi. In Italia queste sono riferite quasi sempre all’alleanza centro-mediterranea Fraxino orni-Quercion ilicis Biondi, Casavecchia & Gigante 2003, che include tutti i boschi a dominanza di leccio e sughera in bioclima Mediterraneo Pluvistagionale Oceanico (ordine Quercetalia ilicis Br.-Bl. ex Molinier 1934 em. Rivas-Martìnez 1975, classe Quercetea ilicis Br.-Bl. ex A. & O. Bolòs 1950). Fanno eccezione i pascoli alberati a quercia spinosa, inclusi nell’alleanza Juniperion turbinatae Rivas-Martìnez 1975 corr. 1987 (ordine Pistacio lentisci-Rhamnetalia alaterni Rivas Martìnez 1975, classe Quercetea ilicis Br.-Bl. ex A. & O. Bolòs 1950). Le comunità erbacee sono costituite da specie pabulari, mentre il corteggio floristico nemorale è solitamente scomparso. Nel Mediterraneo occidentale le comunità pascolive ovine sono inquadrate nell’alleanza Trifolio subterranei-Periballion Rivas Goday 1964 (ordine Poetalia bulbosae Rivas Goday & Rivas-Martínez in Rivas Goday & Ladero 1970, classe Poetea bulbosae Rivas Goday & Rivas-Martínez in Rivas-Martínez 1978), rinvenuta anche in Sardegna dove queste praterie sono state attribuite alla associazione Poo bulbosae -Trifolietum subterranei Rivas Goday 1964) Rivas Goday & Ladero 1970 della quale in Sardegna è stata descritta la subassociazione trifolietosum igrescentis Ladero, Biondi & Mossa 1992. Nel caso di pascoli lavorati, concimati o nitrificati da sovrapascolamento, si assiste ad un cambio della composizione floristica, per cui le comunità erbacee sono inquadrabili nell’alleanza Echio plantaginei-Galactition tomentosae O. Bolòs & Molinier 1969, ordine Thero-Brometalia (Rivas Goday & Rivas-Martínez ex Esteve 1973) O. Bolòs 1975 della classe Stellarietea mediae Tüxen, Lohmeyer & Preising ex von Rochow 1951.

Dinamiche e contatti

Le dinamiche naturali tendono alla ricostituzione delle comunità forestali sempreverdi. L’uso intensivo invece, impedendo la rinnovazione delle specie forestali, può portare alla perdita dell’habitat a dehesa e alla costituzione di pascoli aperti, privi della componente arborea. I contatti seriali sono prevalentemente con le comunità camefitiche e arbustive mediterranee che occuperebbero vaste aree se cessasse il pascolo e riattiverebbero le dinamiche della successione secondaria. Si tratta di garighe acidofile della classe Cisto-Lavanduletea Br.-Bl. in Br.-Bl., Molinier & Wagner 1940 e calcicole della classe Rosmarinetea officinalis Rivas-Martínez, Fernández-González, Loidi, Lousã & Penas 2001. Gli arbusteti sono inquadrabili invece nelle alleanze Oleo-Ceratonion siliquae Br.-Bl. ex Guinochet & Drouineau 1944 em. Rivas-Martìnez 1975 (9320 "Foreste di Olea e Ceratonia") ed Ericion arboreae (Rivas-Martìnez ex Rivas-Martìnez, Costa & Izco 1986) Rivas-Martìnez 1987 della classe Quercetea ilicis Br.-Bl. ex A. & O. Bolòs 1950 (ordine Pistacio lentisci-Rhamnetalia alaterni Rivas Martìnez 1975), nell’alleanza Telinion monspessulano-linifoliae Rivas-Martínez, Fernández-González, Loidi, Lousã & Penas 2001 della classe Cytisetea scopario-striati Rivas-Martínez 1975 (ordine Cytiso villosi-Telinetalia monspessulanae Rivas-Martínez, Fernández-González, Loidi, Lousã & Penas 2001), e infine nell’alleanza Pruno-Rubion ulmifolii O. Bolòs 1954 della classe Rhamno-Prunetea Rivas-Goday & Borja ex Tüxen 1962 (ordine Prunetalia spinosae Tüxen 1952).

In Liguria quando vengono a cessare pascolo, incendio e/o diboscamento, si ha uno sviluppo di macchie alte e forteti più o meno densi che precedono il bosco di sughera o di leccio riferibili ai codici 9330 o 9340. Inoltre dove l’habitat 6310 non ha caratteri tipici per l’assenza di una gestione estensiva e omogenea delle attività agropastorali idonee al suo mantenimento, si osservano continui contatti seriali fra piccole tessere erbacee, arbustive o arborescenti. In qualche caso l’habitat può avere il ruolo di mantello con specie prenemorali insediate su formazioni erbacee appartenenti a 6210 o 6220 oppure può rappresentare un antico orlo di formazioni boschive di leccio o di sughera o di altre formazioni arboree dense mediterranee.

Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Puglia, Sicilia, Sardegna

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Si tratta di un tipico habitat a forte determinismo antropico, per il quale è essenziale prevedere forme di gestione adeguate alla sua conservazione. La cessazione delle pratiche agro-pastorali porterebbe da un lato alla ricostituzione delle comunità forestali, dall’altra l’intensificazione delle attività zootecniche condurrebbe alla costituzione di pascoli aperti. È quindi necessario prevedere intensità d’uso moderata, compatibile con la conservazione dell’habitat.

Riferimenti Bibliografici

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Emmanuele Farris (emfa@uniss.it)