Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

22: Dune marittime delle coste mediterranee

2260: Dune con vegetazione di sclerofille dei Cisto-Lavanduletalia

englishCisto-Lavanduletalia dune sclerophyllous scrubs

Codice CORINE Biotopes

16.28 - Dune sclerophyllous scrubs

Codice EUNIS

B1.64 - Comunità arbustive di sclerofille e laurifille su dune costiere

Regione biogeografica di appartenenza

Continentale e Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

english

Sclerophyllous or lauriphyllus scrubs established on dunes of the Mediterranean and Warm-Temperate Humid regions. Codes of 32 may be used in addition to 16.28 to precise the habitat. Also similar sclerophyllous dune vegetation included in 16.28 of the Pistacio-Rhamnetalia and Cisto-Micromerietea.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

L’habitat individua le formazioni di macchia sclerofillica riferibile principalmente all’ordine Pistacio-Rhamnetalia e le garighe di sostituzione della stessa macchia per incendio o altre forme di degradazione. Occupa quindi i cordoni dunali più interni dove si assiste ad una consistente stabilizzazione del substrato. In Italia si rinviene nel macrobioclima mediterraneo e temperato, nella variante sub-mediterranea. L’habitat è stato poco segnalato in Italia seppure risulta ampiamente distribuito nelle località in cui i cordoni dunali si sono potuti mantenere.  Lo stesso è molto spesso sostituito da pinete litorali su duna, di origine antropica come evidenzia il sottobosco in cui è frequente riconoscere l'insieme delle specie xero-termofile dell'habitat, indicanti il recupero della vegetazione autoctona. 

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Specie prevalenti nelle macchie: Pistacia lentiscus, Rhamnus alaternus, Chamaerops humilis, Prasium majus, Phillyrea angustifolia, P. media, Olea europaea var. sylvestris, Chamaerops humilis, Asparagus acutifolius, Lonicera implexa, Smilax aspera, Rubia peregrina, Clematis flammula, Calicotome villosa, C. spinosa, C. infesta, Osyris alba, Thymelaea tartonaira, T. hirsuta, Erica arborea, E. multiflora, Retama retam ssp. gussonei.

Specie prevalenti nelle garighe: Cistus sp. pl. (C. salvifolius, C. monspeliensis, C. creticus ssp. eriocephalus, C. creticus ssp. creticus, C. albidus, C. clusii, C. parviflorus), Halimium halimifolium, Lavandula stoechas, Helichrysum italicum, H. microphyllum subsp. tyrrhenicum, H. stoechas, Rosmarinus officinalis, Dorycnium penthaphyllum ssp. penthaphyllum, Corydothymus capitatus, Helianthemum jonium, Thymus vulgaris, Lotus cytisoides, Scabiosa maritima,  Genista arbusensis, Gennaria diphylla.

Riferimento sintassonomico

Le formazioni di macchia e di gariga di questo habitat sono ascrivibili ad alleanze appartenenti a quattro classi diverse. Le macchie sclerofilliche vengono riferite principalmente all’alleanza Juniperion turbinatae Rivas-Martínez 1975 corr. 1987, ordine Pistacio-Rhamnetalia Rivas-Martínez 1975, classe Quercetea ilicis Br.-Bl. ex A. & O. Bolòs 1950; mentre le garighe di sostituzione della macchia sono riconducibili alle alleanze Cistion ladaniferi Br.-Bl. ex A. & O. Bolòs 1950 e Teucrion mari Gamisans & Muracciole 1984 della classe Cisto-Lavanduletea Br.-Bl. in Br.-Bl., Molinier & Wagner 1940 (ordine Lavanduletalia stoechadis Br.-Bl. in Br.-Bl., Molinier & Wagner 1940 em. Rivas-Martínez 1968) e all’Aphyllantion Br.-Bl. 1952, al Rosmarinion officinalis BR.-BL. ex Molinier 1934, e al Cisto eriocephali-Ericion multiflorae Biondi 1998 incluse nella Rosmarinetea officinalis Br.-Bl. ex Molinier 1934 (ordine Rosmarinetalia officinalis Br.-Bl. ex Molinier 1934). Inoltre in Italia, solo nel settore adriatico meridionale, l’habitat viene attribuito principalmente all’alleanza Cisto cretici-Ericion manipuliflorae Horvatic 1958, della classe Cisto cretici-Micromerietea julianae Oberdorfer 1954 (ordine Cisto cretici-Ericetalia manipuliflorae Horvatic 1958).

Per la Sicilia meridionale è stata descritta l'associazione Asparago stipularis-Retametum gussonei Brullo, Guarino, Ronsisvalle 2000 tipica delle dune costiere più interne ed elevate e dei depositi sabbiosi dell'entroterra della Sicilia meridionale dove occupa le aree interessate da deflazione eolica.

Dinamiche e contatti

Le formazioni di macchia che partecipano, insieme agli stadi degradativi, a questo habitat, prendono contatti catenali con le zone di vegetazione a gariga primaria delle dune che vanno riferite all’habitat 2210 “Dune fisse del litorale del Crucianellion maritimae”, mentre i contatti nella parte più interna della duna possono avvenire con formazioni di bosco a leccio riferibili all’habitat 9340 “Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia” o di bosco a sughera dell’habitat 9330 “Foreste di Quercus suber”. In questo contesto è importante per l’Italia anche il contatto con boschi a Quercus coccifera o Q. calliprinos presenti in poche stazioni della Sardegna, della Sicilia e della Puglia. Significativo è inoltre il contatto con pinete naturali, come in pochissime aree della Sardegna, o talora introdotte, come quelle a Pinus halepensis o P. pinea diffuse su gran parte dei litorali italiani ai quali la direttiva riconosce il valore di habitat prioritario 2270* “Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster”.

Le successioni dinamiche riguardano appunto la macchia mediterranea e i suoi stadi di degradazione.

Specie alloctone

Agave americana, Carpobrotus acinaciformis, Acacia saligna, Opuntia ficus-indica.

Distribuzione dell’habitat in Italia

Emilia-Romagna, Toscana, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

L’habitat in oggetto può essere confuso in particolare con due habitat che nella successione catenale dunale possono rispettivamente precederlo o seguirlo. Il primo è dato dall’habitat 2210 "Dune fisse del litorale (Crucianellion maritimae)" della classe Helichryso-Crucianelletea maritimae, costituito da garighe primarie, presenti in posizione più avanzata del sistema dunale, su substrato più mobile. Altra possibile confusione può avvenire con le formazioni a leccio dell’habitat 9340 "Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia" rispetto al quale si differenzia per costituire la frangia più esterna e aperta ai venti marini e per possedere una struttura tipica di macchia rispetto alla formazione dell’habitat 9340 che è invece di tipo forestale.

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Edoardo Biondi (e.biondi@univpm.it), Diana Galdenzi (d.galdenzi@univpm.it)