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64: Praterie umide seminaturali con piante erbacee alte6410: Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi (Molinion caeruleae)
Codice CORINE Biotopes37.31 (Purple moorgrass meadows and related communities)
Codice EUNISE3.5 (Praterie oligotrofiche, asciutte o umide)
Regione biogeografica di appartenenzaAlpina, Continentale, Mediterranea
Descrizione generale dell’habitat![]() Molinia meadows of plain to montane levels, on more or less wet nutrient poor soils (nitrogen, phosphorus). They stem from extensive management, sometimes with a mowing late in the year or, they correspond to a deteriorated stage of draining peat bogs.
Sub-types :
37.311: on neutro-alkaline to calcareous soils with a fluctuating water table, relatively rich in species (Eu-molinion). The soil is sometimes peaty and becomes dry in summer.
37.312: on more acid soils of the Junco-Molinion (Juncion acutiflori) except species-poor meadows or on degraded peaty soils.
Frase diagnostica dell’habitat in ItaliaPrati magri (poveri di nutrienti), da sfalcio, o talora anche pascolati, diffusi dai fondovalle alla fascia altimontana (sotto il limite del bosco), caratterizzati dalla prevalenza di Molinia caerulea, su suoli torbosi o argillo-limosi, a umidità costante o anche con significative variazioni stagionali, sia derivanti da substrati carbonatici che silicei.
Sottotipi e varianti (compilare se necessario)
- 37.311. Aspetti dell'alleanza Eu-Molinion (Molinion coeruleae) relativamente ricchi di specie su suoli da neutro-alcalini a calcarei con falda freatica fluttuante. Il suolo è talora torboso e soggetto a parziale inaridimento estivo - 37.312. Aspetti su suoli più acidi dell'alleanza Junco-Molinion (Juncion acutiflori)
Combinazione fisionomica di riferimentoAllium angulosum, A. suaveolens, Betonica officinalis, Carex panicea, C. tomentosa, Cirsium palustre, Deschampsia caespitosa (segnala degradazione), Epipactis palustris, Equisetum palustre, Festuca trichophylla, Galium boreale, Gentiana pneumonanthe, Gladiolus palustris#, Gratiola officinalis, Inula salicina, Iris sibirica, Juncus acutiflorus, J. articulatus, J. conglomeratus, J. effusus, J. filiformis, J. subnodulosus, Laserpitium prutenicum, Lychnis flos-cuculi, Lythrum salicaria, Molinia caerulea, Myosotis scorpioides, Ophioglossum vulgatum, Phragmites australis, Plantago altissima, Potentilla erecta, Prunella vulgaris, Ranunculus acris, Sanguisorba officinalis, Schoenus ferrugineus, S. nigricans, Scorzonera humilis, Selinum carvifolia, Serratula tinctoria, Succisa pratensis, Swertia perennis, Taraxacum palustre agg., Teucrium scordium, Thalictrum lucidum, Trifolium dubium, T. patens, Trollius europaeus, Valeriana dioica, Willemetia stipitata.
37.311: Molinia caerulea, Dianthus superbus (ssp. superbus), Selinum carvifolia, Cirsium tuberosum, Colchicum autumnale, Inula salicina, Sanguisorba officinalis, Serratula tinctoria, Tetragonolobus maritimus, Silaum silaus, Carex hostiana, 37.312: Viola palustris, Galium uliginosum, Crepis paludosa, Luzula multiflora, Juncus conglomeratus, Ophioglossum vulgatum, Inula britannica, Lotus uliginosus, Dianthus deltoides, Potentilla erecta, Carex pallescens, Agrostis canina, Juncus acutiflorus, Sphagnum palustre.
Riferimento sintassonomico
Il sottotipo 37.311 è riferibile all'alleanza Molinion coeruleae Koch 1926 (Eu-Molinion) e il sottotipo 37.312 all'alleanza Juncion acutiflori Br.-Bl. in Br.-Bl. & Tx. 1952, entrambe incluse nell'ordine Molinietalia coeruleae Koch 1926, classe Molinio-Arrhenatheretea Tx. 1937.
Dinamiche e contattiLe praterie a Molinia caerulea sono, di regola, comunità erbacee seminaturali che, in assenza di sfalcio, evolvono in tempi anche brevi in comunità legnose riferibili, a seconda del grado di umidità del suolo, delle sue caratteristiche e dell’idrodinamismo, a Fagetalia sylvaticae o Alnetea glutinosae. Attraverso drenaggi o abbassamento della falda possono trasformarsi in comunità xero-mesofile riferibili agli habitat 6210 "Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia)" o 62A0 "Formazioni erbose secche della regione mediterranea orientale (Scorzoneretalia villosae)" e, se concimati, in praterie degli habitat 6510 "Praterie magre da fieno a bassa altitudine Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis" o 6520 "Praterie montane da fieno". Nella fascia montana si sviluppano consorzi di alte erbe igrofile, mentre tra le specie legnose avanzano alcuni salici, abete rosso, ontano verde. In generale, solo le comunità a Molinia caerulea più marcatamente acidofile possono anche costituire comunità relativamente stabili. I contatti catenali sono molteplici e avvengono per lo più con comunità idro-elofiticheSpecie alloctoneDistribuzione dell’habitat in Italia![]() Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Calabria
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato NoteSoprattutto nelle aree planiziali le comunità dell'habitat sono divenute estremamente rare per cui se ne segnala la necessità di una loro rigorosa conservazione attraverso il ritorno alle tradizionali pratiche colturali, ormai desuete. Particolare attenzione va rivolta alle comunità di Plantagini altissimae-Molinietum caeruleae Marchiori et Sburlino 1982, assai rare ed endemiche della Padania orientale.
In forma tipica il molinieto non è confondibile con altre comunità afferenti a codici diversi di natura 2000. I molinieti (spesso è specie guida Molinia arundinacea o altre stirpi di transizione verso Molinia caerulea s.str.) dei ripidi versanti a sud della fascia montana (altimontana) delle Prealpi calcaree e dei rilievi esterni centro-orientali, quasi sempre espressioni di Caricion austroalpinae, saranno riferiti a 6170 ("praterie calcicole alpine e subalpine", sottotipo 36.43), oppure, nel caso di una componente termofila a rilevante partecipazione di Bromus erectus s.l., a 6210. Certamente essi meriterebbero, quanto meno, di essere considerati un buon sottotipo e, in ogni caso, essendo in notevole regresso, richiedono attenzioni a livello di conservazione attiva. Riferimenti Bibliografici Andreis C. & Zavagno F. (1996) La vegetazione del Lago di Ganna,
con particolare riferimento ai rapporti spaziali tra le cenosi dei Molinietalia
e degli Scheuchzerietalia palustris. Naturalista Valtellinese 7:33-56 BALÁTOVÁ-TULACKOVÁ E., VENANZONI R., 1989. Sumpf- und
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(Trentino). Colloques Phytosociologiques, 16: 835-845. Riferimenti Bibliografici onlineNomi dei compilatori con e.mailCesare Lasen, cesarelasen@tele2.it Giovanni Sburlino (sburlino@unive.it) |