Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

91: Foreste dell'Europa temperata

9180*: Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion

englishTilio-Acerion forests of slopes, screes and ravines

Tilia platyphyllos, Simona Casavecchia

Boschi di forra di tiglio e alloro nella Foresta Umbra (Gargano), Edoardo Biondi

Codice CORINE Biotopes

41.4 Mixed ravine and slope forests

41.41 Ravine ash-sycamore forests

41.43 Alpine and peri-Alpine slope forests

41.45 Thermophilous Alpine and peri-Alpine mixed lime forests 

Codice EUNIS

G1.A4 Boschi di forra e di versante

   G1.A43 Foreste di versante peri-alpine di Fraxinus sp. e Acer pseudoplatanus 

   G1.A45 Foreste termofile miste della regione alpina e peri-alpina, con Tilia sp. dominante

G1.A5 - Boschi con Tilia sp. dominante

   G1.A51 - Boschi di Tilia sp. dell’Europa centro-occidentale

   G1.A52 - Boschi sub-boreali di Tilia sp.

   G1.A53 - Boschi di Tilia sp. dell’Europa orientale

Regione biogeografica di appartenenza

Continentale, Alpina, Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

english

Mixed forests of secondary species (Acer pseudoplatanus, Fraxinus excelsior, Ulmus glabra, Tilia cordata) of coarse scree, abrupt rocky slopes or coarse colluvions of slopes, particularly on calcareous, but also on siliceous, substrates (Tilio-Acerion Klika 55). A distinction can be made between one grouping which is typical of cool and humid environments (hygroscopic and shade tolerant forests), generally dominated by the sycamore maple (Acer pseudoplatanus) - sub-alliance Lunario-Acerenion, and another which is typical of dry, warm screes (xerothermophile forests), generally dominated by limes (Tilia cordata, T. platyphyllos) - sub-alliance Tilio-Acerenion. The habitat types belonging to the Carpinion should not be included here.

Slight changes in the conditions of the substrate (especially "consolidated" substrate) or humidity produce a transition towards beech forests (Cephalanthero-Fagenion, Luzulo-Fagenion) or towards thermophile oak forests.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Boschi misti di caducifoglie mesofile che si sviluppano lungo gli impluvi e nelle forre umide con abbondante rocciosità superficiale e talvolta con abbondanti muschi, nel piano bioclimatico supratemperato e penetrazioni in quello mesotemperato. Frequenti lungo i versanti alpini, specialmente esterni e prealpini, si rinvengono sporadicamente anche in Appennino con aspetti floristicamente impoveriti. Si distinguono tre prevalenti tipologie boschive diverse per caratteristiche ecologiche e biogeografiche:

1) aceri frassineti mesofili degli ambienti più freschi, corrispondenti ai codici corine biotopes 41.41 (per gli Appennini e per le Alpi) e 41.43 (per le Alpi) riferibili alle suballeanze Lunario-Acerenion, Lamio orvalae-Acerenion e Ostryo-Tilienion;

2) aceri-tiglieti più termofili dei precedenti, situati nei versanti protetti e quindi più caldi, corrispondenti al codice corine biotope 41.45 e alla suballeanza Tilio-Acerenion (Tilienion platyphylli).

3) boschi meso-igrofili di forra endemici dell’Italia meridionale caratterizzati dalla presenza di specie ad areale mediterraneo (Ostrya carpinifolia, Festuca exaltata, Cyclamen hederifolium, Asplenium onopteris) e a specie endemiche dell’Italia meridionale (Acer obtusatum ssp. neapolitanum) riferibili alle alleanze: Lauro nobilis-Tilion platyphylli (Italia meridionale, rinvenuta per ora in Puglia al Gargano) e Tilio-Ostryon (Calabria e Sicilia).

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Acer pseudoplatanus, A. campestre, A. lobelii, A. obtusatum, A. obtusatum ssp. neapolitanum, A. opulifolium, A. platanoides, Fraxinus excelsior, Tilia cordata, T. platyphyllos, Actaea spicata, Alnus glutinosa, Aruncus dioicus, Carpinus betulus, Corylus avellana, Euonymus latifolius, Festuca exaltata, Fraxinus ornus, Lunaria rediviva, Ostrya carpinifolia, Phyllitis scolopendrium, Polystichum aculeatum, P. braunii, P. setiferum, Helleborus viridis, Prunus avium, Populus tremula, Quercus robur, Sesleria varia, Staphylea pinnata, Taxus baccata, Ulmus glabra, Anthriscus nitida, Philadelphus coronarius, Dentaria pentaphyllos, Galanthus reginae-olgae ssp. reginae-olgae, Asperula taurina, Campanula latifolia, Cardamine pentaphyllos, Galeopsis speciosa

Riferimento sintassonomico

I boschi dell’habitat 9180* vengono tutti riferiti alla classe Querco-Fagetea Br.-Bl. & Vlieger in Vlieger 1937. Per l’Italia settentrionale e centrale l’ordine e l’alleanza di riferimento sono Fagetalia sylvaticae Pawlowski in Pawlowski, Sokolowski & Wallisch 1928 e Tilio platyphylli-Acerion pseudoplatani Klika 1955. Per l'Italia settentrionale le suballeanze di riferimento sono: Lunario-Acerenion pseudoplatani (Moor 1973) Th. Müller 1992, Lamio orvalae-Acerenion pseudoplatani Marinček 1990 e Tilienion platyphylli (Moor 1073) T. Müller 1992. I boschi dell’Appennino centro-settentrionale vengono riferiti alla suballeanza Ostryo carpinifoliae-Tilienion platyphylli Košir, Čarni & Di Pietro 2008 mentre per l’Italia meridionale l’alleanza di riferimento è Lauro nobilis-Tilion platyphylli Biondi, Casavecchia & Biscotti 2008. Sempre per l’Italia meridionale, infine, i boschi di forra del piano mesotemperato submediterraneo a contatto con le leccete vengono attribuiti all’ordine Quercetalia pubescenti-petraeae Klika 1933 e all’alleanza Tilio-Ostryon Brullo, Scelsi & Spampinato 2001.

Dinamiche e contatti

Rapporti seriali: l’habitat occupa stazioni con morfologia e microclima peculiari pertanto non presenta comunità di sostituzioni sempre note. Localmente, nell'Appennino centrale, gli acereti del Tilio-Acerion dell'associazione Aceretum obtusati-pseudoplatani Biondi et al. 2002 subass. aconitetosum neapolitani Allegrezza 2003 si pongono in collegamento dinamico con la vegetazione di megaforbie dell'associazione Ranunculo lanuginosi-Aconitetum neapolitani Allegrezza 2003 (Habitat 6430 "Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile").

Rapporti catenali: in Appennino i boschi di tiglio sono in rapporto catenale con le faggete sia microterme sia termofile delle suballeanze Cardamino kitaibelii-Fagenion (Aremonio-Fagion) e Geranio versicoloris-Fagion del piano bioclimatico supratemperato ascritte all’habitat 9210* “Apennine beech forests with Taxus and Ilex” e 9220* “Apennine beech forests with Abies alba and beech forests with Abies nebrodensis”. Non è raro ritrovare boschi mesofili ad aceri e tigli nel piano bioclimatico mesotemperato in contatto con boschi misti di cerro e carpino bianco dell’alleanza Erythronio-Carpinion riferibili all’habitat 91L0 “Querceti di rovere illirici (Erythronio-Carpinion)” e di orno-ostrieti (alleanza Carpinion orientalis). Possono trovarsi in contatto, o ospitare al loro interno, con habitat rocciosi riferibili all’8210 “Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica”.

Nell’Italia settentrionale e sulle Alpi i boschi riferibili all’habitat 9180 sono in contatto con i boschi di querce o di rovere e castagno degli habitat 9260 “Boschi di Castanea sativa”e 9160 “Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa centrale del Carpinion betuli e con i boschi di carpino bianco dell’alleanza Erythronio-Carpinion dell’habitat 91L0 “Querceti di rovere illirici (Erythronio-Carpinion)" per quanto riguarda gli aspetti più termofili, con faggete ed abieti-faggete degli habitat 9130 “Faggeti dell’Asperulo-Fagetum”, 9150 “Faggeti calcicoli dell’Europa centrale del Cephalanthero-Fagion” e 91K0 “Foreste illiriche di Fagus sylvatica (Aremonio-Fagion)” per quanto attiene invece agli aspetti più mesofili. Talvolta l’habitat è inoltre in contatto spaziale con ontanete di ontano bianco dell’habitat 91E0* “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)” e con praterie di fondovalle dell’habitat 6510 “Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis)”.

Specie alloctone

Robinia pseudoacacia, conifere di impianto

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

La Direttiva fa riferimento alla suballeanza Lunario-Acerenion che ha una distribuzione europeo-centrale e presente anche in Italia, sulla catena alpina, e alla suballeanza Tilio-Acerenion. Occorre pertanto aggiungere i riferimenti alle altre suballeanze presenti in Italia: Lamio orvalae-Acerenion a distribuzione illirica e presente nel Friuli-Venezia Giulia, la suballeanza Tilienion platyphylli per le Alpi centro-occidentali e la suballeanza appennino-balcanica Ostryo carpinifoliae-Tilienion, presente lungo la catena appenninica fino al matese in base alle attuali conoscenze e alle alleanze endemiche dell’Italia meridionale Tilio-Ostryon e Lauro nobilis-Tilion.

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Edoardo Biondi (e.biondi@univpm.it), Simona Casavecchia (s.casavecchia@univpm.it)