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11: Acque marine e ambienti a marea1150*: Lagune costiereCoastal lagoons
Codice CORINE Biotopes21 Lagoons 23.2 Vegetated brachish and salt waters Codice EUNIS
X02
- Saline coastal lagoons X03 - Brackish coastal lagoons
C3 Codice Barcellona Convention UNEP(OCA) / MED WG.143/5 (Hyères experts report, 1998) Biocenosi lagunari eurialine ed euriterme v III.
1. 1. 1. Association with Ruppia cirrhosa and/or Ruppia
maritima Associazione a Ruppia cirrhosa e/o Ruppia maritima III. 1. 1. 2.
Facies with Ficopomatus enigmaticus Facies a Ficopomatus (= Mercierella) enigmaticus v III. 1. 1. 3. Association
with Potamogeton pectinatus Associazione a Potamogeton pectinatus v III. 1. 1. 4.Association with Nanozostera noltii in euryhaline and eurythermal environment / Associazione a Nanozostera noltii in ambiente eurialini ed euritermi III. 1. 1. 5. Association with Zostera
marina in euryhaline and eurythermal environment / Associazione a Zostera
marina in ambiente eurialini ed
euritermi III. 1. 1. 6. Association with Gracilaria and
Gracilariopsis sp.pl. / Associazione a Gracilaria e Gracilariopsis sp.pl. III. 1. 1. 7. Association with Chaetomorpha
linum, Gracilariopsis sp.pl. and Valonia
aegagropila / Associazione a Chaetomorpha
linum, Gracilariopsis spp. e Valonia aegagropila v III. 1. 1. 8. Association with Halopithys incurva Associazione a Halopithys incurva III. 1. 1. 9. Association with Ulva laetevirens
and Ulva linza Associazione a Ulva laetevirens e Ulva linza III. 1. 1. 10. Association with Cystoseira barbata v. barbata f. aurantia Associazione
a Cystoseira barbata v. barbata f. aurantia III. 1. 1. 11. Association with Lamprothamnium papulosum Associazione
a Lamprothamnium papulosum III. 1. 1. 12. Association with Cladophora echinus and Rytiphloea tinctoria /
Associazione a Cladophora echinus e Rytiphloea tinctoria
Regione biogeografica di appartenenzaMediterranea, Continentale Descrizione generale dell’habitatLagoons are expanses of shallow coastal salt water, of varying salinity and water volume, wholly or partially separated from the sea by sand banks or shingle, or, less frequently, by rocks. Salinity may vary from brackish water to hypersalinity depending on rainfall, evaporation and through the addition of fresh seawater from storms, temporary flooding of the sea in winter or tidal exchange. With or without vegetation from Ruppietea maritimae, Potametea, Zosteretea or Charetea (CORINE 91: 23.21 or 23.22). Frase diagnostica dell’habitat in Italia
Ambienti
acquatici costieri con acque lentiche, salate o salmastre, poco profonde,
caratterizzate da notevole variazioni stagionali in salinità e in profondità in
relazione agli apporti idrici (acque marine o continentali), alla piovosità e
alla temperatura che condizionano l’evaporazione. Sono in contatto diretto o
indiretto con il mare, dal quale sono in genere separati da cordoni di sabbie o
ciottoli e meno frequentemente da coste basse rocciose. La salinità può variare
da acque salmastre a iperaline in relazione con la pioggia, l’evaporazione e
l’arrivo di nuove acque marine durante le tempeste, la temporanea inondazione
del mare durante l’inverno o lo scambio durante la marea.
Possono presentarsi prive di vegetazione o con aspetti di vegetazione piuttosto differenziati, riferibili alle classi: Ruppietea maritimae J.Tx.1960, Potametea pectinati R.Tx. & Preising 1942, Zosteretea marinae Pignatti 1953, Cystoseiretea Giaccone 1965 e Charetea fragilis Fukarek & Kraush 1964. Sottotipi e varianti (compilare se necessario)Combinazione fisionomica di riferimentoAlghe: Chara canescens, Tolypella hispanica, T. glomerata, T. nidifica, Ulva sp.pl., Chaetomorpha sp.pl., Cladophora echinus, Cystoseira. barbata v. barbata f. aurantia, C. foeniculacea f. schiffneri, C. spinosa v. spinosa f. marsalensis, Gracilariopsis longissima, Lamprothamnium papulosum, Rytiphloea tinctoria, Valonia aegagropila. Briofite: Riella notarisii. Angiosperme: Althenia filiformis, Cymodocea nodosa, Nanozostera noltii, Ranunculus baudotii, Ruppia cirrhosa, R. maritima, R. drepanesis, Phragmites australis, Potamogeton pectinatus, Stratiotes aloides, Typha angustifolia, Typha australis, Zannichellia obtusifolia, Zostera marina. Riferimento sintassonomico
In
relazione ad una serie di fattori ecologici quali salinità e profondità delle
acque, variazioni stagionali della salinità e della profondità, natura dei
substrati, temperatura, le lagune costiere sono interessate da una
diversificata vegetazione caratterizzata da varie fitocenosi: · Lamprothamnietum papulosi, si rinviene nelle lagune con acque
salmastre, poco profonde con substrati sabbiosi. · Tolypelletum
hispanicae localizzato
nelle lagune con acque a bassa salinità. · Chareto-Tolypelletum glomeratae localizzato nelle acque meso-eutrofe,
alcaline, meno saline dell’associazione precedente. · Potametum pectinati si rinviene nelle lagune con acque
debolmente salmastre profonde fino a circa · Ranunculetum baudotii si rinviene nelle lagune con acque
debolmente salmastre profonde circa · Zannichellion obtusifoliae si localizza su fondali sabbioso-limosi con acque poco profonde, debolmente
salse, che non si disseccano in estate. · Rielletum
notarisii, localizzati in acque salmastre poco profonde che si prosciugano
rapidamente già in primavera. · Ruppietum spiralis si rinviene nelle lagune costiere poco
profonde, talvolta prosciugate nel periodo estivo, con suoli limosi e acque
salse soggette forti a variazioni di salinità. · Ulveto
intestinalis-Ruppietum maritimae si rinviene
in lagune costiere con acque salse mediamente profonde che raramente si
disseccano in estate · Ruppietum
drepanensis, si rinviene in lagune costiere con acque ipersaline poco profonde,
soggette a prolungato disseccamento estivo · Nanozosteretum noltii si
rinviene in lagune costiere con acque salmastre o salse, con substrati fangosi in
cui sono presenti processi riduttivi
che possono normalmente emergere durante le basse maree (velme) o che emergono
solo occasionalmente (paludi), interessate da forti variazioni delle condizioni
ambientali · Zosteretum
marinae si rinviene in lagune costiere e fondali marini con acque salse in
lento movimento su substrati con sabbia fine mista a fango poco ossidati in
aree interessate da apporti di acque dolci. · Cymodoceetum
nodosae si insedia nelle porzioni lagunari prossime ai canali di comunicazione
con il mare, dove la salinità oscilla attorno ai valori dell’acqua di mare. · Ulvetum laetevirentis si insedia su substrati compatti con
acque ricche in composti organici, costanti, sottoposte a oscillazioni della
salinità, in condizioni di intensa luminosità e di temperatura stagionalmente
elevata. · Chaetomorpho-Valonietum aegagropilae si localizza in biotopi soggetti a
deboli correnti di fondo, le specie caratteristiche formano ammassi più o meno
sferoidali liberamente flottanti sul fondo. · Gracilariopsetum longissimae si sviluppa nelle lagune in
comunicazione con il mare e soggette ad apporti di acque dolci ricche in
nutrienti · Cladophoro-Rytiphloeetum tinctoriae forma popolamenti monospecifici sui
fondi mobili degli ambienti lagunari. CHARETEA
FRAGILIS Fukarek & Kraush 1964 CHARETALIA
HISPIDAE Sauer & Kraush 1964 Charion canescentis Kraush 1964 Lamprothamnietum papulosi Corillion 1957 Tolypelletum
hispanicae Corillion
1957 Charion
fragilis Krausch Chareto-Tolypelletum
glomeratae Corillion
1957 RUPPIETEA
J.Tx.1960 RUPPIETALIA
J.Tx.1960 Ruppion
maritimae Br.-Bl. ex Westhoff in Bennema,
Sissingh & Westhoff 1943 Ulveto
intestinalis-Ruppietum maritimae Westhoff ex Tüxen & Böckelmann 1957 Ruppietum spiralis Hocquette 1927 corr. Inversen 1936 Ruppietum
drepanensis Brullo &
Furnari 1976 Riellion
helicophyllae Cirujano,
Velayos & P. García ex Rivas-Martínez, Fernández-González & Loidi 1999 Rielletum
notarisii Cirujano,
Velayos & P. García 1993 POTAMETEA PECTINATI R.Tx. & Preising 1942 POTAMETALIA
W. Koch 1926 Potamion (Koch 1926) Libbert 1931 Potametum pectinati Cartensen 1955 Ranunculion aquatilis Passarge 1964 Ranunculetum baudoti Br.-Bl. in Br.Bl. Roussine & Négre
1952 Zannichellion pedicellatae Schaminée, Lanjouw & Schipper 1990
ex Pott 1992 Zannichellion obtusifoliae Brullo & Spampinato 1990 Zosteretea MARINAE Pignatti 1953 Zosteretalia Bèguinot 1941 Zosterion Christiansen 1934 Nanozosteretum
noltii Harmsen 1936 Zosteretum
marinae (Van Goor 1921) Harmsen 1936 Cymodoceetum
nodosae Giaccone
& Pignatti 1967 CYSTOSEIRETEA
Giaccone 1965 CYSTOSEIRETALIA
Molinier 1958 em. Giaccone 1994 CYSTOSEIRION
CRINITAE Molinier 1958 Chaetomorpho-Valonietum
aegagropilae Giaccone
1974 Gracilariopsetum
longissimae Giaccone
1974. Cladophoro-Rytiphloeetum
tinctoriae Giaccone
1994. ULVETALIA Molinier
1958 Ulvion Berner 1931 Pterocladiello-Ulvetum laetevirentis
Molinier 1958 Ulvetum laetevirentis
Berner 1931
Dinamiche e contatti
La
vegetazione acquatica delle lagune costiere contrae rapporti catenali con la
vegetazione delle sponde rappresentata in genere da vegetazione alofila annuale
dei Thero-Suadetea (habitat 1310 "Vegetazione annua pioniera a Salicornia e altre specie delle zone fangose e sabbiose"), da vegetazione alofila perenne dei Sarcocornietea
fruticosae riferita all'habitat 1420 "Praterie e fruticeti mediterranee e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi)", da vegetazione elofitica del Phragmition e da giuncheti
degli Juncetalia maritimi dell'habitat 1410 "Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)". Specie alloctoneSpecie animali importantiLa distribuzione degli invertebrati bentonici che colonizzano gli ecosistemi lagunari è dettata massimamente dalla tipologia di substrato (mobile, duro, vegetato), dalle caratteristiche del sedimento (sabbia, fango) ed dal confinamento.
Specie che vivono su substrato mobile sabbioso in prossimità delle bocche a mare. Tra le specie poco mobili vi sono i bivalvi Ruditapes decussatus, Scapharca inaequivalvis, Scapharca demiri, Spisula subtruncata, Mactra stultorum, Donax semistriatus, Lentidium mediterraneum, Chamelea gallina, Crassostrea gigas (alloctona, presente anche in zone riparate con influenza marina, su substrato duro e su sedimento fangoso) ed i policheti Owenia fusiformis, Magelona johnstoni, Pectinaria koreni e Melinna palmata. Tra le specie vagili vi sono gli anfipodi Dexamine spinosa (presente anche sulle foglie di fanerogame), i decapodi Brachynotus gemmellari e B. sexdentatus (anche su substrato roccioso e vegetato), Crangon crangon, Diogenes pugilator (eurialino), e Hippolyte longirostris (presente anche su substrato vegetato da fanerogame ed alghe pleustofite), i gasteropodi Bolinus brandaris (comune anche tra le fanerogame), Rapana venosa (alloctona), e Nassarius (Hinia) nitidus (che vivono anche su sedimenti fangosi), Cyclope neritea e Hexaplex trunculus (molto frequente anche su substrati fangosi e tra i rizomi di fanerogame). Tra i policheti più comuni vi sono Sigalion mathildae, S. squamosum e Onuphis eremita (presente su sabbia fine e grossolana) e Ophiodromus flexuosus. Comuni sono gli anfipodi tubicoli Ampelisca sarsi (presente anche in zone riparate ad influenza marina) e A. diadema (entrambe anche in sedimento fangoso).
Specie che vivono su substrato vegetato da fanerogame. Gli anfipodi sono presenti tra le foglie con numerose specie, tra cui Ampithoe helleri, A. ramondi, Gammarella fucicola, Microdeutopus versiculatus, M. obtusatus, M. algicola, Caprella acanthifera, Apherusa chiereghinii e Aora spinicornis. Tra le foglie sono molto comuni anche i gasteropodi Haminoea hydatis, H. navicula (anche in sedimento fangoso e tra le alghe), Bittium reticulatum, B. latreillii, Tricolia pullus pullus, T. speciosa, Jujubinus exasperatus, Gibbula (Colliculus) adriatica, G. (Gibbula) albida (anche su substrati duri e fangosi), G. (Tumulus) umbilicaris, e gli isopodi Astacilla mediterranea, Zenobiana prismatica e Paracerceis sculpta (alloctona). I policheti sono presenti a livello dei rizomi con forme epifaunali vagili, tra cui Dorvillea (Schistomeringos) rudolphii, Harmothoë impar, Malmgreniella lunulata e Eteone (Mysta) picta (presente anche su sabbia in prossimità delle bocche a mare), e sessili tra cui Serpula vermicularis, S. concharum, Apomatus similis. Sono comuni anche policheti infaunali come Cirrophorus furcatus e Lumbrineris latreilli. Sulle foglie sono presenti policheti sessili come Vermiliopsis sp., l’attinia Paranemonia cinerea e l’ascidiaceo Botryllus schlosseri. A livello dei rizomi si può inoltre osservare il bivalve Modiolus barbatus.
Specie che vivono in zone riparate, su substrato vegetato da macroalghe pleustofite. Tra le specie sessili vi sono i policheti Spirorbis sp. e Pileolaria militaris (anche sulle fanerogame), ed il bivalve Mytilaster minimus (presente anche su strutture biogeniche e substrati duri); tra le specie vagili vi sono i policheti Exogone naidina, Salvatoria clavata, Sphaerosyllis thomasi, Syllis prolifera, Platynereis dumerilii, Pista cristata, Axionice maculata, Phyllodoce maculata. Gli anfipodi più comuni sono Melita palmata, Microdeutopus gryllotalpa, M. algicola, Gammarus aequicauda (comune nelle zone soggette ad apporti di acqua dolce), G. insensibilis, Monocorophium sextonae; gli isopodi più caratteristici sono Lekanesphaera hookeri, Sphaeroma serratum e Jaera hopeana (entrambe presenti in aree soggette ad influenza di acque dolci). Altre specie comuni, e presenti anche tra le fanerogame, sono gli anfipodi Ericthonius punctatus, e Caprella scaura, e gli isopodi Cyathura carinata e Idotea baltica.
Specie che vivono su substrato mobile in zone riparate e ad elevata influenza marina. Tra le specie vagili vi sono i policheti infaunali Armandia cirrhosa, Phylo foetida, Scoloplos armiger, Paradoneis lyra, Malacoceros fuliginosus, Podarkeopsis capensis su substrato fangoso, Minuspio cirrifera, Neanthes caudata, Scoletoma impatiens, Protodorvillea kefersteini, su substrato sia fangoso che sabbioso. Altre specie vagili sono i decapodi Carcinus aestuarii (anche su roccia e macrofite) e Dyspanopeus sayi (alloctono), entrambi presenti su sabbia e fango. Sono inoltre caratteristici di sedimento fangoso e di acque calme il decapode fossorio Upogebia pusilla, il polichete Diopatra neapolitana ed bivalve Loripes lacteus. Una specie piuttosto ubiquitaria delle zone riparate e confinate è il polichete Neanthes succinea, comune su sedimenti sabbiosi e fangosi. Di particolare interesse è l’elevata abbondanza dei bivalvi Ruditapes philippinarum (alloctono infaunale deliberatamente introdotto), presente in sedimenti sabbioso-fangosi e di Musculista senhousia (alloctono epifaunale accidentalmente introdotto).
Specie che vivono su substrato mobile in zone riparate con variazioni di salinità. Tra le specie poco mobili più comuni presenti su sedimento fangoso vi sono Abra alba, A. segmentum, Cerastoderma glaucum (anche su sabbia); tra le specie vagili presenti su fango vi sono gli anfipodi Corophium insidiosum, C. orientale, Echinogammarus olivii, E. stocki e decapodi come Palaemon elegans (anche su substrati vegetati), P. adspersus (presenti tra la vegetazione riparia sulla costa tra banchine, pali e moli) e Rhithropanopeus harrisii e Callinectes sapidus (alloctoni, abbondanti anche su sabbia). Sono inoltre presenti gasteropodi come Ecrobia ventrosa e Hydrobia acuta, associate a sedimenti fangosi ed alghe pleustofite. Sono molto comuni le bioconcrezioni dei policheti Hydroides dianthus, H. elegans, Pomatoceros triqueter.
Specie che vivono su substrato mobile in zone confinate. Tra le specie caratteristiche di substrato fangoso vi sono i policheti infaunali Polydora ciliata (presente anche tra i rizomi di fanerogame), Streblospio shrubsolii, Hediste diversicolor, Capitomastus minima, Heteromastus filiformis, Cirriformia tentaculata, Capitella capitata e Spio decoratus (entrambi presenti anche sedimento sabbioso); vi si possono inoltre trovare policheti epifaunali come Phyllodoce lineata, Gyptis propinqua, Eunice vittata (presente in aree ad elevata salinità, su substrati sabbiosi o costituiti da tanatocenosi) e Syllis gracilis (presente su sabbia grossolana, tanatocenosi e fanerogame). Specie tipica di sedimenti fangosi e acque stagnanti è Chironomus salinarius, che è tuttavia comune anche a livello dei rizomi di fanerogame, presenti in aree lontane dalle bocche a mare.
Specie che vivono su substrato duro (pali, moli). Molte delle specie già descritte per substrato mobile e vegetato, sono comuni anche a questa tipologia. Tra le specie sessili vi sono i policheti Janua sp., Pileolaria sp., Hydroides dianthus, Filograna sp., Pomatoceros triqueter, Ficopomatus enigmaticus (presente in abbondanza sui pontili), i bivalvi Crassostrea gigas, Mytilus galloprovincialis, Xenostrobus securis (alloctona), i crostacei Balanus improvisus, B. eburneus, B. amphitrite, ed il tunicato Styela plicata. Tra le specie vagili vi sono Platelminti, Nemertini, Nematodi, isopodi, anfipodi, policheti, tanaidacei, decapodi. Tra gli isopodi vi sono Idotea chelipes, Sphaeroma serratum; gli anfipodi più comuni sono Caprella equilibra, Jassa mormorata, Peramphithoe spuria, Ampithoe ramondi, A. ferox (tutti presenti in aree soggette ad influenza marina), Corophium acherusicum, C. insidiosum, Dexamine spinosa, Elasmopus pectenicrus, Ericthonius brasiliensis, Apohyale perieri, Gammarus aequicauda, G. insensibilis, Leptocheirus pilosus, Melita palmata, Microdeutopus gryllotalpa, M. anomalus e Stenothoe tergestina. I decapodi che possono essere ritrovati sono Carcinus aestuarii, Athanas nitescens (anche tra le alghe), Pachygrapsus marmoratus, Pilumnus hirtellus, Dyspanopeus sayi, Rhithropanopeus harrisii, Palaemon elegans, Xantho pilipes, ed Eriphia verrucosa (presente su substrato roccioso in prossimità delle bocche a mare). Sono inoltre presenti varie specie di policheti, tra cui Syllis spp., Terebella lapidaria, Harmothoë sp. Eulalia sp. Eteone (Mysta) picta, Neanthes caudata (presente in aree con apporti marini), Hesionidae, Amphiglena mediterranea, Eunice vittata, Dorvillea (Schistomeringos) rudolphii, Platynereis dumerilii, Perinereis cultrifera, Nereis sp., Polydora sp.. Sono inoltre presenti il tanaidaceo Tanais dulongii e Chironomus salinarius.
Nelle saline si rinvengono varie specie di nematodi, di rotiferi e, soprattutto, il crostaceo branchiopode Artemia parthenogenetica. Il popolamento animale bentonico degli ambienti di salina comprende gasteropodi: Ecrobia ventrosa e Hydrobia acuta, Cyclope neritea; bivalvi: Abra alba, Cerastoderma glaucum; policheti: Capitella capitata, Polydora ciliata, Neanthes succinea; anfipodi: Corophium insidiosum; larve di Chironomidi.
Le saline sono luogo di pastura per il fenicottero rosa Phoenicopterus ruber roseus e la Tadorna tadorna e di riproduzione per vari uccelli tra cui il fenicottero rosa ed il gabbiano Larus genei.
Distribuzione dell’habitat in ItaliaVeneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato NoteRiferimenti BibliograficiAA.VV., 2004 – Laghi
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