Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

11: Acque marine e ambienti a marea

1170: Scogliere

english Reefs

Scogliere marine nei fondali dell'Isola di Salina (Arcipelago delle Eolie), Marcello Catra

Scogliere nei fondali di Stazzo (Sicilia orientale), Marcello Catra

Codice CORINE Biotopes

11.24 – Fondi marini rocciosi sublitorali e “foreste” di kelp

11.25 – Concrezioni sublitorali organogeniche

Codice EUNIS

“A1.1, A1.1/B-ELR.MB, A1.2, A1.2/B-MLR.MF, A1.3, A1.3/B-SLR, A1.4,

A1.5, A1.6, A2.8, A3.1, A3.2, A3.2/M-III.6.1.(p), A3.2/H-02.01.01.02.03, A3.2/H-02.01.02.02.03,

A3.3, A3.4, A3.5, A3.6, A3.6/B-MCR.M, A3.7, A3.8, A3.9, A3.A, A3.B, A3.C, A4.6, A5.1, A5.6”,

A6.2, A6.3.

Tipologie più rilevanti:

A1 – Roccia litorale e altri substrati duri

A3 – Roccia infralitorale e altri substrati duri

A4 – Roccia circalitorale e altri substrati duri

C3 Codice Barcellona Convention UNEP(OCA) / MED WG.143/5 (Hyères experts report, 1998)

“Biocenosis of supralittoral rock (I.4.1.)”, “Biocenosis of the upper mediolittoral rock (II.4.1.)”, “Biocenosis of the lower mediolittoral rock (II.4.2.)”, “Biocenosis of infralittoral algae (III.6.1.)”, “Coralligenous (IV.3.1.)”, “Biocenosis of shelf-edge rock (IV.3.3 )”, “Biocenosis of deep sea corals present in the Mediterranean bathyal (V.3.1.)”.

Biocenosi più rilevanti (e/o con facies e associazioni considerate prioritarie nelle SDF/ASPIM):

I.4.1. – Biocenosi delle rocce sopralitorali

II.4.1. – Biocenosi della roccia mediolitorale superiore

II.4.1.3. – Associazione a Nemalion helminthoides e Rissoella verruculosa

II.4.2. – Biocenosi della roccia mediolitorale inferiore

II.4.2.1. – Associazione a Lithophyllum byssoides

II.4.2.7. – Associazione a Fucus virsoides

II.4.2.8. – Concrezioni a Neogoniolithon brassica-florida

II.4.2.10. – Pozze e lagune talora associate a Vermeti (enclave infralitorale)

II.4.3. – Grotte mediolitorali

II.4.3.1. – Associazione a Phymatolithon lenormandii e a Hildenbrandia rubra

III.6.1. – Nell’ambito delle Biocenosi delle alghe infralitorali sono meritevoli di protezione:

III.6.1.2. – Associazione a Cystoseira amentacea (var. amentacea, stricta, spicata)

III.6.1.3. – Facies a Vermeti

III. 6.1.10. – Associazione a Cystoseira tamariscifolia e a Saccorhiza polyschides

III.6.1.14. – Facies a Cladocora caespitosa

III.6.1.15. – Associazione a Cystoseira brachycarpa

III.6.1.16. – Associazione a Cystoseira crinita

III.6.1.17. – Associazione a Cystoseira crinitophylla

III.6.1.18. – Associazione a Cystoseira sauvageauana

III.6.1.19. – Associazione a Cystoseira spinosa

III.6.1.20. – Associazione a Sargassum vulgare

III.6.1.25. – Associazione a Cystoseira compressa

III.6.1.35. – Facies ed associazioni della Biocenosi del Coralligeno (in enclave)

IV.3.1. – Biocenosi del coralligeno

IV.3.1.1. – Associazione a Cystoseira zosteroides

IV.3.1.2. – Associazione a Cystoseira usneoides

IV.3.1.3. – Associazione a Cystoseira dubia

IV.3.1.4. – Associazione a Cystoseira corniculata

IV.3.1.5. – Associazione a Sargassum spp. (indigene)

IV.3.1.8. – Associazione a Laminaria ochroleuca

IV.3.1.9. – Associazione a Rodriguezella strafforelloi

IV.3.1.10. – Facies a Eunicella cavolinii

IV.3.1.11. – Facies a Eunicella singularis

IV.3.1.12. – Facies a Lophogorgia sarmentosa

IV.3.1.13. – Facies a Paramuricea clavata

IV.3.1.15. – Piattaforme coralligene

IV.3.2. – Grotte semioscure (anche in enclave nei piani superiori)

IV.3.2.2. – Facies a Corallium rubrum

IV.3.3. Biocenosi della roccia del largo

V.3.1. Biocenosi dei Coralli profondi

Habitat associati/Associated habitats:

Le Scogliere possono trovarsi associate con i seguenti habitat: 1230, 1240, 1250, 1110, 8830 o possono essere componenti degli habitat: 1130, 1160.

Reefs can be found in association with “vegetated sea cliffs” (habitats 1230, 1240 and 1250) ”sandbanks which are covered by sea water all the time” (1110) and “sea caves” (habitat 8830). Reefs may also be a component part of habitat 1130 “estuaries” and habitat 1160 “large shallow inlets and bays”.

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

englishReefs can be either biogenic concretions or of geogenic origin. They are hard compact substrata on
solid and soft bottoms, which arise from the sea floor in the sublittoral and littoral zone. Reefs may
support a zonation of benthic communities of algae and animal species as well as concretions and
corallogenic concretions.
Clarifications:
- “Hard compact substrata” are: rocks (including soft rock, e.g. chalk), boulders and cobbles
(generally >64 mm in diameter).
- “Biogenic concretions” are defined as: concretions, encrustations, corallogenic concretions and
bivalve mussel beds originating from dead or living animals, i.e. biogenic hard bottoms which
supply habitats for epibiotic species.
- “Geogenic origin” means: reefs formed by non biogenic substrata.
- “Arise from the sea floor" means: the reef is topographically distinct from the surrounding seafloor.
- “Sublittoral and littoral zone” means: the reefs may extend from the sublittoral uninterrupted into
the intertidal (littoral) zone or may only occur in the sublittoral zone, including deep water
areas such as the bathyal.
- Such hard substrata that are covered by a thin and mobile veneer of sediment are classed as reefs if
the associated biota are dependent on the hard substratum rather than the overlying sediment.
- Where an uninterrupted zonation of sublittoral and littoral communities exist, the integrity of the
ecological unit should be respected in the selection of sites.
- A variety of subtidal topographic features are included in this habitat complex such as:
Hydrothermal vent habitats, sea mounts, vertical rock walls, horizontal ledges, overhangs,
pinnacles, gullies, ridges, sloping or flat bed rock, broken rock and boulder and cobble fields.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Le scogliere possono essere concrezioni di origine sia biogenica che geogenica. Sono substrati duri e compatti su fondi solidi e incoerenti o molli, che emergono dal fondo marino nel piano sublitorale e litorale. Le scogliere possono ospitare una zonazione di comunità bentoniche di alghe e specie animali nonché concrezioni e concrezioni corallogeniche.

Spiegazioni:

"Substrati duri e compatti": rocce (comprese rocce tenere, ad es. gesso), sassi e ciottoli (generalmente > 64 mm di diametro).

"Concrezioni biogeniche": definite come: concrezioni, incrostazioni, concrezioni corallogeniche e

banchi di bivalvi provenienti da animali vivi o morti, vale a dire fondi biogenici duri che offrono habitat per specie epibiotiche.

"Origine geogenica": scogliere formate da substrati non biogenici.

"Che si innalzano dal fondo marino": la scogliera è topograficamente distinta dal fondo marino circostante.

"Piano sublitorale e litorale": le scogliere possono estendersi dal piano sublitorale (infralitorale e circalitorale) ininterrottamente nel piano intertidale (litorale) o possono essere presenti solo nel piano sublitorale, incluse le zone di acqua profonda, come il batiale.

• I substrati duri ricoperti da uno strato sottile e mobile di sedimento sono classificati come scogliere se la flora e la fauna associate sono dipendenti dal substrato duro piuttosto che dal sedimento soprastante.

• Laddove esiste una zonazione ininterrotta di comunità sublitoranee (infralitorale e circalitorale) e litoranee (sopralitorale e mesolitorale), nella selezione dei siti deve essere rispettata l'integrità dell'unità ecologica.

• In questo complesso di habitat sono inclusi una serie di elementi topografici subtidali, come habitat di sorgenti idrotermali, monti marini, pareti rocciose verticali, scogli sommersi orizzontali, strapiombi, pinnacoli, canaloni, dorsali, pendenze o rocce piatte, rocce fratturate e distese di sassi e ciottoli. La precedente interpretazione considerava le "scogliere" fondamentalmente "substrati rocciosi e concrezioni biogeniche che si innalzano dal fondo marino". Considerata l'importanza di questo tipo di habitat per la designazione di siti d'importanza comunitaria in mare aperto ai sensi della direttiva "Habitat", era necessario un chiarimento al fine di includere tutti i diversi tipi di scogliere esistenti nelle acque europee. I substrati rocciosi includono habitat complessi, quali montagne sottomarine o sorgenti idrotermali. Le concrezioni biogeniche includono incrostazioni, concrezioni corallogeniche e banchi di bivalvi provenienti da animali viventi o morti, vale a dire fondali biogenici duri che forniscono habitat per specie epibiotiche.

Esempi di specie tipiche delle scogliere del Mediterraneo testo in lingua italiana modificato per le parti che interessano

in generale il Mediterraneo

Esempi di vegetali che costruiscono scogliere biogeniche:

Piattaforme mediolitorali a Corallinaceae (Lithophyllum byssoides, Neogoniolithon brassica-florida, Lithopyllum (Titanoderma) trochanter, Tenarea tortuosa); Biocenosi del Coralligeno nell’Infralitorale e nel Circalitorale (Halimeda tuna, Lithophyllum stictaeforme, Mesophyllum lichenoides, Lithothamnion philippi f. alternans, Spongites fruticulosus, Peyssonnelia polymorpha, Peyssonnelia rosa-marina).

Esempi di vegetali che non costruiscono scogliere biogeniche:

Associazioni a Cystoseira/Sargassum/Fucus/Laminaria miste ad altre alghe (rosse: Ceramiales/Gelidiales/Gigartinales/Rhodymenials, etc.), (brune:Chordariales/Dictyotales/Ectocarpales/Spacelariales, etc.), (verdi: Bryopsidales/Cladophorales/Dasycladales/Ulvales, etc.).


Esempi di animali che costruiscono scogliere biogeniche:

policheti serpulidi (Ficopomatus enigmaticus), bivalvi (e.g. Modiolus sp., Mytilus sp. e ostriche), policheti (e.g. Sabellaria alveolata).

Scogliere a Dendropoma petraeum (che formano piattaforme calcaree) o in associazione alle alghe rosse dei generi Lithophyllum/Phymatolithon, Spongites/Neogoniolithon spp o delle formazioni a Lithophyllum byssoides, a Filograna implexa. Facies a gorgonie (Paramuricea clavata, Eunicella singularis), facies miste con gorgonie (Eunicella spp, P. clavata, Leptogorgia spp). Facies con Isidella elongata e Callogorgia verticillata; Facies a Corallium rubrum. Comunità a madreporari: scogliere a Cladocora caespitosa, facies a Astroides calycularis; comunità a Dendrophyllia ramea (banchi); a Dendrophyllia cornigera (banchi); coralli bianchi (banchi): Madrepora oculata e Lophelia pertusa (banchi).

Esempi di animali che non formano scogliere biogeniche:

cirripedi (balani e ctamali), idroidi (Eudendrium, Halecium, Aglaophenia, etc.), briozoi, ascidie, spugne, gorgonie e policheti così come diverse specie bentoniche mobili di crostacei e di pesci.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Le alghe a tallo molle infralitorali e circalitorali riportate come caratterizzanti le associazioni di habitat prioritari nelle SDF del Protoccollo ASPIM del UNEP/RAC/SPA dei generi Cystoseira, Sargassum, Laminaria, Fucus e quelle a tallo calcareo dei generi Lithophyllum, Lithothamnion, Phymatolithon, Spongites, Neogoniolithon, Mesophyllum, Peyssonnelia. 

Riferimento sintassonomico

La vegetazione marina delle scogliere è molto diversificata in relazione a fattori quali la profondità e la disponibilità di luce. In particolare nel sopralitorale e mesolitorale si rinvengono diverse associazioni dei substrati rocciosi e/o duri della classe Entophysalidetea Giaccone 1993. Nell’Infralitorale e Circalitorale sono rinvenibili su fondi rocciosi e/o duri le fitocenosi fotofile dei Cystoseiretea Giaccone 1965 o quelle sciafile dei Lithophylletea Giaccone 1965 emend. Giaccone 1994. Infine sui fondi rocciosi e/o duri di ambienti alterati sono presenti le fitocenosi degli Ulvetalia Molinier 1958.

Sopralitorale e Mesolitorale. Vegetazione su fondi rocciosi e/o duri.

CLASSE: ENTOPHYSALIDETEA Giaccone 1993.

Car. class. Brachytrichia quojii

OrdINE: Entophysalidetalia deustae Ercegovic 1932.

Car. ord. Microcoleus lyngbyaceus

All. Entophysalidion deustae Ercegovic 1932.

Car. all. Microcoleus lyngbyaceus

1 Ass. Entophysalidetum deustae Berner 1931.

Car. ass. Entophysalis deusta

Mastigocoleus testarum

Calothrix crustacea

Verrucaria amphibia

Verrucaria maura

OrdINE: BANGIETALIA FUSCOPURPUREAE Giaccone 1993.

Car. ord. Hapalospongidion macrocarpum

All. Bangion fuscopurpureae Giaccone 1993.

Car. all. Hapalosporangidion macrocarpum

2 Ass. Bangietum fuscopurpureae Giaccone 1993.

Car. ass. Bangia fuscopurpurea

Ulothrix flacca

3 Ass. Porphyretum leucostictae Boudouresque 1971

Car. ass. Porphyra leucosticta

Scytosiphon lomentaria

Polysiphonia sertularioides

4 Ass. Nemalio-Rissoelletum verruculosae Boudouresque 1971

Car. ass. Rissoella verruculosa

Nemalion helminthoides

Audouinella nemalionis

5 Ass. Polysiphonio-Lithophylletum papillosi Marino, Di Martino e Giaccone 1999

Car. ass.: Lithophyllum papillosum

Polysiphonia opaca

Polysiphonia sertularioides

ORDINE: RALFSIETALIA VERRUCOSAE Giaccone 1993.

Car. ord. Ralfsia verrucosa

Nemoderma tingitanum

Gastroclonium clavatum

Corallina elongata

All. Ralfsion verrucosae Giaccone 1993.

Car. all. Ralfsia verrucosa

Nemoderma tingitanum

Gastroclonium clavatum

Corallina elongata

6 Ass. Lithophylletum byssoidis Giaccone 1993.

Car. ass. Lithophyllum byssoides

Chaetomorpha mediterranea

Chondrophycus papillosus

Pterocladiella melanoidea

Lophosiphonia cristata

Taenioma nanum

Subass. Lithophylletosum trochanteris Marino, Di Martino, Giaccone 1999

Sp. diff.: Lithophyllum trochanter

7 Ass. Ceramio-Corallinetum elongatae Pignatti 1962

Car. ass. Ceramium ciliatum

Ceramium rubrum v. barbatum

Gelidium pusillum

Antithamnion cruciatum

Ceramium diaphanum

8 Ass. Fucetum virsoidis Pignatti 1962

Car. ass. Fucus virsoides

Enteromorpha flexuosa

Schizothrix calcicola

Gelidium pusillum

Gelidium spathulatum

Subass. Catenelletosum caespitosae Battelli 2005

Sp. diff. Catenella caespitosa

9 Ass. Phymatolithetum lenormandii Giaccone 1993.

Car. ass. Phymatolithon lenormandii

Peyssonnelia armorica

Hildenbrandia rubra

Gymnothamnion elegans

10 Ass. Ulvetum compressae (Berner 1931) Giaccone 1993

Car. ass. Ulva compressa

Callithamnion granulatum

Cladophora pellucida

Blidingia minima

Infralitorale e Circalitorale. Vegetazione fotofila e/o di strato elevato su fondi rocciosi e/o duri.

CLASSE: Cystoseiretea Giaccone 1965

Car. Class.: Jania rubens

Lithophyllum incrustans

Padina pavonica

Dasycladus vermicularis

Dictyota fasciola v. repens

Laurencia obtusa

Acetabularia acetabulum

Pseudolithoderma adriaticum

Erythrocystis montagnei

Amphiroa rigida

Liagora viscida

OrdINE: Cystoseiretalia Molinier 1958 emend. Giaccone 1994

Car. Ord.: Jania rubens

Lithophyllum incrustans

Padina pavonica

Dasycladus vermicularis

Dictyota fasciola v. repens

Laurencia obtusa

Acetabularia acetabulum

Pseudolithoderma adriaticum

Erythrocystis montagnei

Amphiroa rigida

Liagora viscida

All. Cystoseirion crinitae Molinier 1958

Car. All.: Jania rubens

Lithophyllum incrustans

Padina pavonica

Dasycladus vermicularis

Dictyota fasciola v. repens

Laurencia obtusa

Acetabularia acetabulum

Pseudolithoderma adriaticum

Erythrocystis montagnei

Amphiroa rigida

Liagora viscida

1 Ass. Cystoseiretum strictae Molinier 1958

Car. Ass.: Cystoseira amentacea v. stricta

Feldmannia paradoxa

Subass. Cystoseiretosum tamariscifoliae Giaccone 1972

Sp. diff.: Cystoseira tamariscifolia

Mesophyllum lichenoides

Saccorhiza polyschides

Phyllariopsis brevipes

Asparagopsis armata

Schizymenia dubyi

Desmarestia ligulata

Halurus equisetifolius

2 Ass. Dasycladetum vermicularis Mayhoub 1976

Car. Ass.: Dasycladus vermicularis

Polysiphonia ferulacea

3 Ass. Sargassetum vulgaris Mayhoub 1976

Car. Ass.: Sargassum vulgare

S. trichocarpum

4 Ass. Cystoseiretum crinitae Molinier 1958

Car. Ass.: Cystoseira crinita

Sphacelaria cirrosa

Stypocaulon scoparium

Cladostephus spongiosum f. verticillatus

Anadyomene stellata

Subass. Alsidietosum helminthochortonis Molinier 1958

Sp. diff.: Alsidium helminthochorton

Subass. Cystoseiretosum compressae Molinier 1958

Sp. diff.: Cystoseira compressa

Subass. Stypocauletosum scoparii Boudouresque 1971

Sp. diff.: Stypocaulon scoparium

Subass. Halopitetosum incurva Boudouresque 1971

Sp. diff.: Halopithys incurva

Dipterosiphonia rigens

Subass. Gelidietosum spinosi hystricis Marino, Di Martino e Giaccone 1999

Sp. diff.: Gelidium spinosum v. hystrix

5 Ass. Cystoseiretum barbatae Pignatti 1962

Car. Ass.: Cystoseira barbata

Halymenia floresia

Gracilaria bursa-pastoris

Hypnea musciformis

Nemastoma dichotomum

Ceramium diaphanum

C. deslongchampsii

C .siliquosum v. lophophorum

Bonnemaisonia asparagoides

6 Ass. Trichosoletum myurae Mayhoub 1976

Car. Ass: Ganonema farinosum

Trichosolen myura

Hydroclathrus clathratus

7 Ass. Herposiphonio-Corallinetum elongatae Ballesteros 1988

Car. Ass.: Herposiphonia secunda f. tenella

Corallina elongata

8 Ass. Cystoseiretum sauvageauanae Giaccone 1994.

Car. Ass.: Cystoseira sauvageauana

C .foeniculacea f. tenuiramosa

Stilophora tenella

9 Ass. Chaetomorpho-Valonietum aegagropilae Giaccone 1974.

Car. Ass.: Valonia aegagropila

Chaetomorpha linum

10 Ass. Gracilariopsetum longissimae Giaccone 1974.

Car. Ass.: Gracilariopsis longissima

11 Ass. Cladophoro-Rytiphloeetum tinctoriae Giaccone 1994.

Car. Ass.: Cladophora echinus

Rytiphlaea tinctoria

12 Ass. Myrionemo-Giraudietum sphacelarioidis Van der Ben 1971

(anche nel Posidonietum oceanicae Molinier 1958)

Car. ass.: Myrionema orbiculare

Giraudia sphacelarioides

Cladosiphon cylindricus

C. irregularis

Myriactula gracilis

Chondria mairei

Spermothamnion flabellatum.

13 Ass Microdictyetum tenuii Giaccone & Di Martino 1995

(anche nel Caulerpetum racemosae Giaccone & Di Martino 1995)

car. ass.: Microdictyon tenuius

Champia parvula

Halydictyon mirabile

Lejolisia mediterranea.

14 Ass Laurencietum microcladiae Giaccone & Di Martino1995

(anche nel Caulerpetum taxifoliae mexicanae Giaccone & Di Martino

1995)

car. ass.: Laurencia microcladia

Aglaothamnion tenuissimum

Crouania attenuata.

15 Ass Acrothamnietum preissii Di Martino & Giaccone1997

(anche nel Caulerpetum taxifoliae taxifoliae Di Martino & Giaccone 1997 e nel Caulerpetum proliferae Giaccone & Di Martino 1997)

car. ass.: Acrothamnion preissii

Womersleyella setacea.

All. Sargassion hornschuchii Giaccone 1973

Car. All.: Sargassum hornschuchii

Codium bursa

Spatoglossum solieri

Zanardinia typus

Zonaria tournefortii

16 Ass. Cystoseiretum spinosae Giaccone 1973

Car. Ass.: Cystoseira spinosa

C. foeniculacea f. latiramosa

Valonia macrophysa

Halopteris filicina

Dictyota dichotoma v. intricata

17 Ass. Cystoseiretum zosteroidis Giaccone 1973

Car. Ass.: Cystoseira zosteroides

Arthrocladia villosa

Sporochnus pedunculatus

Polysiphonia foeniculacea

Subass. Laminarietosum rodriguezii Giaccone 1973

Sp. diff.: Laminaria rodriguezii

18 Ass. Cystoseiretum usneoidis Giaccone 1972

Car. Ass.: Cystoseira usneoides

Laminaria ochroleuca

Phyllariopsis purpurascens

Umbraulva olivascens

Callophyllis laciniata

Phyllophora heredia

Subass. Laminarietosum ochroleucae Giaccone 1994.

Sp. diff.: Laminaria ochroleuca

Lithothamnion philippii

19 Ass. Cystoseiretum dubiae Furnari, Cormaci, Scammacca & Battiato 1977

Car. Ass.: Cystoseira dubia

Nitophyllum tristromaticum

Kallymenia patens

Aggruppamento a Cystoseira corniculata Giaccone 1968.

Car.: Cystoseira corniculata

Vegetazione di ambienti alterati su fondi rocciosi e/o duri.

Ordine: Ulvetalia Molinier 1958

Car. Ord.: Ulva laetevirens

Spermothamnion irregulare

Gymnogongrus griffithsiae

All. Ulvion laetevirentis Berner 1931

Car. All.: Ulva laetevirens

Spermothamnion irregulare

Gymnogongrus griffithsiae

20 Ass. Ulvetum laetevirentis Berner 1931

Car. Ass.: Ulva linza

Pterosiphonia parasitica

Ulva laetevirens

21 Ass. Pterocladiello-Ulvetum laetevirentis Molinier 1958

Car. Ass.: Pterocladiella capillacea

Colpomenia sinuosa

Chondracanthus acicularis

Nitophyllum punctatum

Ulva laetevirens

22 Ass. Dictyopteretum polypodiodis Berner 1931

Car. Ass.: Dictyopteris polypodioides

23 Ass. Ceramietum rubri Berner 1931

Car. Ass.: Ceramium rubrum v. rubrum

24 Ass. Corallinetum officinalis Berner 1931

Car. Ass.: Corallina officinalis

Infralitorale e Circalitorale. Vegetazione sciafila e/o di sottostrato su fondi rocciosi e/o duri e su substrato clastico.

Classe: Lithophylletea Giaccone 1965 emend. Giaccone 1994

Car. Classe: Lithophyllum stictaeforme

Peyssonnelia rubra

Peyssonnelia inamoena

Rhodymenia ardissonei

Ordine: Rhodymenietalia Boudouresque 1971 emend. Giaccone 1994

Car. Ord.: Botryocladia botryoides

Cutleria chilosa

Eupogodon planus

Mesophyllum lichenoides

Nereia filiformis

Phyllophora crispa

Rhodymenia ardissonei

Valonia macrophysa

All.: Schotterion nicaeensis Boudouresque & Cinelli 1971 emend. Giaccone 1994

Car.All.: Lomentaria clavellosa

Cruoria cruoriaeformis

Halurus flosculosus

Lomentaria articulata

Ass.: Schotteretum nicaeensis Berner 1931

Car. Ass.: Gymnogongrus crenulatus

Schottera nicaeensis

Ass.: Rhodymenietum ardissonei Pignatti 1962

Car. Ass.: Chondracanthus acicularis

Rhodophyllis divaricata

Rhodymenia ardissonei

Ass.: Pterothamnio-Compsothamnietum thuyoidis Boudouresque, Belsher & Marcot-Coqueugniot 1977

Car. Ass.: Compsothamnion thuyoides

Pterothamnion crispum.

All.: Peyssonnelion squamariae Augier & Boudouresque 1975 emend. Giaccone

1994

Car. All.: Botryocladia botryoides

Cutleria chilosa

Eupogodon planus

Mesophyllum lichenoides

Nereia filiformis

Phyllophora crispa

Valonia macrophysa

Ass.: Flabellio-Peyssonnelietum squamariae Molinier 1958

Car. Ass.: Flabellia petiolata

Peyssonnelia squamaria

Osmundaria volubilis

Subass.: Osmundarietosum volubilis Serio & Pizzuto 1992

Sp. diff.: Osmundaria volubilis

Ass.: Halymenietum floresiae Giaccone & Pignatti 1967

Car. Ass.: Alsidium corallinum

Boergeseniella fruticulosa

Chrysymenia ventricosa

Cladophora prolifera

Halarachnion ligulatum

Halymenia floresia

Scinaia furcellata

Sphaerococcus coronopifolius

Thuretella schousboei

Ass.: Rhodymenio-Codietum vermilarae Ballesteros 1989

Car. Ass.: Aglaothamnion tripinnatum

Codium vermilara

Rhodymenia ardissonei

Spermothamnion flabellatum

Ordine: Lithophylletalia Giaccone 1965

Car. Ord.: Halimeda tuna

Peyssonnelia polymorpha

Peyssonnelia rosa-marina f. saxicola

Polysiphonia sanguinea

Rhodymenia pseudopalmata

All.: Lithophyllion stictaeformis Giaccone 1965

Car. All.: Halimeda tuna

Peyssonnelia polymorpha

Peyssonnelia rosa-marina f. saxicola

Polysiphonia sanguinea

Rhodymenia pseudopalmata

7 Ass.: Lithophyllo-Halimedetum tunae Giaccone 1965

Car. Ass.: Halimeda tuna

Lithophyllum stictaeforme

Sp. diff. di facies nella biocenosi del Coralligeno

Lithothamnion philippii

Lithothamnion philippi f. alternans

Mesophyllum lichenoides

Neogoniolithon brassica-florida

Peyssonnelia rosa-marina f. saxicola

Peyssonnelia polymorpha

Spongites fruticulosus

Titanoderma (Lithophyllum) pustulatum

8 Ass.: Rodriguezelletum strafforelloi Augier & Boudouresque 1975

Car. Ass.: Blastophysa rhizopus

Ceramium bertholdii

Polysiphonia subulifera

Rodriguezella pinnata

Rodriguezella bornetii

Rodriguezella strafforelloi

Spermothamnion johannis

Sphacelaria plumula

Dinamiche e contatti

Le associazioni di substrato duro (Scogliere) di alghe molli e calcaree dei piani del sistema fitale del Mediterraneo possono trovarsi in contatto catenale con varie fitocenosi ad Angiosperme marine della Classe Zosteretea marinae Pignatti 1953 e ad alghe sifonali del genere Caulerpa della classe Caulerpetea Giaccone e Di Martino 1997.

L’habitat 1170 è talora in contatto con l’habitat 1110 “Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina” che occupa le superfici della Biocenosi del Detrico Costiero e della Biocenosi delle Sabbie Fini ben Calibrate con associazioni a Rodoliti che possono formare estesi letti con alghe calcaree ed evolvere verso scogliere biogeniche (Coralligeno di Piattaforma). L’habitat 1170 inoltre talora è in contatto con l’habitat 8330 “Grotte marine sommerse o semisommerse” sia nella parte più esterna delle grotte emerse o semisommerse nei piani superiori sia negli ambienti circalitorali semioscuri.

Specie alloctone

Specie algali aliene: Lophocladia lallemandii, Caulerpa taxifolia, Caulerpa racemosa v. cylindracea, Acrothamnion preissii, Womersleyella setacea, Sargassum muticum, Laminaria japonica.

Specie animali importanti

Anche per gli animali occorre riferirsi ai diversi piani che per questo habitat vanno dal sopralitorale al batiale. Nel sopralitorale si trovano gli ctamali Chthamalus montagui, C. stellatus, Euraphia depressa, quest’ultima è la specie che si allontana di più dal livello medio di marea, come il piccolo gasteropode Littorina (Melarhaphe) neritoides, l’isopode Ligia italica e talora il granchio Pachygrapsus marmoratus. Nel mesolitorale superiore le specie caratterizzanti di questa biocenosi sono essenzialmente i crostacei cirripedi Chthamalus stellatus e C. montagui, la cui abbondanza dipende dal grado di esposizione al moto ondoso e dalla pendenza della costa, i gasteropodi Patella rustica e P. ferruginea, il primo confinato nell’orizzonte più alto della biocenosi e il secondo spesso in associazione con il primo ma più caratteristico delle zone insulari. Nel mesolitorale inferiore, in particolare dove si sviluppano le formazioni a rodoficee calcaree, gli animali caratteristici sono il chitone Lepidochitona caprearum e i gasteropodi Patella ulyssiponensis, Osilinus turbinatus, tipica di ambiente agitato e Osilinus articulatus tipica di ambiente calmo. Sono ugualmente considerate come caratteristiche tutta una serie di specie che popolano le microcavità e le fessure della roccia o delle Melobesie. Queste sono un nemerteo Nemertopsis peronea; quattro molluschi Fossarus ambiguus, Trimusculus mammilaris, Onchidella celtica, Lasaea rubra; un crostaceo isopode Campecopea hirsuta e un aracnide Mizaga racovitzai. Fra le specie associate sono frequenti il foraminifero Miniacina miniacea, gli cnidari Actinia equina, Musculus costulatus, Clavularia ochracea, Sertularella ellisi; i molluschi Acanthochitona fascicularis, Cardita calyculata, Irus irus, Mytilaster minimus, Mytilus galloprovincialis; i briozoi Stephanolloma armata; il sipunculide Phascolosoma (Phascolosoma) granulatum ecc. Nell’infralitorale la fauna è ricca e comprende diversi crostacei fra cui Clibanarius erythropus, Pirimela denticulata, Acanthonyx lunulatus, Synisoma capito, Paranthura costana, diversi molluschi: Patella caerulea, Stramonita haemastoma, Cerithium rupestre, Gibbula (Collicolus) adansonii, Rissoa spp., Cardita calyculata, etc.. Le corallinacee realizzano, con la parte basale dei talli calcarei e con la collaborazione del gasteropode sessile Vermetus triquetrus e del polichete sedentario Spirobranchus polytrema, un concrezionamento basale assai importante. Concrezioni calcaree sono dovute anche al gasteropode Dendropoma petraeum e ai policheti serpulidi (Serpula vermicularis, S. concharum, Metavermilia multicristata). Nel sedimento accumulato alla base delle corallinacee si trova particolarmente abbondante il polichete Perinereis cultrifera. Altre specie caratteristiche di questa biocenosi sono i gasteropodi Columbella rustica, Pisania striata, Conus mediterraneus, i bivalvi Arca noae, Mytilaster minimus, Spondylus gaederopus, Lima lima, Mytilus galloprovincialis; i bivalvi perforanti Lithophaga lithophaga, Irus irus, Petricola lithophaga, il foraminifero Miniacina miniacea e gli echinodermi Arbacia lixula e Paracentrotus lividus. Di grande interesse sono le piattaforme a vermetidi per la notevole biodiversità legata alla complessità strutturale. Tra i 50 molluschi Mytilaster minimus, Cardita calyculata, Lepidochitona caprearum, Onchidella celtica e Patella ulyssiponensis si rinvengono nel margine interno, nel margine esterno e nelle creste, mentre Patella caerulea, Pisinna glabrata, Eatonina cossurae e Barleeia unifasciata prediligono le cuvettes. Lungo il margine interno viene rinvenuto sempre più frequentemente il bivalve alloctono Brachidontes pharaonis, che spesso tende a sostituire M. minimus. La polichetofauna delle piattaforme siciliane annovera circa 70 specie diverse. Le specie dominanti sono i nereidi Perinereis cultrifera e Platynereis dumerilii, oltre a Palolo siciliensis, numerose specie di Lumbrineris, Syllis e polinoidi. Tra i crostacei decapodi Pachygrapsus maurus, P. marmoratus, il loro predatore Eriphia verrucosa ed il competitore alloctono Percnon gibbesi. Una specie caratteristica dei reef siciliani è il paguro Calcinus tubularis che occupa le conchiglie vuote di Dendropoma. Tra le 18 specie ittiche tipiche le più comuni sono Parablennius zvonimiri, Scartella cristata, Tripterygion tripteronotus, T. delaisi e T. melanurus. Nel circalitorale abbiamo il coralligeno, una delle biocenosi a maggiore biodiversità del Mediterraneo. Viene elencata prima la fauna sessile, per i taxa più importanti, e poi la fauna vagile. Fauna sessile Spugne: Axinella polypoides, A. cannabina, A. damicornis, A. verrucosa, Clathrina clathrus, Spongia officinalis, S. lamella, Cacospongia mollior, Scalarispongia scalaris, Sarcotragus foetidus, Petrosia ficiformis, Chondrosia reniformis, Agelas oroides, Haliclona (Reniera) mediterranea, H. (Reniera) citrina, H. (Soestella) mucosa, Aplysina cavernicola, Crella elegans, Oscarella lobularis, Cliona viridis. Cnidari: Eudendrium spp., in relazione alla profondità tre comunità di gorgonie (ottocoralli, alcionacei), superficiale ad Eunicella cavolinii dominante, una seconda dominata da Paramuricea clavata con Alcyonium coralloides, Alcyonium acaule e gli esacoralli Parazoanthus axinellae, Leptopsammia pruvoti, Caryophyllia smithii, Hoplangia durotrix. Una terza comunità è dominata da Corallium rubrum. Da ricordare, ancora, Eunicella verrucosa, E. singularis, Leptogorgia sarmentosa e Gerardia savaglia. Briozoi: Myriapora truncata, Smittina cervicornis, Adeonella spp., Pentapora fascialis, Pentapora spp., Hornera frondiculata, Schizotheca serratimargo, Turbicellepora incrassata, Celleporina mangnevillana, Reteporella spp., Cellaria sp., Margaretta cereoides, Microporella spp., Callopora spp., Crisia spp., Bugula spp., Scrupocellaria spp., Schizobrachiella sanguinea, Schizomavella auriculata hirsuta, S. cornuta. Policheti: tra le specie sessili più comuni a guscio calcareo Serpula vermicularis, Protula sp., Hydroides spp., Spirobranchus polytrema, Pomatoceros triqueter, Filograna sp. a tubo membranoso, Sabella spallanzanii, S. pavonina, Myxicola aesthetica, Bispira mariae. Molluschi: tra i costruttori possiamo ricordare i gasteropodi Vermetus sp., Serpulorbis arenaria, i bivalvi Spondylus gaederopus, Anomia ephippium, Barbatia barbata, Chama gryphoides, tra i demolitori perforanti Lithophaga lithophaga, Gastrochaena dubia, Petricola lithophaga, Hiatella arctica. Da ricordare ancora Pteria hirundo, Pinna rudis, P. nobilis e nelle microcavità Lima lima, Chlamys spp. Trai crostacei ci sono i cirripedi come Balanus perforatus e Verruca spengleri e diverse specie che vivono in associazione con le spugne come Acasta spongites e con madreporari come Megatrema anglicum. Le ascidie (tunicati) sono ben rappresentate sia da forme solitarie come Halocynthia papillosa, Cystodytes dellechiajei, Ciona edwardsi, Microcosmus spp., Pyura spp., che coloniali quali Aplidium spp., Trididemnum spp. La fauna vagile è altrettanto numerosa e diversificata. Tra i policheti sono presenti Lepidonotus sp., Lepidasthenia sp., Harmothoë sp., Hermodice carunculata (limitatamente alle coste meridionali). Altre specie come Haplosyllis spongicola, Palolo siciliensis, Polydora armata vivono commensali di spugne. Gli eunicidi del genere Eunice, Lysidice, Marphysa, gli spionidi Polydora spp. e Polydora hoplura scavano gallerie sia nel substrato che nelle strutture calcare degli organismi. Tra i vermi non segmentati vanno ricordati i sipunculidi Phascolion (Phascolion) strombus e Aspidosiphon muelleri e l’echiuride Bonellia viridis. I molluschi sono presenti soprattutto con i gasteropodi alcuni dei quali sono anche di dimensioni cospicue come Charonia tritonis variegata, C. lampas, Cymatium (Monoplex) parthenopeum, Muricopsis cristata, Bolma rugosa. Alcune specie dei generi Coralliophila, Simnia, Neosimnia e Pseudosimnia sono predatori di gorgonie, mentre Calliostoma e Clanculus si nutrono di spugne. Sono presenti anche cipree quali Luria lurida e Erosaria spurca e chitoni come Chiton (Rhyssoplax) corallinus, Callochiton septemvalvis, Lepidopleurus cajetanus. I nudibranchi sono rappresentati da numerose specie, alcune di discrete dimensioni, come Discodoris atromaculata e Umbraculum umbraculum. Tra i cefalopodi il più comune è Octopus vulgaris. Nel batiale ci sono i banchi a coralli bianchi costituiti soprattutto da Madrepora e Lophelia spesso in gran parte in tanatocenosi. Fra le specie più frequenti che si rinvengono all’interno in questa biocenosi, si possono ricordare i poriferi Desmacella inornata, Pachastrella monilifera, Poecillastra compressa, Spiroxya sp. e Cliona sp., gli cnidari Lophelia pertusa, Madrepora oculata, Desmophyllum dianthus (=cristagalli) e Stenocyathus vermiformis, gli anellidi Eunice norvegica che costruisce un tubo papiraceo, Filogranula gracilis, F. stellata, Harmothoë imbricata (vesiculosa) e Subadyte cfr. pellucida, i bivalvi Delectopecten vitreus e Spondylus gussonii, i decapodi Bathynectes maravigna, Munida intermedia, M. tenulmana, Rochinia rissoana. Fra i pesci cartilaginei sono comuni Chimaera monstrosa, Etmopterus spinax, Galeus melastomus e Dalatias licha, mentre tra quelli ossei Caelorinchus caelorhincus, Helicolenus dactylopterus, Hoplostethus mediterraneus, Micromesistius poutassou, Pagellus bogaraveo, Phycis blennoides, Hymenocephalus italicus, Nezumia sclerorhynchus, Molva dipterygia.

Distribuzione dell’habitat in Italia

Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Emilia-Romagna

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Le associazioni ad Angiosperme marine e a Caulerpe dell’infralitorale sono da riferire, anche se si affermano su roccia più o meno coperta da sedimenti, agli habitat 1120* “Praterie di Posidonia (Posidonion oceanicae)” e/o 1110 “Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina”. I letti a Rodoliti del Circalitorale e le associazioni a Rodoliti dell’Infralitorale sono da riferire all’habitat 1110 anche se le profondità vanno oltre i 20-30 metri indicate nella descrizione di questo habitat al di fuori del Mediterraneo e anche quando vi sono soltanto fondi mobili non organizzati in banchi.

L’edificazione delle scogliere biogeniche, sia superficiali che di profondità, richiede tempi lunghissimi. Queste formazioni hanno pertanto notevole importanza scientifica e paesaggistica. Le formazioni superficiali, in particolare, sono soggette a molti fattori di disturbo quali il calpestamento, l’attracco delle barche da turismo, l’inquinamento delle acque superficiali e richiedono specifiche misure di gestione e conservazione. Va tenuto conto delle segnalazioni di queste formazioni sulle coste italiane per la designazione di siti d’importanza comunitaria ai sensi della direttiva Habitat.

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Giovanni Spampinato gspampinato@unirc.it, Giuseppe Giaccone g.giaccone@unict.it, Giuseppina Alongi g.alongi@unict.it, Giulio Relini 602693@unige.it