Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

92: Foreste mediterranee caducifoglie

92A0 : Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba

englishSalix alba and Populus alba galleries

Codice CORINE Biotopes

44.141 - Mediterranean white willow galleries

44.613 - Cyrno-Sardian poplar galleries

44.614 - Italian poplar galleries

Codice EUNIS

G1.112 - Boscaglie ripariali mediterranee di Salix sp. ad alto Fusto

G1.31 - Foreste ripariali mediterranee a Populus alba e Populus nigra dominanti

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea, Continentale, Alpina

Descrizione generale dell’habitat

english

Riparian forests of the Mediterranean basin dominated by Salix alba, Salix fragilis or their relatives (44.141). Mediterranean and Central Eurasian multi-layered riverine forests with Populus spp., Ulmus spp., Salix spp., Alnus spp., Acer spp., Tamarix spp., Juglans regia, Quercus robur, Fraxinus angustifolia. Tall poplars, Populus alba, are usually dominant in height; they may be absent or sparse in some associations which are then dominated by species of the genera listed above (44.6).

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Boschi ripariali a dominanza di Salix spp. e Populus spp. presenti lungo i corsi d’acqua del bacino del Mediterraneo, attribuibili alle alleanze Populion albae e Salicion albae. Sono diffusi sia nel piano bioclimatico mesomediterraneo che in quello termomediterraneo oltre che nel macrobioclima temperato, nella variante submediterranea.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Sottotipo 44.141 – Saliceti ripariali mediterranei

Saliceti mediterranei (Salix alba, S. oropotamica) che si sviluppano su suolo sabbioso e periodicamente inondato dalle piene ordinarie del fiume. A causa di queste considerazioni il suolo è quasi mancante di uno strato di humus, essendo bloccata l’evoluzione pedogenetica dalle nuove deposizioni di alluvioni.

Sottotipo 44.6 – Pioppeti riparali mediterranei (Populion albae)

Formazioni a dominanza di Populus alba e Populus nigra che occupano i terrazzi alluvionali posti ad un livello più elevato rispetto alle cenosi del sottotipo precedente, soprattutto dei corsi d’acqua a regime torrentizio nel macrobioclima mediterraneo ed in quello temperato nella variante submediterranea.

Combinazione fisionomica di riferimento

Salix alba, S. oropotamica (endemismo aspromontano), Populus alba, P. nigra, P. tremula P. canescens, Rubus ulmifolius, Rubia peregrina, Iris foetidissima, Arum italicum, Sambucus nigra, Clematis vitalba, C. viticella, Galium mollugo, Humulus lupulus, Melissa officinalis subsp. altissima, Ranunculus repens, R. ficaria, R. ficaria subsp. ficariiformis, Symphytum bulbosum, S. tuberosum, Tamus communis, Hedera helix, Laurus nobilis, Vitis riparia, V. vinifera s.l., Fraxinus oxycarpa, Rosa sempervirens, Cardamine amporitana, Euonymus europaeus, Ranunculus lanuginosus, Ranunculus repens, Thalictrum lucidum, Aegopodium podagraria, Calystegia sepium, Brachypodium sylvaticum, Salix arrigonii e Hypericum hircinum.

Riferimento sintassonomico

I saliceti ripariali rientrano nell’alleanza Salicion albae Soó 1930 (ordine Salicetalia purpureae Moor 1958), mentre i boschi di pioppo nell’alleanza Populion albae Br.-Bl. ex Tchou 1948 (ordine Populetalia albae Br.-Bl. ex Tchou 1948). Entrambi gli ordini sono inclusi nella classe Salici purpureae-Populetea nigrae Rivas-Martínez & Cantó ex Rivas-Martínez , Báscones, T.E. Díaz, Fernández-González & Loidi, classis nova (addenda).

Dinamiche e contatti

I boschi ripariali sono per loro natura formazioni azonali e lungamente durevoli essendo condizionati dal livello della falda e dagli episodi ciclici di morbida e di magra. Generalmente sono cenosi stabili fino a quando non mutano le condizioni idrologiche delle stazioni sulle quali si sviluppano; in caso di allagamenti più frequenti con permanenze durature di acqua affiorante, tendono a regredire verso formazioni erbacee; in caso di allagamenti sempre meno frequenti, tendono ad evolvere verso cenosi mesofile più stabili.

Verso l’interno dell’alveo i saliceti arborei si rinvengono frequentemente a contatto con la vegetazione pioniera di salici arbustivi (habitat 3240 “Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix elaeagnos”), con le comunità idrofile di alte erbe (habitat 6430 “Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile”) e in genere con la vegetazione di greto dei corsi d’acqua corrente (trattata nei tipi 3250 “Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glaucium flavum, 3260 “Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion, 3270 “Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p.”, 3280 “Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspalo-Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba” e 3290 “Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il Paspalo-Agrostidion”). Lungo le sponde lacustri o nei tratti fluviali, dove minore è la velocità della corrente, i contatti catenali si esprimono con la vegetazione di tipo palustre trattata nei tipi 3120 “Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale su terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale con Isoetes spp.”, 3130 “Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoeto-Nanojuncetea, 3140 “Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp.”, 3150 “Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition", 3160 “Laghi e stagni distrofici naturali” e 3170 “Stagni temporanei mediterranei”.

I saliceti ed i pioppeti sono in collegamento catenale tra loro, occupando zone ecologicamente diverse: i saliceti si localizzano sui terrazzi più bassi raggiunti periodicamente dalle piene ordinarie del fiume, mentre i pioppeti colonizzano i terrazzi superiori e più esterni rispetto all’alveo del fiume, raggiunti sporadicamente dalle piene straordinarie. I boschi dell’habitat 92A0 possono entrare in contatto catenale con le ontanete riparali dell’habitat 91E0* “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)”, con i boschi igro-termofili a Fraxinus oxycarpa (habitat 91B0 "Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia") e con le foreste miste riparie a Quercus robur dell'habitat 91F0 “Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris)”.

Specie alloctone

Le cenosi ripariali sono frequentemente invase da numerose specie alloctone, tra cui si ricordano in particolar modo Robinia pseudoacacia, Ailanthus altissima, Acer negundo, Amorpha fruticosa, Buddleja davidii, Helianthus tuberosus, Solidago gigantea, Parthenocissus quinquefolia, P. tricuspidata, Lonicera japonica, Phytolacca americana .

Distribuzione dell’habitat in Italia

Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Piemonte

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Questo habitat si differenzia dai saliceti arbustivi (habitat 3240) prevalentemente per quanto riguarda la struttura ed anche la composizione floristica. Si differenzia inoltre dalle analoghe formazioni a Salix alba dell’Italia settentrionale (habitat 91E0*) per la presenza di specie tipicamente mediterranee e la mancanza di altre specie a distribuzione più settentrionale come Fraxinus excelsior.

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Liliana Zivkovic (l.zivkovic@univpm.it), Edoardo Biondi (e.biondi@univpm.it)