:
Ghiaioni
calcarei della costa orientale illirico-adriatica distribuiti dalla costa fino
al piano sopratemperato (Silenion
marginatae)
Ghiaioni calcarei della costa illirico-adriatica (Festuco carniolicae-Drypidetum jacquinianae), Val Rosandra (TS), Francescato C.
Codice CORINE Biotopes
61.4 III (nuova proposta)
Sono evidenziati in grassetto i codici già indicati nel Manuale EUR/27.
Codice EUNIS
H2.6C
(Ghiaioni illirici submediterranei)
Regione biogeografica di appartenenza
Alpina, Mediterranea, Continentale
(fonte:Reference lists) Evidenziare se viene fatto un ampliamento rispetto alla distribuzione riportata nella Reference lists. Indicare in grassetto la regione biogeografica prevalente per l’habitat nel territorio italiano.
Descrizione generale dell’habitat
Testo in lingua inglese, estratto integralmente dal Manuale d’interpretazione EUR/27.
Frase diagnostica dell’habitat in Italia
Comunità
dei detriti calcarei, dalla costa fino al piano sopratemperato (Silenion
marginatae).
La frase diagnostica riporta una sintetica descrizione della fisionomia, della struttura, della distribuzione e della sinecologia dell’habitat, comprendente anche l’inquadramento biogeografico e bioclimatico; ove possibile, indicare il riferimento al piano bioclimatico in accordo con le definizioni utilizzate dalle singole regioni nella ‘Carta delle Serie di vegetazione d’Italia’.
Sottotipi e varianti (compilare se necessario)
Frase diagnostica degli eventuali sottotipi, preceduta dal corrispondente codice numerico di riferimento (codice Corine Biotops) come indicato nel Manuale d’interpretazione EUR/27. Per eventuali sottotipi non presenti nel Manuale, inserire un numero romano progressivo dopo il codice dell’habitat. Eventuali nuovi sottotipi individuati per l’Italia devono avere una valenza prevalentemente biogeografica e, quando possibile, corrispondere ad una tipologia Corine Biotopes. È utile indicare eventuali varianti di carattere ecologico e floristico.
Elenco essenziale, anche nelle dimensioni, che definisca in modo univoco la combinazione di specie (dominanti e/o frequenti) che caratterizzano l’habitat. Includere, oltre alle specie riportate nel Manuale EUR/27 presenti nel territorio italiano (evidenziate in grassetto), le entità necessarie alla diagnosi dell’habitat a livello nazionale. Le specie caratterizzanti i sottotipi, qualora presenti, saranno seguite dal codice numerico relativo. Se opportuno, indicare le specie di interesse conservazionistico con riferimento a quelle degli Allegati II e IV (* = prioritario, # = non prioritario) della Direttiva.
Riferimento sintassonomico
Thalaspietea rotundifolii Br.-Bl.
1948 (secondo gli
AA. croatisi parla adirittura di una classe di vegetazione autonoma Drypetea
spinosae Quezel 1967), ordine Drypetalia spinosae Quezel 1967,
alleanza Silenion marginatae Lakusić 1966 (= Peltarion alliaceae
Horvatić 1957). Qui rientrano due associazioni: Festuco
carniolicae-Drypidetum jacquinianae Poldini 1978 e Allio globosi-Iberidetum intermediae Poldini 1980
Caratterizzazione sintassonomica dell’habitat: utilizzare quale livello di maggior dettaglio l’alleanza o, quando necessario, la suballeanza. Nel caso di interpretazioni ambigue o di incongruenze sintassonomiche di carattere regionale, è opportuno fornire chiarimenti di maggior dettaglio, tenendo presente che la risoluzione delle problematiche sintassonomiche non è prioritaria in questa sede. I syntaxa caratterizzanti i sottotipi devono essere corredati del relativo codice numerico.
Dinamiche e contatti
Si tratta di associazioni stabili le quali presentano esclusivamente
contatti catenali con associazioni di Alysso-Sedion
(6110* “Formazioni erbose rupicole calcicole o basofile dell’Alysso-Sedion albi”) e con arbusteti
primitivi di Fraxino orni-Berberidenion
(Frangulo-Prunetum mahaleb, Amelanchiero-Ostryetum) nonché con lande
rupestri di Chrysopogoni-Saturejon Horvat
et Horvatić 1934 (62A0 “Formazioni erbose secche della regione submediterranea
orientale (Scorzoneretalia villosae)).
Collocazione dell’habitat nel Paesaggio vegetale, con riferimento alle analisi sinfitosociologiche e geosinfitosociologiche, in modo da evidenziare le relazioni con altri habitat mettendo in risalto le situazioni di mosaico più complesse. Riportare, nell’ordine, i contatti seriali (dinamici) e quelli catenali che coinvolgono l’habitat, indicando tra parentesi il codice Natura 2000 corrispondente nel caso in cui questi contatti coinvolgano comunità riferibili ad altri habitat della Direttiva. Qualora siano presenti i sottotipi, indicare col relativo codice le eventuali differenze nei contatti dinamici e catenali. Se opportuno, evidenziare l’esistenza di minacce di scomparsa dell’habitat come risultato delle naturali tendenze dinamiche di trasformazione.
Specie alloctone
(facoltativo) Se opportuno, evidenziare la vulnerabilità dell’habitat nei confronti di specie aliene invasive.
Distribuzione dell’habitat in Italia
Friuli Venezia Giulia
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato ● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio ● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato ● Dato nuovo ● Dato probabile
Sono indicate le sigle delle regioni in cui l'habitat risulta segnalato in base alla banca dati del Ministero. Sono evidenziate in rosso le regioni che non compaiono nella banca dati del Ministero, ma per le quali la presenza dell'habitat è ritenuta certa dai compilatori o dai revisori della scheda; in verde le regioni che non compaiono nella banca dati del Ministero, ma per le quali la presenza dell'habitat è ritenuta possibile/probabile dai compilatori o dai revisori della scheda; in blu le regioni, già presenti nella banca dati del Ministero, per le quali la presenza dell'habitat è da escludere. (Sigle delle regioni italiane: AB= Abruzzo, BS= Basilicata, CL= Calabria, CM= Campania, EM= Emilia-Romagna, FR= Friuli Venezia Giulia, LG= Liguria, LM= Lombardia, LZ= Lazio, ML= Molise, MR= Marche, PG=Puglia, PM= Piemonte, SC= Sicilia, SR= Sardegna, TR= Trentino-Alto Adige, TS= Toscana, UM= Umbria, VL= Valle d'Aosta, VN= Veneto)
Note
Tali comunità si trovano al margine di areale in territorio
italiano e si estendono nella vicina Slovenia.
Commenti rispetto al Manuale d’interpretazione EUR/27. Evidenziare eventuali carenze e/o incongruenze del Manuale europeo rispetto alla situazione italiana, notificando eventualmente il livello di priorità che l’habitat assume nel territorio italiano e motivando l’aggiunta o la rimozione di sottotipi rispetto a quelli elencati nel Manuale europeo. Evidenziare i casi di possibile confusione con altri habitat, specificando le differenze e i criteri per distinguere i tipi.
Riferimenti Bibliografici
Poldini L., 1961. Osservazioni biometriche su Drypis spinosa L. subsp. jacquiniana Murb. et Wettst. nel Carso
triestino. Giorn. Bot. Ital., 73: 93, Firenze.
Poldini L., 1965. Il Drypio-Festucetum carniolicae della Val Rosandra (Trieste). Giorn.
Bot. Ital., 72: 633-636, Firenze.
Poldini L., 1978. La vegetazione petrofila dei
territori carsici nord-adriatici. Mitteil. ostalp.-dinar. Ges. Vegetationsk., 14: 297-324,
Ljubljana.
Poldini L., 1989. La vegetazione del Carso
isontino e triestino. Ed. Lint, pp. 315, Trieste.
Poldini L., 1980. Übersicht
über die Vegetation des Karstes von Triest und Görz (NO-Italien). Studia
Geobot., 1(1): 79-130, Trieste.
Poldini L., Oriolo G., Vidali M., Tomasella
M., Stoch F. & Orel G., 2006. Manuale degli habitat del Friuli Venezia
Giulia. Strumento a supporto della valutazione d’impatto ambientale (VIA),
ambientale strategica (VAS) e di incidenza ecologica (VIEc). Region. autonoma
Friuli Venezia Giulia – Direz. centrale ambiente e lavori pubblici – Servizio
Valutazione Impatto Ambientale, Univ. Studi Trieste – Dipart. Biologia, http://www.regione.fvg.it/ambiente/manuale/home.htm
Bibliografia completa di tutti i riferimenti disponibili, anche se ridondanti. È opportuno fornire per ogni scheda tutte le indicazioni bibliografiche che siano di aiuto all’interpretazione e alla conoscenza dell’habitat e dei corrispondenti tipi di vegetazione a livello regionale (riferimenti diversi da quelli già inseriti nel database “PHYSIS”). È comunque previsto l’allestimento di una bibliografia di carattere generale che riguardi l’intero manuale, in cui siano incluse anche le flore e i manuali regionali.
Riferimenti Bibliografici online
Bibliografia presente sul web (riferimenti diversi da quelli già inseriti nel database “PHYSIS”).