Nome comune: | Stregona dentellata |
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Nome Direttiva Habitat: | Saga pedo |
Codice Specie: | 1050 |
Saga pedo
Matteo Pallottini, 2017-07-27
Saga pedo è il più grande ortottero europeo (lunghezza totale: 100–120 mm, incluso l’ovopositore). E’ una Specie attera e si riconosce facilmente grazie alle grandi dimensioni, al capo allungato e dotato di apparato masticatore marcatamente ipognato, con le mandibole rivolte verso il basso, e alle robuste formazioni spiniformi presenti su femori e tibie anteriori e mediani, in zampe estremamente sviluppate e slanciate. Il corpo è uniformemente di colore verde chiaro (a volte tendente al bruno), incluse le zampe, e su entrambi i margini laterali del torace e dell’addome è visibile una striscia più chiara, bianco-giallastra. Le antenne sono filiformi, lunghe e sottilissime, l’ovopositore lungo e robusto, a forma di sciabola.
È una specie xerotermofila di medie quote (in Italia non supera i 950 m di altitudine), di abitudini prevalentemente notturne. Colonizza ambienti più o meno aperti con vegetazione erbacea e cespugli, dove si muove con poca agilità, senza compiere salti particolarmente lunghi. S. pedo è tetraploide e partenogenetica, essendo ad oggi è conosciuta sola la forma femminile. Si nutre di altri invertebrati, soprattutto altri ortotteri, ed è caratterizzata da un comportamento peculiarmente aggressivo ed intimidatorio. Le uova si schiudono in primavera, dopo 2-5 anni dalla deposizione, e la neanide presenta 8-9 instar prima di raggiungere la forma adulta definitiva, gli adulti si possono trovare già a fine giugno.
S. pedo ha un areale molto ampio che comprende una larga fascia dalla parte centrale della Penisola Iberica fino alla Francia meridionale, Corsica, Italia peninsulare, Sicilia, Sardegna, e tutta l’Europa centrale, la Russia e la Cina nord-occidentale. È assente in Grecia ed in Anatolia, dove è sostituita da altre specie del genere Saga. In Italia la specie è presente in maniera sporadica e rara in quasi tutte le regioni, incluse le isole maggiori. In Umbria è molto rara, segnalata solo in un sito, il Monte Subasio, nell’estate del 2014 (17 agosto ) e del 2017 (27 luglio).
3° Report ex-Art. 17 | IUCN globale | IUCN Italia | convenzione di Berna | SPEC | CITES | |
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RBC | RBM | |||||
↓ | ↓ | VU-Vulnerable | NE-Non Valutata | Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette | - | - |
Pressioni IUCN: A02.03- Rimozione della prateria per ricavare terra arabile; A04.03- Abbandono dei sistemi pastorali, assenza di pascolo
Minacce IUCN: A02.03- Rimozione della prateria per ricavare terra arabile; A04.03- Abbandono dei sistemi pastorali, assenza di pascolo
[Fonte: Linee guida degli invertebrati terrestri e acquatici - PROGETTO SUN LIFE]
TECNICHE DI MONITORAGGIO PROPOSTE:
sito: aree campione rappresentative di territori dove l’avvistamento è stato ben documentato
periodo: 15 giugno – 15 agosto
meteo: giornata soleggiata non ventosa; monitorare temperatura, velocità del vento e luminosità perché le condizioni meteo influenzano l’attività della specie.
orario: 11.00 - 19.00
frequenza: 1 sopralluogo/settimana della durata di 3 ore
operatore: capace di identificare la specie in campo, almeno 2 operatori a sopralluogo.
tecnica: cattura-rilascio degli adulti; cattura diretta a vista o mediante retino entomologico da sfalcio da utilizzare sia per “sfalciare” la componente erbacea sia per percuotere i rami di eventuali arbusti.
superficie: minimo 1 area di 100 m di lato (rappresentative dell’area di indagine) con transetti lineari paralleli distanti tra loro 2 m.
COME VERIFICARE LA PRESENZA DELLA SPECIE: transetti georeferenziati lineari in territori con habitat potenziali dove la specie non è stata ben documentata, per segnalarne la presenza (avvistamento o cattura-rilascio con retino entomologico).
Indicatori:
-POPOLAZIONE: N. di individui maturi (N. esatto o Min-Max o Classe) per ettaro (densità: n/ha; min-max/ha; classe/ha) in modo da stimare la consistenza della popolazione nel territorio analizzato.
-HABITAT: superficie di habitat potenziale nel territorio analizzato (km2).
-RANGE: Estensione temporale (3-6 anni) della distribuzione della popolazione nel territorio analizzato.
Assessorato Ambiente della Regione Liguria, Arillo A., Mariotti M., 2007. Guida alla conoscenza delle specie liguri della Rete Natura 2000 - Schede per il riconoscimento, la gestione ed il monitoraggio. MANUALI LIBIOSS 2/2005, Genova.
Genovesi P., Angelini P., Bianchi E., Dupré E., Ercole S., Giacanelli V., Ronchi F., Stoch F. (2014). Specie e habitat di interesse comunitario in Italia: distribuzione, stato di conservazione e trend. ISPRA, Serie Rapporti, 194/2014.
Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio, 2003. Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat.
Orthopteroid Specialist Group., 1996. Saga pedo. The IUCN Red List of Threatened Species 1996: e.T19811A9018679.
Sindaco, R., Mondino, G.P., Selvaggi, A., Ebone, A., Della Beffa, G., 2003. Guida al riconoscimento di Ambienti e Specie della Direttiva Habitat in Piemonte. Regione Piemonte.
Stoch F., Genovesi P. (ed.), 2016. Manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: specie animali. ISPRA, Serie Manuali e linee guida, 141/2016.
Trizzino M., Audisio P., Bisi F., Bottacci A., Campanaro A., Carpaneto G.M, Chiari S., Hardersen S., Mason F., Nardi G., Preatoni D.G., Vigna Taglianti A., Zauli A., Zilli A., Cerretti P. (eds), 2013. Gli artropodi italiani in Direttiva Habitat: biologia, ecologia, riconoscimento e monitoraggio. Quaderni Conservazione Habitat, 7. CFS-CNBFVR, Centro Nazionale Biodiversità Forestale. Cierre Grafica, Sommacampagna, Verona, 256 pp.
http://dx.doi.org/10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T19811A9018679.en
Enzo Goretti, Manuela Rebora, Matteo Pallottini
Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:
Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210027-Monte Subasio (sommità)
Specie citata nei seguenti allegati:
All. IV-Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa