Nome comune: | Tarabuso |
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Nome Direttiva Uccelli: | Botaurus stellaris |
Codice Specie: | A688-B |
76 cm. Grande airone, goffo, con collo grosso e corporatura tozza; piumaggio prevalentemente giallo-bruno (come le canne palustri), con strie verticali; cappuccio nero, gola bianca; zampe e piedi verdi.
Il Tarabuso nidifica tra metà marzo ed inizio maggio, depone 5-6 uova. Covata annua unica. La schiusa è asincrona. L’incubazione dura 25-26 giorni. L’involo avviene dopo circa 50-55 giorni dalla schiusa.
L’habitat del Tarabuso è caratterizzato da estesi canneti e giuncheti con qualche apertura. Questa specie ha abitudini così elusive che si fa notare solo durante i corteggiamenti per i profondi “muggiti” del maschio. Se per caso la si incontra essa drizza la testa, allungandola verso l’alto (posizione del palo) e rafforzando l’effetto mimetico con lenti movimenti laterali. La sua dieta è eclettica: cattura in genere pesci, rane, sanguisughe, insetti d’acqua, ma anche piccoli uccelli, piccoli mammiferi e rettili.
La femmina costruisce un nido piatto e galleggiante, con materiale vegetale.
La popolazione italiana è composta da individui residenti, migratori e svernanti. I movimenti migratori si svolgono tra metà agosto e metà dicembre e tra metà febbraio ed inizio maggio.
Il Tarabuso nidifica in una ampia fascia latitudinale che va dal Nord Africa alla Cina settentrionale fino a circa 60° latitudine N, ma con distribuzione molto frammentata in Europa occidentale e Nord Africa e più continua ad Est della Polonia. Le popolazioni più settentrionali ed orientali svernano lungo le coste atlantiche, i paesi mediterranei e in una fascia che dall’Iraq arriva sino alla Cina meridionale ed al Giappone. In Africa sverna nella valle del Nilo e in minor parte a Sud del Sahara. In Italia è parzialmente sedentaria e nidifica in Pianura Padana, Toscana e Umbria
La popolazione italiana nidificante è stimata in 75-95 coppie.
Rapporto Direttiva Uccelli (2008-2012) | IUCN globale | IUCN Italia | convenzione di Berna | SPEC | CITES | |
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Trend popolazione lungo termine 1990-2012 | Trend popolazione breve termine 2002-2012 | |||||
LC-Least Concern | EN-Minacciata | Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette | SPEC 3-Non concentrata in Europa | - |
Pressioni IUCN: F03.02.03- intrappolamento, avvelenamento, bracconaggio; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01- Interramenti, bonifiche e prosciugamenti in genere; J02.01.03- riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d'acqua, paludi o torbiere; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; K03.04- Predazione
Minacce IUCN: F03.02.03- intrappolamento, avvelenamento, bracconaggio; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01- Interramenti, bonifiche e prosciugamenti in genere; J02.01.03- riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d'acqua, paludi o torbiere; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; K03.04- Predazione
Stima del parametro popolazione: N. di individui/sito
Brichetti P., Fracasso G., 2003. Ornitologia Italiana. Vol. 1) Gaviidae-Falconidae. Identificazione, distribuzione, consistenza e movimenti degli uccelli italiani. Alberto Perdisa Editore: 117-120.
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Laurenti S., Paci A.M., 2006. Check list degli Uccelli dell’Umbria aggiornata al 2006. Gli Uccelli d'Italia, Anno XXXI (1-2): 5-25.
Laurenti S., Paci A.M., 2011. Check list degli Uccelli dell’Umbria aggiornata al 2011. Gli Uccelli d'Italia, Anno XXXVI (1-2): 5-12.
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Enrico Cordiner, Marco Praga, Cristiano Spilinga
Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:
Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210018-Lago Trasimeno ZSC-ZSC IT5210032-Piani di Annifo - Arvello ZPS-ZPS IT5210072-Palude di Colfiorito
Specie citata nei seguenti allegati: