Manuale diagnostico degli Habitat e delle specie nel contesto territoriale umbro

Gasteropodi

Vertigo angustior Jeffreys, 1830

Nome comune:Vertigo sinistrorso minore
Nome Direttiva Habitat:Vertigo angustior
Codice Specie:1014

Presenza in Umbria

Siti Natura 2000

Come riconoscerla

Il corpo di questo mollusco è di colore grigio o grigio scuro e presenta 2 tentacoli. La conchiglia è molto piccola (ma di dimensioni relativamente grandi rispetto al corpo): 1,5-1,9 mm di altezza per 0,9-1,0 mm di diametro, è sinistrorsa (una delle poche del genere), oblunga, con sommità molto ottusa, fortemente e regolarmente striata e caratterizzata da 5 spirali fortemente convesse, l'ultima delle quali è appiattita lateralmente e affusolata alla base. La conchiglia è di colore marrone giallastro pallido. Il mollusco non presenta l’opercolo e l’apertura della conchiglia è munita di 5 o 6 denti.

 

Ecologia e biologia

Ha spiccate esigenze ambientali, vive nella lettiera e sui detriti vegetali in ambienti umidi permanenti come prati umidi, sorgenti, sponde dei corsi d’acqua e boschi umidi, di preferenza su substrati calcarei. Le caratteristiche biologiche della specie non sono ben conosciute. È una specie ermafrodita insufficiente e pertanto gli accoppiamenti tra gli individui sono reciproci. Il regime alimentare della specie non è noto, ma si presume che si nutra di detriti e materia organica in decomposizione.

Distribuzione

La specie è diffusa in gran parte dell’Europa, dal Portogallo al Mar Caspio e nell’Iran settentrionale. Si trova in gran parte dell’Italia, ad eccezione delle regioni nordoccidentali, delle isole e rare segnalazioni nelle regioni centromeridionali. In Umbria è molto rara, segnalata solo nei pressi del  Fiume Tevere, vicino a Città di Castello.

Regione biogeografica

Mediterranea; Continentale

Stato di conservazione

3° Report ex-Art. 17 IUCN globale IUCN Italia convenzione di Berna SPEC CITES
RBC RBM
? ? NT-Near Threatened NE-Non Valutata - - -

Pressioni IUCN: J02.01- Interramenti, bonifiche e prosciugamenti in genere; J02.06.01- Prelievo di acque superficiali per agricoltura; J02.10- Gestione della vegetazione acquatica e ripariale per il drenaggio; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat

Minacce IUCN: J02.01- Interramenti, bonifiche e prosciugamenti in genere; J02.06.01- Prelievo di acque superficiali per agricoltura; J02.10- Gestione della vegetazione acquatica e ripariale per il drenaggio; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat

Leggi regionali

Indicatori per il monitoraggio

[Fonte: Linee guida degli invertebrati terrestri e acquatici - PROGETTO SUN LIFE]

TECNICHE DI MONITORAGGIO PROPOSTE: 

sito: aree campione rappresentative di ambienti umidi dove l’avvistamento è stato ben documentato

periodo: settembre-novembre; primavera.

meteo: giornata soleggiata.

orario: 10.00 - 15.00

frequenza: 1 sopralluogo/settimana della durata di 3 ore

operatore: capace di identificare la specie in campo, almeno 2 operatori a sopralluogo.

tecnica: raccolta manuale in ambienti umidi di esemplari lungo dei transetti lineari o plot in peculiari microhabitat; prelievo di campioni di strato superficiale di suolo, lettiera e/o detriti vegetali, in condizioni di bagnato, previa essiccatura per una successiva setacciatura per la ricerca del gasteropode.

superficie: minimo 3 transetti georeferenziati lineari lunghi 0.5 km.

MONITORAGGIO PER VERIFICARE LA PRESENZA DELLA SPECIE: transetti georeferenziati lineari in ambienti umidi con habitat potenziali dove la specie non è stata ben documentata, per segnalarne la presenza.

 

Indicatori:

-POPOLAZIONE: la taglia della popolazione non può essere stimata per la rarità della specie, quindi si può solo valutare la presenza/assenza della specie in un ambientge e lo stato di conservazione dell’habitat.

-HABITAT: superficie di habitat potenziale nel territorio analizzato (km2).

-RANGE: estensione temporale (3-6 anni) della distribuzione della popolazione nel territorio analizzato.

Bibliografia

Assessorato Ambiente della Regione Liguria, Arillo A., Mariotti M., 2007. Guida alla conoscenza delle specie liguri della Rete Natura 2000 - Schede per il riconoscimento, la gestione ed il monitoraggio. MANUALI LIBIOSS 2/2005, Genova.

Bensettiti F. & Gaudillat V. (coord.), 2002. Cahiers d’habitats - Natura 2000. Connaissance et gestion des habitats et des espèces d’intérêt communautaire. Tome 7 - Espèces animales. MEDD/MAAPAR/MNHN. Éd. La Documentation française, Paris, 353 p. + cédérom.

Genovesi P., Angelini P., Bianchi E., Dupré E., Ercole S., Giacanelli V., Ronchi F., Stoch F. (2014). Specie e habitat di interesse comunitario in Italia: distribuzione, stato di conservazione e trend. ISPRA, Serie Rapporti, 194/2014.

Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio, 2003. Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat.

Moorkens, E., Killeen, I. & Seddon, M., 2012. Vertigo angustior. The IUCN Red List of Threatened Species 2012: e.T22935A16658012.

Sindaco, R., Mondino, G.P., Selvaggi, A., Ebone, A., Della Beffa, G. 2003. Guida al riconoscimento di Ambienti e Specie.

Stoch F., Genovesi P. (ed.), 2016. Manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: specie animali. ISPRA, Serie Manuali e linee guida, 141/2016.

Bibliografia web

http://dx.doi.org/10.2305/IUCN.UK.2012-1.RLTS.T22935A16658012.en

Autore di riferimento

Enzo Goretti, Manuela Rebora, Matteo Pallottini

Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:

Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210003-Fiume Tevere tra San Giustino e Pierantonio

Specie citata nei seguenti allegati:
All. II-Specie animali e vegetali d'interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione