Manuale diagnostico degli Habitat e delle specie nel contesto territoriale umbro

Bivalvi

Unio mancus Lamarck, 1819

Nome comune:Unione
Nome Direttiva Habitat:Unio elongatulus
Codice Specie:1033

Presenza in Umbria

Siti Natura 2000

Come riconoscerla

Mollusco Bivalve caratterizzato da una conchiglia di forma variabile, generalmente ovale e allungata, spessa e piuttosto pesante, con superficie esterna ornata da linee di accrescimento concentriche e interno delle valve madreperlaceo. Il cardine presenta apofisi cardinali abbastanza robuste. La specie può raggiungere circa 11 cm di lunghezza e circa 5 cm di altezza.

La tassonomia del genere Unio è ancora in corso di revisione. In passato, in Italia veniva suddiviso in più specie oppure considerato come un’unica specie, U. elongatulus (Pfeiffer, 1825) ripartita in varie sottospecie. Di recente, analisi genetiche di alcune popolazioni italiane hanno dimostrato come la maggior parte delle Unio italiane siano conspecifiche con Unio mancus Lamarck, 1819, una specie originariamente descritta per la Francia.

Ecologia e biologia

È una specie di acque debolmente correnti e di ambienti lentici. Vive infossata nei sedimenti sabbiosi o fangosi dei corsi d’acqua a debole corrente, dei canali e dei laghi e non tollera alti livelli di inquinamento. Si nutre di particelle in sospensione nell’acqua che filtra attraverso le branchie; soltanto la parte posteriore della conchiglia, che ospita i sifoni inalante ed esalante, resta scoperta all’esterno. Presenta sessi separati. Gli embrioni si sviluppano inizialmente nelle tasche incubatrici del mollusco e poi conducono un breve periodo di vita ectoparassitaria su pesci (larva glochidium) Dopo circa 3-6 settimane, le larve si trasformano in giovani adulti che si liberano e si lasciano cadere sul fondo. La maturità sessuale è raggiunta non oltre il 3° anno di età.

Distribuzione

La specie è diffusa in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo. È presente nelle acque dolci di tutta la penisola Italiana, comprese la Sicilia e la Sardegna. In Umbria è segnalata soprattutto nella parte sud-occidentale della regione.

Regione biogeografica

Mediterranea; Continentale

Stato di conservazione

3° Report ex-Art. 17 IUCN globale IUCN Italia convenzione di Berna SPEC CITES
RBC RBM
NT-Near Threatened NE-Non Valutata Allegato III-Specie di fauna protette - -

Pressioni IUCN: H01.01- Inquinamento delle acque superficiali provocato da impianti industriali; H01.05- Inquinamento diffuso delle acque superficiali causato da attività agricole e forestali; H01.08- Inquinamento diffuso delle acque superficiali causato da scarichi domestici e acque reflue; J02.03- Canalizzazioni e deviazioni delle acque; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat

Minacce IUCN: H01.01- Inquinamento delle acque superficiali provocato da impianti industriali; H01.04- Inquinamento diffuso delle acque superficiali per traboccamenti a seguito di piogge eccessive o allagamento urbano; H01.05- Inquinamento diffuso delle acque superficiali causato da attività agricole e forestali; H01.08- Inquinamento diffuso delle acque superficiali causato da scarichi domestici e acque reflue; H02.03- Inquinamento delle acque sotterranee associato all'industria petrolifera; H03.01- Fuoriuscita di petrolio in mare

Leggi regionali

Indicatori per il monitoraggio

[Fonte: Linee guida degli invertebrati terrestri e acquatici - PROGETTO SUN LIFE]

TECNICHE DI MONITORAGGIO PROPOSTE: 

sito: aree campione rappresentative dei corpi idrici dove l’avvistamento è stato ben documentato

periodo: 1 luglio - 30 settembre, quando le portate di norma sono ridotte  e l'acqua è limpida e calda

meteo: giornata soleggiata e abbastanza lontana dai eventuali precedenti giorni di pioggia che tendono a intorbidire le acque.

orario: 10.00 - 17.00

frequenza: 1 sopralluogo/settimana della durata di 3 ore

operatore: capace di identificare la specie in campo, almeno 2 operatori a sopralluogo.

tecnica: cattura-marcatura-ricattura degli esemplari; cattura mediante osservazione con batiscopio dei fondali;  marcatura: numerazione da effettuare in un settore adatto della conchiglia con etichette codificate e fissate alla conchiglia con un gel adesivo istantaneo.

superficie: minimo 3 transetti georeferenziati lineari lunghi 0.5 km, percorsi contro-corrente.

MONITORAGGIO PER VERIFICARE LA PRESENZA DELLA SPECIE: transetti georeferenziati lineari in corpi idrici con habitat potenziali dove la specie non è stata ben documentata, per segnalarne la presenza (avvistamento con batiscopio e cattura-rilascio).

 

Indicatori:

-POPOLAZIONE: N. di individui maturi (N. esatto o Min-Max o Classe) per km in modo da stimare la consistenza della popolazione nel territorio analizzato.

-HABITAT: superficie di habitat potenziale nel territorio analizzato (km2).

-RANGE: Estensione temporale (3-6 anni) della distribuzione della popolazione nel territorio analizzato.

 

Bibliografia

Assessorato Ambiente della Regione Liguria, Arillo A., Mariotti M., 2007. Guida alla conoscenza delle specie liguri della Rete Natura 2000 - Schede per il riconoscimento, la gestione ed il monitoraggio. MANUALI LIBIOSS 2/2005, Genova.

Genovesi P., Angelini P., Bianchi E., Dupré E., Ercole S., Giacanelli V., Ronchi F., Stoch F. (2014). Specie e habitat di interesse comunitario in Italia: distribuzione, stato di conservazione e trend. ISPRA, Serie Rapporti, 194/2014.

Lopes-Lima , M. & Seddon, M.B., 2014. Unio mancus. The IUCN Red List of Threatened Species 2014: e.T22737A42466471.

Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio, 2003. Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat.

Stoch F., Genovesi P. (ed.), 2016. Manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: specie animali. ISPRA, Serie Manuali e linee guida, 141/2016.

Bibliografia web

http://dx.doi.org/10.2305/IUCN.UK.2014-3.RLTS.T22737A42466471.en

Autore di riferimento

Enzo Goretti, Manuela Rebora, Matteo Pallottini

Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:

Specie presente nei seguenti siti: ZPS-ZPS IT5220026-Lago di Piediluco - Monte Maro ZSC-ZSC IT5210003-Fiume Tevere tra San Giustino e Pierantonio ZSC-ZSC IT5220018-Lago di Piediluco - Monte Caperno ZPS-ZPS IT5220024-Valle del Tevere: Laghi di Corbara - Alviano

Specie citata nei seguenti allegati:
All. V-Specie animali e vegetali di interesse comunitario il cui prelievo nella natura e il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione