Nome comune: | Rana appenninica |
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Nome Direttiva Habitat: | Rana italica |
Codice Specie: | 1206 |
Rana di taglia medio-piccola con muso corto e arrotondato. Il dorso è di colore grigio-marrone chiaro con macchie di colore nerastro. Le parti ventrali sono biancastre, la gola è caratterizzata da una linea sagittale mediana e da piccole macchie scure. La base del piede, ad arto disteso, raggiunge la punta del muso. Sul dorso degli arti posteriori sono presenti larghe strie scure trasversali.
La R. italica è la rana rossa europea più legata all'acqua, vive solo lungo le rive dei corsi d'acqua perenni, prediligendo piccoli torrenti con copertura arborea, è rara in acque stagnanti. Caccia in genere piccoli invertebrati lungo le sponde nascondendosi in acqua. È attiva quasi tutto l'anno: in inverno caccia nelle ore diurne e di notte si rifugia in piccole cavità lungo le sponde; in estate caccia prevalentemente al crepuscolo e di notte, passando le ore diurne in acqua. La deposizione avviene una volta l'anno tra febbraio e marzo preferibilmente su fondali ciottolosi e ghiaiosi. Il periodo larvale si conclude tra l'estate e il tardo autunno.
Endemismo italiano, la Rana appenninica è distribuita dalla Liguria centrale a tutta la Calabria ma si rarefa nel versante adriatico. In Piemonte è presente solo in una parte della provincia di Alessandria.
3° Report ex-Art. 17 | IUCN globale | IUCN Italia | convenzione di Berna | SPEC | CITES | |
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RBC | RBM | |||||
LC-Least Concern | LC-Minor Preoccupazione | Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette | - | - |
Pressioni IUCN: A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; B02.02- Disboscamento (taglio raso, rimozione di tutti gli alberi); B02.03- Rimozione del sottobosco; D01- Strade, sentieri e ferrovie; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); I02- Specie indigene problematiche; J01.01- Incendio (incendio intenzionale della vegetazione esistente); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.03.02- Canalizzazioni e deviazioni delle acque; J02.04.02- assenza di allagamenti; J02.05- Modifica delle funzioni idrografiche in generale; J02.06- Prelievo di acque superficiali; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; J03.02- Riduzione della connettività degli habitat (frammentazione); K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie; M01.02- Siccità e diminuzione delle precipitazioni
Minacce IUCN: A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; B02.02- Disboscamento (taglio raso, rimozione di tutti gli alberi); B02.03- Rimozione del sottobosco; D01- Strade, sentieri e ferrovie; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); I02- Specie indigene problematiche; J01.01- Incendio (incendio intenzionale della vegetazione esistente); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.03.02- Canalizzazioni e deviazioni delle acque; J02.04.02- assenza di allagamenti; J02.05- Modifica delle funzioni idrografiche in generale; J02.06- Prelievo di acque superficiali; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; J03.02- Riduzione della connettività degli habitat (frammentazione); K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie; M01.02- Siccità e diminuzione delle precipitazioni
Stima del parametro popolazione: N. di individui
Stima della qualità dell’habitat per la specie: N. e dimensioni dei siti riproduttivi
Stima del range: numero di celle occupate
Bologna M. A., La Posta S., 2004. Monitoring the conservation status of threatened amphibian and reptile species of Italian fauna. Italian Journal of Zoology n.71.
Lanza B., Andreone F., Bologna M. A., Corti C., Razzetti E., 2007. Fauna d'italia - Amphibia. Vol. XLII. Edizioni Calderini, Bologna.
Genovesi P., Angelini P., Bianchi E., Dupré E., Ercole S., Giacanelli V., Ronchi F., Stoch F., 2014. Specie e Habitat di Interesse Comunitario in Italia: Distribuzione, Stato di Conservazione d Trend. Serie Rapporti, 194/2014, Ispra
Stoch F., Genovesi P., 2016. Manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: specie animali. ISPRA, Serie Manuali e linee guida, 141/2016.
Ragni B., Di Muro G., Spilinga C., Mandrici A., 2006. Anfibi e Rettili dell’Umbria. Distribuzione Geografica ed Ecologica. Petruzzi Editore, Città Di Castello.
Sindaco R., Doria G., Razzetti E. Bernini F., 2006. Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica. Edizioni Polistampa, Firenze
Temple H.J., Cox N.A, 2009. European Red List of Amphibians. Office for Official Publications of the European Communities. Luxembourg.
http://cdr.eionet.europa.eu/
http://www.iucnredlist.org/
http://www.iucn.it/
Cristiano Spilinga, Francesca Montioni, Silvia Carletti, Emi Petruzzi, Azzurra Leandri, Elisa Chiodini
Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:
Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210014-Monti Maggio - Nero (sommità) ZSC-ZSC IT5220003-Bosco dell'Elmo (Monte Peglia) ZSC-ZSC IT5220002-Selva di Meana (Allerona) ZSC-ZSC IT5210065-Roccaporena - Monte della Sassa ZSC-ZSC IT5210004-Boschi di Pietralunga ZSC-ZSC IT5210006-Boschi di Morra - Marzana ZPS-ZPS IT5220025-Bassa Valnerina: Monte Fionchi - Cascata delle Marmore ZSC-ZSC IT5210040-Boschi dell'alta Valle del Nestore ZSC-ZSC IT5210078-Colline Premartane (Bettona - Gualdo Cattaneo)
Specie citata nei seguenti allegati:
All. IV-Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa