Manuale diagnostico degli Habitat e delle specie nel contesto territoriale umbro

Odonata

Lindenia tetraphylla (Vander Linden, 1825)

Nome comune:Lindenia
Nome Direttiva Habitat:Lindenia tetraphylla
Codice Specie:1043

Presenza in Umbria

Siti Natura 2000

<i>Lindenia tetraphylla</i>

Gianandrea La Porta, 2020-07-29

Come riconoscerla

Lindenia tetraphylla è il più grande Gomphidae europeo, con una lunghezza compresa tra 69-80 mm, con una testa giallastra, il torace olivastro con 5 fasce nere su ciascun lato. L’addome è lungo e cilindrico, nerastro con macchie giallo cupo sul dorso con una caratteristica espansione fogliacea sui segmenti 7° e 8° e sono presenti numerose spine microscopiche dal 3° al 7° segmento. Le ali appena imbrunite sono dotate di uno pterostigma allungato, bruno-giallastro, delimitato da nervature nere e ispessite. Lo pterostigma è relativamente largo e lungo e di colore marrone.  Come in tutti i Gomphidae le larve sono appiattite dorso-ventralmente con antenne composte da 4 articoli, di cui il terzo è piatto e lungo più della somma degli altri tre. Ciuffi di setole ricoprono quasi tutto il corpo e le zampe sono adattate allo scavo grazie alla presenza di un dente fossorio all'estremità della tibia. La larva di L. tetraphylla è più lunga delle altre ninfe congeneriche (40-45 mm) e presenta spine nella porzione medio-dorsale del 3° e 4° urite.

Ecologia e biologia

Questa libellula predilige volare e riprodursi presso ambienti (sia naturali che artificiali) con acque stagnanti, ed eccezionalmente acque correnti, comunque circondati da fasce di canneto (Phragmites). Le femmine solitamente stazionano presso la fascia ripariale mentre i maschi pattugliano un vasto territorio. Le larve tollerano anche acque salmastre, gli adulti sono migranti e capaci di colonizzare anche specchi d'acqua temporanei. Il periodo di volo di questa rara libellula va da fine maggio a ottobre.

Distribuzione

Nonostante sia una libellula con un ampio areale (dalla penisola Iberica fino al Pakistan, comprendendo il nord Africa), essa è in forte declino e le maggiori popolazioni si trovano in Grecia e Turchia. Segnalata in Italia per pochissime stazioni in Toscana, Campania e Sardegna e recentemente presso il lago Trasimeno in Umbria.

Regione biogeografica

Mediterranea

Stato di conservazione

3° Report ex-Art. 17 IUCN globale IUCN Italia convenzione di Berna SPEC CITES
RBC RBM
LC-Least Concern NT-Quasi Minacciata Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette - -

Pressioni IUCN: J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo

Minacce IUCN: A10.01- Rimozioni di siepi e boscaglie; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); J02.01- Interramenti, bonifiche e prosciugamenti in genere; J02.06- Prelievo di acque superficiali; J02.10- Gestione della vegetazione acquatica e ripariale per il drenaggio

Leggi regionali

Indicatori per il monitoraggio

E' un specie molto rara per la regione Umbria e non sono note popolazioni, ma solo segnalazioni di singoli esemplari.

1) Popolazione
La specie è stata osservata in regione soltanto con individui isolati presso il lago Trasimeno. Al momento non ci sono elementi per definire se esista una popolazione, ma è probabile che questo biotopo venga frequentato da esemplari in dispersione provenienti dai vicini bacini toscani. Al momento non è possibile suggerire alcuna strategia per il monitoraggio, ma è ugualmente importante accertare la presenza ripetuta negli anni di esemplari adulti, con particolare riguardo all'occorrenza di femmine.
  
2) Habitat
La specie frequenta ambienti di acque lentiche, generalmente di grandi dimensioni e frequentemente caratterizzati dalla presenza di estesi canneti (*Phragmites australis*) nella porzione occidentale del suo areale. Tuttavia la specie è stata segnalata anche in alcuni corsi d'acqua corrente. Solo in pochi bacini litoranei del versante tirrenico e della Sardegna è stata accertata la riproduzione.

3) Range
Al momento risulta impossibile fornire metodi per la valutazione di questo parametro.

Bibliografia

Boudot, J.-P., Schneider, W. & Samraoui, B. 2013. Lindenia tetraphylla. The IUCN Red List of Threatened Species 2013: e.T165460A13372703.

Boudot, J.P., Kalkman, V.J., Azpilicueta Amorín, M., Bogdanović, T., Cordero Rivera, A., Degabriele, G., Dommanget, J.L., Ferreira, S., Garrigós, B., Jović, M., Kotarac, M., Lopau, W., Marinov, M., Mihoković, N., Riservato, E., Samraoui, B. and Schneider, W. 2009. Atlas of the Odonata of the Mediterranean and North Africa. Libellula Supplement 9: 256 pp.

Carchini G., 1983. Guide per il riconoscimento delle specie delle acque interne italiane. 21. Odonati (Odonata). Consiglio Nazionale delle Ricerche, AQ/1/198, Verona, 80 pp.

Conci C., Nielsen C., 1956. Odonata. Fauna d’Italia. Calderini, Bologna, 298 pp.

Dijkstra K.-D.B. & Lewington R., 2006. Field Guide to the Dragonflies of Britain and Europe. British Wildlife Publishing, Dorset, 320 pp.

​IUCN. 2006. 2006 IUCN Red List of Threatened Species. www.iucnredlist.org. Downloaded on 04 May 2006.

IUCN. 2013. IUCN Red List of Threatened Species (ver. 2013.1).

Riservato E., Fabbri R., Festi A., Grieco C., Hardersen S., Landi F., Utzeri C., Rondinini C., Battistoni A., Teofili C. (compilatori) 2014. Lista Rossa IUCN delle libellule italiane. Comitato italiano IUCN e Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del Mare, Roma

Trizzino M. et al. Gli artropodi italiani in Direttiva Habitat: biologia, ecologia, riconoscimento e monitoraggio. 2013

Bibliografia web

www.iucnredlist.org

www.iucn.it

www.odonata.it

Autore di riferimento

Gianandrea La Porta, Alessandro Dell'Otto

Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:

Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210018-Lago Trasimeno

Specie citata nei seguenti allegati:
All. II-Specie animali e vegetali d'interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione
All. IV-Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa