Nome comune: | Testuggine palustre europea |
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Nome Direttiva Habitat: | Emys orbicularis |
Codice Specie: | 1220 |
Lunghezza piastrone tra 8-17 cm, con femmine più grandi. Questa testuggine è caratterizzata da una colorazione di fondo scure del carapace e nero-brunastra delle parti molli. Il piastrone ventrale è prevalentemente giallastro o bruno-chiaro. Il giallo delle parti molli varia da piccole macchie sino a serie di macchie continue o strie, specialmente sugli arti e la coda.
Questa testuggine presenta abitudini prevalentemente acquatiche, frequenta ambienti terrestri per spostarsi da un sito all'altro, deporre le uova e alimentarsi. Specie prettamente diurna presenta cicli annuali di attività variabili in base alla quota, generalmente da gennaio a novembre. La latenza invernale avviene sia sul fondo delle pozze e dei canali sia a terra dove la testuggine si infossa senza alimentarsi fino all'estivazione che avviene nel periodo siccitoso. La frequenza riproduttiva e il numero delle uova varia in base alla latitudine e altitudine: una covata con molte uova nelle regioni settentrionali e montane, 2-3 covate più piccole all'anno nelle regioni meridionali e di bassa quota.
La Testuggine palustre europea ha un'ampia distribuzione paleartica occidentale, che va dal Portogallo al Kazakhstan e dalla provincia di Mosca al Nord Africa. In Italia è distribuita in tutta la penisola ed in Sardegna, in particolar modo nel Lazio, in Romagna e in Veneto.
3° Report ex-Art. 17 | IUCN globale | IUCN Italia | convenzione di Berna | SPEC | CITES | |
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RBC | RBM | |||||
↓ | ↓ | EN-Endangered | EN-Minacciata | Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette | - | - |
Pressioni IUCN: K05- Riduzione della fertilità/depressione genetica (es. per popolazioni troppo piccole); A02.01- Intensificazione agricola; A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; A08- Fertilizzazione; D01- Strade, sentieri e ferrovie; E01- Aree urbane, insediamenti umani; E02- Aree industriali o commerciali; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); H01.06- Inquinamento diffuso delle acque superficiali causato da trasporti e infrastrutture senza collegamento con canalizzazioni/canali di scolo; I01- Specie esotiche invasive (animali e vegetali); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01- Interramenti, bonifiche e prosciugamenti in genere; J02.01.02- bonifica di territori marini, estuari o paludi; J02.01.03- riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d'acqua, paludi o torbiere; J02.02.01- dragaggio/rimozione di sedimenti limnici; J02.05- Modifica delle funzioni idrografiche in generale; J02.06- Prelievo di acque superficiali; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; J03.02- Riduzione della connettività degli habitat (frammentazione); K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie
Minacce IUCN: A02.01- Intensificazione agricola; A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; A08- Fertilizzazione; D01- Strade, sentieri e ferrovie; E01- Aree urbane, insediamenti umani; E02- Aree industriali o commerciali; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); H01.06- Inquinamento diffuso delle acque superficiali causato da trasporti e infrastrutture senza collegamento con canalizzazioni/canali di scolo; I01- Specie esotiche invasive (animali e vegetali); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01- Interramenti, bonifiche e prosciugamenti in genere; J02.01.02- bonifica di territori marini, estuari o paludi; J02.01.03- riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d'acqua, paludi o torbiere; J02.02.01- dragaggio/rimozione di sedimenti limnici; J02.05- Modifica delle funzioni idrografiche in generale; J02.06- Prelievo di acque superficiali; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; J03.02- Riduzione della connettività degli habitat (frammentazione); K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie; K05- Riduzione della fertilità/depressione genetica (es. per popolazioni troppo piccole)
Stima del parametro popolazione: N. di individui
Stima della qualità dell’habitat per la specie: N. e dimensioni dei siti riproduttivi
Stima del range: numero di celle occupate
Corti C., Capula M., Luiselli L., Sindaco R., Razzetti E., 2011. Fauna D'italia – Reptilia. Vol. XLV. Edizioni Calderini. Bologna.
Cox N.A., Temple, H.J, 2009, European Red List of Reptiles. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg
Genovesi P., Angelini P., Bianchi E., Dupré E., Ercole S., Giacanelli V., Ronchi F., Stoch F., 2014. Specie e Habitat di Interesse Comunitario in Italia: Distribuzione, Stato di Conservazione d Trend. Serie Rapporti, 194/2014, Ispra
Stoch F., Genovesi P., 2016. Manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: specie animali. ISPRA, Serie Manuali e linee guida, 141/2016.
Ragni B., Di Muro G., Spilinga C., Mandrici A., 2006. Anfibi e Rettili dell’Umbria. Distribuzione Geografica ed Ecologica. Petruzzi Editore, Città Di Castello.
Sindaco R., Doria G., Razzetti E., Bernini, F., 2006. Atlante degli anfibi e rettili d'Italia. Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze
http://www.iucnredlist.org/
http://www.iucn.it/
http://cdr.eionet.europa.eu/
Cristiano Spilinga, Francesca Montioni, Silvia Carletti, Emi Petruzzi, Azzurra Leandri, Elisa Chiodini
Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:
Specie presente nei seguenti siti: ZPS-ZPS IT5220026-Lago di Piediluco - Monte Maro ZPS-ZPS IT5220024-Valle del Tevere: Laghi di Corbara - Alviano ZSC-ZSC IT5220018-Lago di Piediluco - Monte Caperno ZSC-ZSC IT5220004-Boschi di Prodo - Corbara ZSC-ZSC IT5220005-Lago di Corbara
Specie citata nei seguenti allegati:
All. II-Specie animali e vegetali d'interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione
All. IV-Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa