Manuale diagnostico degli Habitat e delle specie nel contesto territoriale umbro

Sterna hirundo Linnaeus, 1758

Nome comune:Sterna comune
Nome Direttiva Uccelli:Sterna hirundo
Codice Specie:A193

Presenza in Umbria

Siti Natura 2000

Come riconoscerla

35 cm. Uccello acquatico slanciato ed elegante, con ali sottili ed appuntite, coda forcuta e corte zampe rosse, viene confuso molto facilmente con la Sterna codalunga; becco affilato, arancione con punta nera; capuccio nero; parti superiore grigio-chiare, parti laterali della testa e parti inferiori bianche, punte delle primarie remiganti scure; coda bianca, profondamente forcuta e con le due timoniere esterne allungate non sporgenti oltre le punte delle ali quando l’uccello è posato, contrariamente alla Sterna codalunga. In abito invernale becco nerastro con la base rossa, fronte bianca, macchie scure sulle spalle e zampe rossastre.        

Ecologia e biologia

La Sterna comune nidifica tra metà aprile e metà luglio (max. fine aprile-metà giugno), depone 2-3 uova. Covata annua unica. La schiusa abbastanza asincrona. L’incubazione dura 21-22 giorni. L’involo avviene dopo 25-26 giorni dalla schiusa.

Nidifica in zone umide salmastre costiere (lagune, stagni retrodunali, saline, valli da pesca..) e più scarsamente d’acqua dolce dell’interno. Essa si nutre principalmente di piccoli pesci, crostacei ed insetti acquatici che individua volando sull’acqua e cattura poi con una picchiata verticale.    

Il nido consiste in una cunetta sul terreno a volte tappezzata con un po’ d’erba, sterco o conchiglie..

In Italia è specie migratrice regolare e nidificante, presente saltuariamente in inverno con singoli individui o piccoli gruppi lungo le coste adriatiche e tirreniche. I movimenti migratori post-nuziali si svolgono tra agosto e ottobre, con regolari ritardi fino a metà novembre, mentre quelli pre-nuziali si collocano tra fine marzo e fine maggio, con un picco a fine aprile.

Distribuzione

La Sterna comune è presente in Europa con la sottospecie hirundo. In Italia risulta prevalentemente concentrata nella Pianura Padana, lungo alcuni fiumi con ampio alveo e soprattutto nelle lagune dell’Alto Adriatico; è discretamente diffusa anche in Sardegna mentre è localizzata e poco numerosa in Puglia e Toscana.

La popolazione italiana nidificante è stimata in 4000-5000 coppie.

Regione biogeografica

Continentale e Mediterranea.

Stato di conservazione

Rapporto Direttiva Uccelli (2008-2012) IUCN globale IUCN Italia convenzione di Berna SPEC CITES
Trend popolazione lungo termine 1990-2012 Trend popolazione breve termine 2002-2012
x LC-Least Concern LC-Minor Preoccupazione Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette - -

Pressioni IUCN: C01.05.01- abbandono di saline; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); H03- Inquinamento delle acque marine (e salmastre); I01- Specie esotiche invasive (animali e vegetali); I02- Specie indigene problematiche; J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.04.01- allagamenti; J02.05.02- modifica della struttura dei corsi d'acqua interni; M01.02- Siccità e diminuzione delle precipitazioni

Minacce IUCN: C01.05.01- abbandono di saline; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); H03- Inquinamento delle acque marine (e salmastre); I01- Specie esotiche invasive (animali e vegetali); I02- Specie indigene problematiche; J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.04.01- allagamenti; J02.05.02- modifica della struttura dei corsi d'acqua interni; M01.02- Siccità e diminuzione delle precipitazioni

Leggi regionali

Indicatori per il monitoraggio

Presenza/assenza

Bibliografia

Brichetti P., Fracasso G., 2004. Ornitologia Italiana. Vol. 3) Stercorariidae-Caprimulgidae. Identificazione, distribuzione, consistenza e movimenti degli uccelli italiani. Alberto Perdisa Editore: 171-178.

Laurenti S., Paci A.M., Starnini L., 1995. Checklist degli Uccelli dell'Umbria. Gli Uccelli d'Italia, Anno XX: 3-20.

Laurenti S., Paci A.M., 2005. Aggiornamento sull’Avifauna dell’Umbria (Aves). Aldovrandia 1: 121-125.

Laurenti S., Paci A.M., 2006. Check list degli Uccelli dell’Umbria aggiornata al 2006. Gli Uccelli d'Italia, Anno XXXI (1-2): 5-25.

Laurenti S., Paci A.M., 2011. Check list degli Uccelli dell’Umbria aggiornata al 2011. Gli Uccelli d'Italia, Anno XXXVI (1-2): 5-12.

Magrini M. e Gambaro C., 1997. Atlante Ornitologico dell’Umbria. Regione dell’Umbria.

Nardelli R., Andreotti A., Bianchi E., Brambilla M., Brecciaroli B., Celada C., Dupré E., Gustin M., Longoni V., Pirrello S., Spina F., Volponi S., Serra L., 2015. Rapporto sull’applicazione della Direttiva 147/2009/CE in Italia: dimensione, distribuzione e trend delle popolazioni di uccelli (2008-2012). ISPRA, Serie Rapporti, 219/2015.

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Paci A.M., 1999. L’importanza delle zone umide artificiali per la conservazione e lo studio dell’avifauna: l’esempio dello stagno venatorio di San Romano (Perugia-Arezzo). Avocetta 23: 67.

Peronace V., Cecere J., Gustin M., Rondinini C., 2012. Lista rossa 2011 degli Uccelli nidificanti in Italia. Avocetta 36: 11-58.

Spina F. e Volponi S., 2008. Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 1. non-Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia CSR-Roma. 800 pp.

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Velatta F., 2002. Atlante degli Uccelli nidificanti nel comprensorio del Trasimeno (1989 – 1998). I quaderni della Valle n.3. Provincia di Perugia. Legambiente Umbria. Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

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Bibliografia web

http://www.iucnredlist.org/details/

http://www.birdlife.org/datazone/

Autore di riferimento

Enrico Cordiner, Marco Praga, Cristiano Spilinga

Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:

Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210018-Lago Trasimeno ZPS-ZPS IT5210070-Lago Trasimeno

Specie citata nei seguenti allegati: