Manuale diagnostico degli Habitat e delle specie nel contesto territoriale umbro

Luscinia svecica Linnaeus, 1758

Nome comune:Pettazzurro
Nome Direttiva Uccelli:Luscinia svecica
Codice Specie:A272

Presenza in Umbria

Siti Natura 2000

Come riconoscerla

14 cm. Grande come il Pettirosso; impossibile confonderlo per la gola blu-brillante con una macchia bianca; una fascia nera e una color ruggine sul petto dividono la gola blu da ventre bianco; parte superiore brunastra; sopracciglio bianco; base della coda ruggine. ♂ In autunno blu chiaro con gola macchiata di bianco e fascia sul petto bianca anziché nera. ♀ gola biancastra con contorni grigio-marroni.

Ecologia e biologia

Il Pettazzurro nidifica tra metà e fine giugno, depone 5-7 uova. Covata annue: 1-2. L’incubazione dura circa 12-14 giorni. Schiusa quasi sincrona. L’involo avviene dopo 13-14 giorni dalla schiusa.

Durante la nidificazione frequenta ambienti caratterizzati da strato erbaceo alto e denso, macchie arbustive e tratti privi del tutto di vegetazione. In migrazione e svernamento frequenta preferibilmente zone umide d’acqua dolce o salmastra, con canneti, gruppi di salici e ontani, vicino a stagni, laghetti e fiumi oppure in boschi paludosi. Caccia gli insetti saltellando sul terreno sotto fitti cespugli.

La femmina si occupa del nido, il quale è costituito da una coppa di materiale vegetale, grossolano esternamente e più fine all’interno, in una depressione o fessura del terreno, al riparo di un elemento vegetale più consistente.

In Italia è migratore regolare, svernante parziale e nidificante irregolare sulle alpi medio-occidentali. I movimenti migratori avvengono tra agosto e novembre (max. settembre) e fine febbraio e metà maggio (max. metà marzo-metà aprile).

Distribuzione

Il Pettazzurro è presente in Eurasia con sei sottospecie delle quali la forma nominale L. s. svecica e L. s. cyanecula interessano l’Italia. E’ specie principalmente migratrice con aree di svernamento che si estendono dal bacino del Mediterraneo alle regioni afrotropicali settentrionali e, attraverso la Penisola Arabica e l’Asia minore, giungono sino all’India. In Eurasia i territori riproduttivi sono compresi nelle zone artiche e boreali dalla Fennoscandia alla Siberia. Dai prim anni ’80, il Pettazzurro ha iniziato a riprodursi in zone più meridionali rispetto all’areale tradizionale, localizzate sulle Alpi austriache, svizzere ed italiane.

Regione biogeografica

Continentale e Mediterranea.

Stato di conservazione

Rapporto Direttiva Uccelli (2008-2012) IUCN globale IUCN Italia convenzione di Berna SPEC CITES
Trend popolazione lungo termine 1990-2012 Trend popolazione breve termine 2002-2012
LC-Least Concern NA-Non Applicabile Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette - -

Pressioni IUCN: A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; F03.02.03- intrappolamento, avvelenamento, bracconaggio; G- Disturbo antropico; M02.01- Spostamento e alterazione degli habitat

Minacce IUCN: A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; F03.02.03- intrappolamento, avvelenamento, bracconaggio; G- Disturbo antropico; M02.01- Spostamento e alterazione degli habitat

Leggi regionali

Indicatori per il monitoraggio

La dimensione annuale della popolazione adulta viene valutata mediante l’Indice d’Abbondanza (Volponi & Tenan, 2008):

Indice di abbondanza=  (numero di soggetti adulti catturati/Numero di metri rete per le n sessioni di cattura)*100

Bibliografia

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Velatta F., Lombardi G., Sergiacomi U., Viali P., 2009. Monitoraggio dell’Avifauna umbra. Trend e distribuzione ambientale delle specie comuni. I Quaderni dell’Osservatorio. Regione Umbria

Bibliografia web

http://www.iucnredlist.org/details/

http://www.birdlife.org/datazone/

Autore di riferimento

Enrico Cordiner, Marco Praga, Cristiano Spilinga

Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:

Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210018-Lago Trasimeno ZPS-ZPS IT5210070-Lago Trasimeno ZPS-ZPS IT5210072-Palude di Colfiorito

Specie citata nei seguenti allegati: