Nome comune: | Mignattino piombato |
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Nome Direttiva Uccelli: | Chlidonias hybridus |
Codice Specie: | A764 |
25 cm. Un po’ più grande del Mignattino; becco rosso-scuro più forte del Mignattino; cappuccio nero in netto contrasto con le guance bianche; lati del collo, dorso, ali e parti inferiori grigi; copritrici delle ali e della coda bianche; coda grigio-chiara un po’ più forcuta delle altre specie del genere Chlidonias e molto più corta della Sterna comune; zampe rosse. In abito invernale parti superiori grigio-chiare, parti inferiori bianche, fronte e vertice anteriore bianchi, stria retroculare scura estesa fino alla parte posteriore della testa nerastra, becco nerastro, zampe nero-rossicce.
Il Mignattino piombato nidifica tra metà maggio e luglio (max. giugno), depone 2-3 uova. Covata annua unica. La schiusa abbastanza sincrona. L’incubazione dura 18-20 giorni. L’involo avviene dopo circa 23 giorni dalla schiusa.
Nidifica in zone umide d’acqua dolce, naturali o artificiali, ricche di vegetazione galleggiante e bordati da canneti. Quando cerca il cibo vola abilmente a bassa quota, catturando insetti in volo o animaletti a pelo d’acqua. Diversamente dagli altri mignattini cattura anche dei piccoli dei pesci tuffandosi come la Sterna comune.
Entrambi i partner costruiscono il nido sulle piante galleggianti.
In Italia il Mignattino piombato è un migratore regolare, nidificante e svernante irregolare. I movimenti migratori avvengono tra fine luglio e ottobre (max. agosto-settembre) e tra marzo e giugno (max. aprile maggio).
In Europa è presente la sottospecie hybrida che ha areale riproduttivo esteso dalla Spagna verso Est sino al Mar Nero a Sud del 50° parallelo. L’areale di svernamento è suddiviso in due aree principali, distinte per le popolazioni di origine occidentali ed orientali. Le prime scendono nei settori più occidentali dell'Africa tropicale, probabilmente in Zaire, mentre le seconde si portano in Iran, Pakistan, Sudan, Etiopia e Kenya. L'intera popolazione riproduttiva italiana è concentrata in un ridotto numero di zone umide interne dell’Emilia-Romagna caratterizzate da acqua dolce e dalla presenza di vegetazione acquatica galleggiante, ed in particolare di fitti lamineti a Nymphea alba.
La popolazione italiana nidificante è stimata in 570-590 coppie.
Rapporto Direttiva Uccelli (2008-2012) | IUCN globale | IUCN Italia | convenzione di Berna | SPEC | CITES | |
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Trend popolazione lungo termine 1990-2012 | Trend popolazione breve termine 2002-2012 | |||||
x | x | LC-Least Concern | VU-Vulnerabile | Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette | SPEC 3-Non concentrata in Europa | - |
Pressioni IUCN: G01- Sport e divertimenti all'aria aperta, attività ricreative; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01.02- bonifica di territori marini, estuari o paludi; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; J03.01.01- Riduzione della disponibilità di prede (anche carcasse) (es. per rapaci); K02.03- Eutrofizzazione (naturale); K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie
Minacce IUCN: G01- Sport e divertimenti all'aria aperta, attività ricreative; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01.02- bonifica di territori marini, estuari o paludi; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; J03.01.01- Riduzione della disponibilità di prede (anche carcasse) (es. per rapaci); K02.03- Eutrofizzazione (naturale); K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie
Presenza/assenza
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Laurenti S., Paci A.M., Starnini L., 1995. Checklist degli Uccelli dell'Umbria. Gli Uccelli d'Italia, Anno XX: 3-20.
Laurenti S., Paci A.M., 2005. Aggiornamento sull’Avifauna dell’Umbria (Aves). Aldovrandia 1: 121-125.
Laurenti S., Paci A.M., 2006. Check list degli Uccelli dell’Umbria aggiornata al 2006. Gli Uccelli d'Italia, Anno XXXI (1-2): 5-25.
Laurenti S., Paci A.M., 2011. Check list degli Uccelli dell’Umbria aggiornata al 2011. Gli Uccelli d'Italia, Anno XXXVI (1-2): 5-12.
Magrini M. e Gambaro C., 1997. Atlante Ornitologico dell’Umbria. Regione dell’Umbria.
Nardelli R., Andreotti A., Bianchi E., Brambilla M., Brecciaroli B., Celada C., Dupré E., Gustin M., Longoni V., Pirrello S., Spina F., Volponi S., Serra L., 2015. Rapporto sull’applicazione della Direttiva 147/2009/CE in Italia: dimensione, distribuzione e trend delle popolazioni di uccelli (2008-2012). ISPRA, Serie Rapporti, 219/2015.
Nicolai J., 1986. Fotoatlante degli uccelli d’Europa. Editore Zanichelli.
Paci A.M., Gaggi A., Starnini L., 1995. Nidificazioni interessanti nell'alto Tevere umbro. Gli Uccelli d'Italia 20: 40-42
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Paci A.M., 1999. L’importanza delle zone umide artificiali per la conservazione e lo studio dell’avifauna: l’esempio dello stagno venatorio di San Romano (Perugia-Arezzo). Avocetta 23: 67.
Peronace V., Cecere J., Gustin M., Rondinini C., 2012. Lista rossa 2011 degli Uccelli nidificanti in Italia. Avocetta 36: 11-58.
Spina F. e Volponi S., 2008. Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 1. non-Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia CSR-Roma. 800 pp.
Velatta F., 2004. Gli Uccelli del Trasimeno. Check-list 1987 – 2003. Provincia di Perugia.
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http://www.iucnredlist.org/details/
http://www.birdlife.org/datazone/
Enrico Cordiner, Marco Praga, Cristiano Spilinga
Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:
Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210018-Lago Trasimeno ZPS-ZPS IT5210070-Lago Trasimeno ZPS-ZPS IT5210072-Palude di Colfiorito
Specie citata nei seguenti allegati: