Nome comune: | Salamandrina dagli occhiali settentrionale |
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Nome Direttiva Habitat: | Salamandrina terdigitata |
Codice Specie: | 1175 |
Studio Naturalistico Hyla, 2017-06-30
Corporatura particolarmente snella e gracile, con coste e vertebre evidenti. La pelle è finemente granulosa di color bruno scuro nerastro sul dorso e con macchie color rosso vivo, bianco o nero sul ventre. Sulla parte dorsale della testa è presente, più o meno evidente, una macchia biancastra o giallo-rossiccia, a forma di V rovesciata.
Le specie di questo genere mostrano abitudini spiccatamente terrestri, soltanto le femmine si recano in torrenti e ruscelli, con portate non eccessive, per la deposizione delle uova. L'attività degli adulti e lo sviluppo larvale, che può estendersi fino a 5 mesi, sono strettamente connessi alle temperature variando notevolmente da clima a clima. La dieta allo stadio larvale è composta da Artropodi acquatici di piccole dimensioni; i giovani prediligono nutrirsi di Collemboli, molto abbondanti nella lettiera; gli adulti si cibano di invertebrati anche di grandi dimensioni come gasteropodi, aracnidi, coleotteri e carabidi.
La Salamandrina dagli occhiali settentrionale è attualmente presente solo in Italia; il suo areale si estende dalla provincia di Genova alla Toscana fino alla Calabria. È assente nelle isole e in Puglia.
3° Report ex-Art. 17 | IUCN globale | IUCN Italia | convenzione di Berna | SPEC | CITES | |
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RBC | RBM | |||||
LC-Least Concern | LC-Minor Preoccupazione | Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette | - | - |
Pressioni IUCN: A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; B02.02- Disboscamento (taglio raso, rimozione di tutti gli alberi); B02.03- Rimozione del sottobosco; D01- Strade, sentieri e ferrovie; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); I02- Specie indigene problematiche; J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01.03- riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d'acqua, paludi o torbiere; J02.05.02- modifica della struttura dei corsi d'acqua interni; J02.06- Prelievo di acque superficiali; J02.07- Prelievo di acque sotterranee (drenaggio, abbassamento della falda); J02.10- Gestione della vegetazione acquatica e ripariale per il drenaggio; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; K01.03- Inaridimento; K03- Relazioni faunistiche interspecifiche; K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie
Minacce IUCN: A07- Uso di biocidi, ormoni e prodotti chimici; B02.02- Disboscamento (taglio raso, rimozione di tutti gli alberi); B02.03- Rimozione del sottobosco; D01- Strade, sentieri e ferrovie; H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); I02- Specie indigene problematiche; J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.01.03- riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d'acqua, paludi o torbiere; J02.05.02- modifica della struttura dei corsi d'acqua interni; J02.06- Prelievo di acque superficiali; J02.07- Prelievo di acque sotterranee (drenaggio, abbassamento della falda); J02.10- Gestione della vegetazione acquatica e ripariale per il drenaggio; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat; K01.03- Inaridimento; K03- Relazioni faunistiche interspecifiche; K03.05- Antagonismo dovuto all'introduzione di specie
Stima del parametro popolazione: N. di individui
Stima della qualità dell’habitat per la specie: N. e dimensioni dei siti riproduttivi
Stima del range: numero di celle occupate
Bologna M. A., La Posta S., 2004. Monitoring the conservation status of threatened amphibian and reptile species of Italian fauna. Italian Journal of Zoology n.71.
Lanza B., Andreone F., Bologna M. A., Corti C., Razzetti E., 2007. Fauna d'italia - Amphibia. Vol. XLII. Edizioni Calderini, Bologna.
Genovesi P., Angelini P., Bianchi E., Dupré E., Ercole S., Giacanelli V., Ronchi F., Stoch F., 2014. Specie e Habitat di Interesse Comunitario in Italia: Distribuzione, Stato di Conservazione d Trend. Serie Rapporti, 194/2014, Ispra
Stoch F., Genovesi P., 2016. Manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: specie animali. ISPRA, Serie Manuali e linee guida, 141/2016.
Ragni B., Di Muro G., Spilinga C., Mandrici A., 2006. Anfibi e Rettili dell’Umbria. Distribuzione Geografica ed Ecologica. Petruzzi Editore, Città Di Castello.
Sindaco R., Doria G., Razzetti E. Bernini F., 2006. Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica. Edizioni Polistampa, Firenze
Temple H.J., Cox N.A, 2009. European Red List of Amphibians. Office for Official Publications of the European Communities. Luxembourg.
http://www.iucnredlist.org/
http://www.iucn.it/
http://cdr.eionet.europa.eu/
Cristiano Spilinga, Francesca Montioni, Silvia Carletti, Emi Petruzzi, Azzurra Leandri, Elisa Chiodini
Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:
Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5220003-Bosco dell'Elmo (Monte Peglia) ZSC-ZSC IT5210063-Monti Coscerno - Civitella - Aspra (sommità) ZSC-ZSC IT5210040-Boschi dell'alta Valle del Nestore ZSC-ZSC IT5210008-Valle del Rio Freddo (Monte Cucco) ZPS-ZPS IT5220025-Bassa Valnerina: Monte Fionchi - Cascata delle Marmore ZSC-ZSC IT5210016-Boschi di Castel Rigone ZSC-ZSC IT5210078-Colline Premartane (Bettona - Gualdo Cattaneo) ZSC-ZSC IT5210057-Fosso di Camposolo
Specie citata nei seguenti allegati:
All. II-Specie animali e vegetali d'interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione
All. IV-Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa