Nome comune: | Forapaglie castagnolo |
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Nome Direttiva Uccelli: | Acrocephalus melanopogon |
Codice Specie: | A293 |
13 cm. Molto somigliante al Forapaglie, ma con vertice più scuro e più nerastro e con lati della testa più scuri; sopracciglio bianco-puro; dorso bruno-rosastro con strie scure, parti inferiori biancastre.
Il Forapaglie castagnolo nidifica tra metà marzo e luglio, depone 2-4 uova. Covata annue: 1, a volte 2. L’incubazione dura circa 11-14 giorni. Schiusa sincrona. L’involo avviene dopo 11-12 giorni dalla schiusa.
L’ambiente di questa specie è rappresentato da canneti e paludi; costruisce il nido tra i culmi delle canne, poco sopra il pelo dell’acqua, usando foglie di cannuccia e di carice, internamente foderato da infiorescenze di Phragmites ma anche da piume. Il regime alimentare è basato prevalentemente su Artropodi, soprattutto Insetti, raccolti spesso direttamente dall’acqua o dalla bassa vegetazione palustre.
In Italia il Forapaglie castagnolo è svernante e migratore regolare, nidificante residente o migratore parziale nelle aree di presenza più settentrionali. I movimenti migratori avvengono tra settembre e novembre e tra febbraio ed aprile (max. fine febbraio-marzo).
Specie politipica distribuita in Europa meridionale, Africa nord-occidentale e Medio Oriente con limite settentrionale dell’areale riproduttivo definito dall'isoterma di luglio dei 22°C. Gli individui che abitano le porzioni più settentrionali dell'areale riproduttivo si muovono verso meridione per svernare all'interno o a Sud dei territori di nidificazione delle popolazioni meridionali. In Italia l’areale di nidificazione è discontinuo ed interessa un limitato numero di zone umide di pianura nelle regioni nord-orientali e centrali della penisola tra cui, in particolare, la Toscana.
La popolazione italiana nidificante è stimata in 650-830 coppie.
Rapporto Direttiva Uccelli (2008-2012) | IUCN globale | IUCN Italia | convenzione di Berna | SPEC | CITES | |
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Trend popolazione lungo termine 1990-2012 | Trend popolazione breve termine 2002-2012 | |||||
↓ | ↓ | LC-Least Concern | VU-Vulnerabile | Allegato II-Specie di fauna rigorosamente protette | - | - |
Pressioni IUCN: H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); I01- Specie esotiche invasive (animali e vegetali); J01.01- Incendio (incendio intenzionale della vegetazione esistente); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.09.01- intrusione di acqua salata; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat
Minacce IUCN: H01- Inquinamento delle acque superficiali (limniche e terrestri); I01- Specie esotiche invasive (animali e vegetali); J01.01- Incendio (incendio intenzionale della vegetazione esistente); J02- Cambiamenti delle condizioni idrauliche indotti dall'uomo; J02.09.01- intrusione di acqua salata; J03.01- Riduzione o predita di specifiche caratteristiche di habitat
La dimensione annuale della popolazione adulta viene valutata mediante l’Indice d’Abbondanza (Volponi & Tenan, 2008):
Indice di abbondanza= (numero di soggetti adulti catturati/Numero di metri rete per le n sessioni di cattura)*100
Brichetti P., Fracasso G., 2010. Ornitologia Italiana. Vol. 6) Sylviidae-Paradoxornithidae. Identificazione, distribuzione, consistenza e movimenti degli uccelli italiani. Alberto Perdisa Editore: 35-46.
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Laurenti S., Paci A.M., 2011. Check list degli Uccelli dell’Umbria aggiornata al 2011. Gli Uccelli d'Italia, Anno XXXVI (1-2): 5-12.
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http://www.iucnredlist.org/details/
http://www.birdlife.org/datazone/
Enrico Cordiner, Marco Praga, Cristiano Spilinga
Specie potenzialmente presente nei seguenti habitat:
Specie presente nei seguenti siti: ZSC-ZSC IT5210018-Lago Trasimeno ZSC-ZSC IT5210003-Fiume Tevere tra San Giustino e Pierantonio ZPS-ZPS IT5210072-Palude di Colfiorito
Specie citata nei seguenti allegati: